QUADRATO O rettangolo amoroso. Relazione romantica che interessa contemporaneamente quattro persone, nella quale può essere che i membri di una coppia attirino l’interesse di altre due persone oppure che due individui abbiano avuto un passato legame affettivo con le altre due o, ancora, che una coppia di conoscenti abbia una relazione con altre due persone e che successivamente avvenga uno scambio di partner.
STORIA: […] quindi, più interessi avete e più li seguite con solerzia, meno sarete preoccupati dalle primitive urgenze sessuali […] Ora potete capire come l’attività di Scout possa essere d’aiuto in questo. Al posto di bighellonare senza meta e dire oscenità, voi avrete un sacco di cose da fare nell’ambito dell’escursionismo, divertendovi nelle diverse attività all’aperto. Senza accorgervene, state mettendo qualcosa al posto del sesso. (Baden-Powell, 1922)
QUARTO SESSO Per Karl H. Ulrichs, gruppo al quale apparterrebbero le donne omosessuali (→ uranismo). Il termine è caduto in disuso poiché la definizione terzo sesso poteva agevolmente descrivere l’identità omosessuale sia maschile che femminile.
QUEEFING Sottogenere di produzioni pornografiche incentrato su scene concernenti la flatulenza vaginale. ¶ Dall’ing. queef, termine gerg. d’origine onomatopeica.
QUEEN In ambito omosessuale maschile, gay effeminato ed appariscente. → drag queen. ¶ Ing.: regina.
QUEENING Forma specifica di facesitting nella quale una donna si siede sul volto di un uomo (più raramente di un’altra donna) sdraiato in posizione supina. ¶ Dall’ing. queen, regina, col significato di spadroneggiare, dominare.
TESTIMONIANZA: Vide quella donna di colore di 220 chili nel negozio del droghiere e il suo culo era più largo della porta. Fu ipnotizzato all’istante “Oh, vorrei che quel culo si sedesse su di me!”. Non sapeva cosa significassero quei pensieri, sapeva solo che era guidato verso di lei. Alla donna nel negozio lui le disse davvero “Si sederebbe su di me?”. Lei stette al gioco. Lei capì: “Bene, vieni a casa mia e ne parleremo” (Gates, 2000)
QUEER Inizialmente diffusosi come sostantivo dall’accezione negativa e offensiva indicante un omosessuale effeminato e sessualmente passivo, queer è stato in seguito adottato dalla comunità LGBT come termine che descrive indistintamente tutti coloro che non si riconoscono nella dimensione eterosessuale, quindi il termine può indicare un gay, una lesbica, un bisessuale, un transessuale, un asessuale, un transgender, etc. ¶ Dal sassone quer, a cavallo fra due cose, trasversale.
ANTROPOLOGIA: La storia greca ricorda le gesta del Battaglione Sacro di Tebe, un corpo scelto dell’esercito tebano composto da 150 coppie di amanti omosessuali, voluto dal comandante Gorgida il quale credeva, non a torto, che una persona sarebbe stata motivata alla lotta al massimo delle proprie possibilità per proteggere la vita dell’amato. Il Battaglione Sacro ebbe per 33 anni un ruolo decisivo nella fanteria tebana ma venne spazzata via completamente nella battaglia di Cheronea (338 a. C.) contro Filippo II e suo figlio Alessandro il Grande. Plutarco racconta nella “Vita di Pelopida” che Filippo II, vedendo i cadaveri dei militari del Battaglione Sacro nemico, abbia esclamato: “Che sia messo a morte chiunque sospetti che questi uomini abbiano fatto o subìto qualcosa d’indecente".
QX& Peculiare forma di mudlarking in cui al centro della fantasia erotica vi è la visione di una persona o di se stessi alle prese con le sabbie mobili. Alcuni trovano eccitante l’idea che il terreno fagociti la persona senza nessuno specifico interesse riguardo le sorti del malcapitato, altri erotizzano l’atto del salvataggio da morte certa. Il più delle volte alle fantasie QX& si associano altre fantasie o pratiche tipiche dell’asfissiofilia. → inconditofilia. ¶ Dall’ing. qu-icks-and cioè quicksand, sabbie mobili.
TESTIMONIANZA: J. T. iniziò a fare disegni di donne che affondavano nel fango quando ancora era un bambino […] Gli piace l’idea di essere preso ed essere trattenuto con fermezza da un “tessuto setoso”, qualcosa che evochi il morbido risucchio del coito. J. riceve una carica dal giocare in quel fango nel quale è proibito giocare quando sei bambino. Crea le sue finte sabbie mobili in una piscina domestica e riesce a far finta di essere nelle sabbie mobili abbastanza a lungo da raggiungere quella scarica adrenalinica che si trasforma in eccitamento erotico. Gli piace anche il controllo del respiro e il bondage […] J. trova anche estremamente erotico il semplice osservare altre persone che annegano nelle sabbie mobili: “Che suoni sfuggono da un individuo senza speranze, che lotta violentemente contro una pozza di sabbie mobili? Non sono gli stessi disperati versi e mugugni che si sentono nel momento dell’intensa passione? E cosa si può dire dei movimenti di una persona intrappolata? Guardare quella selvaggia lotta, spinta, torsione, sforzo, tensione contro un nemico implacabile, non genera forse una reazione appassionata?” (Gates, 2000)
RABBIT Vibratore progettato per stimolare contemporaneamente la vagina, il clitoride e/o la zona anale. Il rabbit si compone di un’asta centrale di forma fallica che si inserisce nella vagina e da una protuberanza spesso sagomata a forma di coniglio (da cui il nome ing.), che va a stimolare l’area clitoridea. Alcuni modelli sono forniti di una terza protuberanza più sottile che s’inserisce nel retto.
RABDOFILIA Parafilia sadomasochistica nella quale il piacere è dipendente dal frustare o colpire con una bacchetta il partner o dall’essere bacchettati. → fustigazione. ¶ Dal gr. rabdos, bacchetta.
TESTIMONIANZA: “Dom offre un ritorno alle sculacciate e alle bacchettate che ricevevi dai genitori e dagli insegnanti. Contattami e affronta questi problemi che ti hanno preoccupato: disciplina, punizione, motivazione, addestramento” (dal sito experienceproject.com ora chiuso)
RACHILDISMO Termine che indica, in senso spregiativo, la tendenza della donna che cede a pratiche omosessuali, transessuali o che, in qualche modo, sovverte la dicotomia maschio/femmina. ¶ Dal nome dell’autrice Rachilde, al secolo Marguerite Eymery (1860-1953), che diede scandalo con la pubblicazione di “Monsieur Vénus” (1884), storia d’amore fra una donna travestita da uomo e un uomo travestito da donna.
RACK Acr. di Risk-Aware Consensual Kink, gioco erotico consensuale del quale si conoscono i rischi. Sigla alternativa a SSC che pone l’accento sul fatto che, nelle pratiche sessuali BDSM, possono anche aver luogo attività che comportano rischi fisici per le parti purché ci sia consensualità e accettazione del rischio stesso.
RAFE Linea di congiunzione di varie strutture fisiche bilaterali simmetriche. Nel corpo umano sono presenti diversi rafe che generalmente hanno l’aspetto di strie di pelle più scura e rialzata. Rafe anogenitale, linea di chiusura nell’embrione maschio che sta fra le pliche genitali e si estende dall’apice del pene all’ano e andrà a costituire nell’adulto il rafe scrotale. Rafe del pene, estensione anteriore del rafe scrotale lungo la parte ventrale del pene, in corrispondenza della linea dell’uretra. Rafe del perineo, stria di pelle scura e rialzata che si estende dall’ano al rafe dello scroto. Rafe scrotale, o linea di Veslingius, cresta cutanea scura presente sul piano mediano dello scroto che si continua anteriormente con il rafe del pene e posteriormente con quello perineale, rappresenta la linea di fusione delle pliche genitali nella formazione dello scroto fetale. ¶ Dal gr. raphe, cucitura.
RAPE In ambito pornografico, genere di produzioni che ritraggono scene di stupro simulato. Nel rape si viene a concretizzare una delle tendenze più criticate nella pornografia, ovvero il suggerire come sia possibile fare sesso con un’altra persona senza il suo consenso, facendo della sessualità condivisa un mero rapporto di forza. Nel rape la stereotipizzazione dei personaggi è la più rigida: l’uomo è rappresentato come totalmente anaffettivo, aggressivo e interessato solamente alla dimensione carnale del rapporto, la donna diventa mero strumento di piacere impersonale, la sua volontà è annullata o piegata al desiderio del maschio. Secondo il modello del vis grata puellae, la femmina, dopo un’iniziale quanto fittizia opposizione al maschio aggressore, cederà compiacente alla vorace virilità di quest’ultimo. Raramente nel filmato rape la protagonista rimane oppositiva dall’inizio dell’assalto alla fine del rapporto ed è proprio per questa caratteristica sostanziale che il rape, come genere hard, si distingue nettamente dalla rappresentazione della violenza carnale piuttosto si configura come la rappresentazione di una peculiare fantasia sessuale. → raptofilia, biastofilia. ¶ Ing.: stupro.
RAPPORTO SESSUALE Ogni atto sessuale che si pratica fra due o più persone, più comunemente un atto sessuale penetrativo (coito). Accompagnato dagli appropriati aggettivi, il termine specifica il tipo di relazione o unione sessuale: rapporto coniugale, rapporto anale, rapporto orale, rapporto genitale, etc.
APPROFONDIMENTO: Nel 1980 l’associazione di albergatori dell’isola spagnola di Majorca denunciarono il fatto che le coppie in luna di miele generavano all’anno circa un milione di dollari di danni durante le loro focose notti. I letti degli alberghi erano gli elementi d’arredamento più spesso danneggiati.
RAPTOFILIA Tendenza a fantasticare una violenza sessuale subita. La raptofilia assume generalmente una forma innocua nel momento in cui è inscritta in un gioco di ruolo sessuale, in cui due soggetti consenzienti simulano uno stupro, uno nel ruolo dell’aggressore e l’altro della vittima. Può essere definita raptofilia anche la fantasia di alcune donne che si eccitano fantasticando di essere prese con forza da uno sconosciuto ed elementi raptofili si ritrovano anche nella fantasia della cortigiana. → catafilia, biastofilia. ¶ Dal lat. rapere, rapire.
TESTIMONIANZA: “Immagino che sia abbastanza comune per qualsiasi donna fantasticare di rapporti violenti. Io lo faccio di frequente. E poi l'immagine dello stupro è la più seducente fra tutte le fantasie erotiche che mi passano per la mente. L’idea di essere violentata da uno o più sconosciuti mi eccita parecchio. [...] Fra le mie fantasie erotiche ne ho una piuttosto frequente. Andare a passeggio, di notte, da sola, per le zone più malfamate della città, vestita in abiti succinti, senza mutandine, con la segreta speranza di essere stuprata da uno o più marocchini. Sto esagerando, lo so, perché subire una violenza sessuale è un argomento serio che può segnare la vita di chiunque la subisca. Il fatto è che sulla vicenda dello stupro mi piace ricamarci sopra con la fantasia. Se lo faccio è perché trovo quella situazione particolarmente eccitante, mentre nella realtà essere vittima di uno stupro è di sicuro tutt'altro che piacevole” (Link)
REGS Acr. di Restless Genital Syndrome. Sigla alternativa a PSAD (Persistent Sexual Arousal Disord - Disturbo da Eccitazione Sessuale Persistente). L’acr. ReGS è stato proposto per evitare che i termini “eccitazione” e “sessuale” nella sigla PSAD potessero suggerire una qualche piacevolezza per un disturbo invece sgradevolissimo. ¶ Ing.: sindrome dei genitali irrequieti.
RE MARCO, complesso del Anche complesso del terzo escluso. Atteggiamento di un individuo che teme il tradimento ma nel contempo lo provoca in quanto mosso dal desiderio masochistico inconscio di essere punito. ¶ Dal nome di Re Marco di Cerniw che invitò Tristano a cercare Isotta, la donna che il re avrebbe dovuto sposare, dando così l’opportunità ai due di stare vicini e innamorarsi.
ANTROPOLOGIA: I Baomiani dell’Africa occidentale punivano l’adulterio permettendo all’uomo e alla donna che erano stati traditi di avere rapporti sessuali fra di loro.
REALITY PORN 1) Genere pornografico che cerca di catturare scene di sesso non pianificate in precedenza o, il più delle volte, simula la non professionalità degli attori e del girato. → gonzo. 1) Video pornografico girato da professionisti ma recitato da non professionisti; la qualità del girato tradisce la natura non del tutto amatoriale del prodotto. → amateur.
REAZIONE ORGASMICA, dipendenza da Stato patologico che si determina in quegli individui in cui l’incremento endorfinico seguente all’orgasmo non è più sufficiente a smorzare la tensione sessuale per cui s’instaura una compulsione a ricercare altre esperienze orgasmiche per evitare una sindrome d’astinenza. Tali soggetti pare che abbiano una predisposizione genetica all’assuefazione con crescente tolleranza per la β-endorfinaprodotta con l’orgasmo. → ipersessualità.
REBREATHING Pratica sessuale che rientra nelle attività dell’asfissiofilia, attuata chiudendosi o facendosi chiudere dal partner la testa in un oggetto a tenuta stagna; il consumo di ossigeno dovuto alla respirazione, soppiantato dalla quantità crescente di anidride carbonica esalata, provocheranno uno stato di ebbrezza seguito da incoscienza. Si tratta di una pratica sessuale estremamente pericolosa che ha causato diversi decessi involontari. ¶ Dall’ing. rebreather, apparecchiatura per la respirazione a circuito chiuso.
RECEPTACULUM SEMINIS Tradizionalmente considerato il recesso sul fondo della vagina dentro il quale si deposita il seme eiaculato durante il coito, il corrispettivo della spermateca presente nel tratto riproduttivo degli insetti e di altre specie viventi. È tuttavia più corretto ritenere che nella donna sia il collo uterino ad assolvere la funzione di receptaculum seminis, poiché gli spermatozoi possono soggiornare nelle pliche cutanee di quello anche per 5 giorni, mantenendosi vivi. → posizioni sessuali (stopperage).
REFLECTOPORN Termine relativo ad una peculiare forma d’esibizionismo diffusasi grazie ad internet. Il soggetto esibizionista posta su un forum o un’asta pubblica online la foto di un prodotto, di una località o altro in cui la superficie di un oggetto contenuto nell’immagine riflette “casualmente” il corpo nudo del fotografo. Il rischio, per chi pubblica la foto che furbescamente espone la nudità, è quella di essere espulso dal sito o dal forum, ma questo avverrebbe comunque dopo che la foto è stata vista da diversi utenti e quindi l’esibizionista ha in tutti i casi ottenuto il risultato sperato.
REGIME SESSUALE Insieme di norme e regole alle quali una persona uniforma la propria vita sessuale. Un particolare regime sessuale può essere imposto o autoimposto per motivi di salute, religiosi o altro.
ANTROPOLOGIA: Fra la comunità di pescatori e cacciatori koryak, nel nordest asiatico, l’ospitalità era sacra. L’ospitato sarebbe stato incensato se avesse accettato di fare sesso con la moglie dell’ospite ma in caso di rifiuto poteva anche essere ucciso. Alcuni koryak sposavano pietre al posto di donne, mettevano vestiti sulla pietra-moglie, la portavano a letto e la accarezzavano come fosse una persona.
REGOLE Sin. popolare di mestruazione, in quest’accezione utilizzato solo al plurale.
REGRESSIONE SESSUALE Secondo il modello psicanalitico, ritiro della libido da un livello psichico più o meno evoluto ad uno più primitivo. La regressione si caratterizza per il ripristino dei rapporti d’amore (oggettuali) una volta importanti e per le espressioni più infantili della dipendenza. Così, mentre parti dell’energia istintuale avanzano come accade sul piano organico, altre parti di essa rimangono indietro, legate a oggetti e scopi precedenti, dando vita a punti di fissazione (parafilia). La regressione sessuale può riguardare l’oggetto (persona o cosa), lo scopo e il modo in cui lo scopo si attua e può essere causata da diversi tipi di trauma psicologico, da un’eccessiva gratificazione o da una frustrazione avvenuta a vari livelli evolutivi (fase orale, anale, genitale), così come essere conscia o inconsapevole. La conseguenza della regressione è che l’individuo, bloccato in una fase psicosessuale immatura, è impedito dallo sviluppare un amore oggettuale maturo e tenderà a parzializzare l’oggetto d’amore, cioè fisserà il desiderio sessuale su elementi parziali di esso o cose che lo rappresentano.
REIFILIA Termine che include tutte quelle parafilie che pongono alla base dell’eccitazione un processo di superamento e di fusione fra i limiti esistenti che separano gli esseri viventi e le cose inanimate, come accade ad esempio nel pigmalionismo e nella necrofilia. A questo proposito il filosofo italiano Mario Perniola ha parlato di “sex appeal dell’inorganico”: partendo dal principio che ogni tipo di piacere è determinato da uno specifico contesto storico e che il nostro tempo è caratterizzato dal gusto per l’inorganico, la postmodernità avrebbe inaugurato il piacere di sentirsi una cosa. ¶ Dal lat. res, rei, cosa.
RELAZIONE SESSUALE TRANSIZIONALE Forma di relazione fra due persone, nella quale la prima concede prestazioni sessuali e la seconda ricompensa la cosa con doni economici o altri servizi, senza però che la prima chieda espressamente un pagamento per il sesso, non avendo in effetti bisogno di vendere il proprio corpo per mantenersi. Tale tipo di relazione, tuttavia, ha il più delle volte luogo fra una donna in difficoltà economica ed un uomo benestante, il quale, per affetto o riconoscenza, si sente di coprire alcune spese della partner dando quindi vita ad una relazione basata sulla transizione di beni in cambio di sesso.
RENFIELD, sindrome di O vampirismo clinico. Disturbo mentale per il quale un soggetto ha l’idea delirante di essere un vampiro e, come il personaggio della tradizione popolare, crede di doversi nutrire di sangue. Il vampirismo clinico può essere ricondotto all’ambito della necrofilia, del sadismo e dell’antropofagofilia. Più che prendere a modello il mito sociale del vampiro relativamente agli usi e ai costumi, la persona affetta da tale disturbo attribuisce un valore rivitalizzante al sangue e al fatto che berlo possa dare la possibilità di introdurre in sé l’energia vitale della persona dissanguata. Come la carne per l’antropofago, in questa sindrome il sangue è visto come una sostanza che concentra le proprietà del vivente e quindi, tramite la sua sottrazione, il “vampiro” ruberebbe l’energia vitale alla propria vittima, tenuto conto che spesso il soggetto si crede un morto vivente, ideazione bizzarra che concretizza stati depressivi, angoscia di morte e depersonalizzazione. Il vampirismo in qualche modo ribalta l’assunto della necrofilia: mentre in quest’ultima il vivo aggredisce il morto, nel vampirismo avviene esattamente il contrario. Non è remota la possibilità che l’ematofilia nel vampirismo clinico rifletta fantasie necrofiliche inaccettabili che, assolvendosi dalla colpa, vengono risolte fantasticando di sé come un morto che desidera un vivo piuttosto che come un vivente che desidera un defunto. Tale disturbo mentale progredisce in genere da una prima fase in cui il soggetto pratica il vampirismo su di sé tramite ferite autoinflitte (autoematofagia), quindi egli inizia a mangiare animali vivi o ad acquistare sangue nei macelli. In una fase solo successiva, il soggetto mira a bere sangue umano arrivando a rubare il sangue nelle relative banche e/o ad assalire ed uccidere persone. Nella quasi totalità dei casi l’uccisione della vittima e l’assimilazione del sangue sono vissute come situazioni sessualmente eccitanti; si tratta primariamente di crimini violenti di matrice sessuale in cui l’elemento di vampirismo è fenomeno caratterizzante. ¶ Termine coniato dallo psichiatra Richard Noll (1992) che prende il nome dal personaggio letterario inventato dallo scrittore Bram Stoker nel romanzo “Dracula” (1897). R. M. Renfield, reso folle dagli oscuri poteri del Conte Dracula e internato in manicomio, inizia a mangiare mosche nella convinzione di poterne assorbire l’energia vitale; per lo stesso motivo offre le mosche ai ragni e questi agli uccelli, finendo per mangiare gli uccelli credendo di poter assorbire un’energia ancora maggiore.
APPROFONDIMENTO: M. era una donna ventottenne caucasica, molto fantasiosa e assai versata in psicologia. La donna utilizzava la mescalina* per fare sperimentazioni sessuali. M. istruì suo marito a stare sdraiato supino, a non muoversi e a tenere gli occhi chiusi come se fosse morto. Lei lo immaginava come fosse un cadavere. Gli praticò una fellazio finché l’uomo non ebbe un’erezione e quindi, così per ridere, s’immaginò che il pene fosse eretto in conseguenza del rigor mortis.[…] Diede piccoli morsi al corpo del marito immaginando di essere un vampiro ed ebbe un forte impulso a far sgorgare il sangue per berlo, cosa dalla quale si trattenne. La donna riferì di questo rapporto sessuale come semplice “esperimento”. (Masters e Lea, 1963) [*Alcaloide allucinogeno contenuto principalmente nel peyote; è probabile che la donna approfittasse dell’effetto della droga per dare sfogo a fantasie sessuali consciamente inaccettabili)
RENIFLEURISMO Od ozofilia. Condizione di una persona che viene eccitata sessualmente da determinati odori di norma ritenuti sgradevoli, come ad esempio quello dell’urina. Il soggetto renifleurista è definito soupeur: il termine fu attribuito da alcuni studiosi parigini che avevano osservato dei soggetti parafilici i quali avevano l’abitudine di portare tozzi di pane nei bagni pubblici e di intingerli nell’urina degli avventori per poi mangiarli. Proprio per questo, in alcuni casi, il termine è usato come sinonimo di urofilia. ¶ Dal fr. renifleur, sniffatore.
RESTRIZIONE 1) In ambito SM, regola limitativa imposta dall’individuo dominante a quello sottomesso. 2) In ambito bondage, forma specifica di breath control consistente nella fasciatura del torace del partner per limitarne la respirazione.
RETIFISMO Attrazione sessuale di tipo feticistico per le calzature e per i piedi (podofilia). ¶ Dal nome dello scrittore francese Nicolas-Edme Retif de la Bretonne (1734-1806) che presentava questo tipo di variazione sessuale.
In un sondaggio internet al quale hanno partecipato 16.463 persone, sia maschi che femmine, è stato chiesto se si trovassero erotiche le dita dei piedi, i piedi e/o le scarpe. Il 27% ha risposto affermativamente. (Link)
TESTIMONIANZA: “Recentemente ho iniziato a vedere un nuovo uomo e sono fiera di dire che lui pochi giorni fa si è sentito abbastanza a suo agio da dirmi che ha un feticismo per le scarpe. Non ho alcun problema rispetto alla cosa; il poveretto era così stupito ed esaltato di poter finalmente condividere la cosa con qualcuno! Abbiamo pianificato di vederci ancora per provare una sessione di gioco sessuale [...] La mia domanda è: cosa dovrei dire/fare per massimizzare la sua esperienza? Quando indosserà le scarpe, dovrei dirgli che è carino o questa è una parola troppo femminile? Lui non è per nulla femminile, infatti è un kickboxer assolutamente eterosessuale. Semplicemente gli piace indossare e vedere ragazze che indossano splendide scarpe da donna col tacco alto” (dal sito experienceproject.com ora chiuso)
TESTIMONIANZA: “Amo indossare scarpe da donna, così come guardare donne che le indossano. La cosa principale che mi piace è vedere quando una donna cammina con le scarpe e non le vanno bene di misura perciò perdono dietro il tallone. Vedere una donna che lotta per tenersi il piede nella scarpa è un grande piacere e la cosa è anche più bella quando non riesce a tenerle e le cadono. Quando indosso le mie scarpe da donna provo a simulare quella situazione. Sfortunatamente ho un piede largo e trovare scarpe della mia taglia è dura, quindi cerco quelle che si avvicinino di più alla misura e poi taglio la scarpa così da poterla indossare. In genere questo finisce per rendere la scarpa difficile da indossare e da tenere su” (dal sito experienceproject.com ora chiuso)
RETTANGOLO AMOROSO Sin. di quadrato.
REVERSE GANGBANG Gangbang in cui un solo uomo ha rapporti sessuali con diverse donne. In passato raro in ambito pornografico, attualmente il genere si sta diffondendo anche con alcune variazioni. Si segnala il “West Coast Gangbang” organizzato da Rick Lee, in cui un gruppo di uomini ha avuto rapporti sessuali 400 donne, o il caso di Jon Dough che nel 1997, partecipando al The “World’s Luckiest Man” (l’uomo più fortunato del mondo), ha ricevuto fellazio ininterrotte da 101 donne. ¶ Ing.: gangbang inverso.
REVERSE SLASH Sottogenere della slash fiction che all’opposto del consueto non propone elementi sessuali o li propone in forma assai attenuata. ¶ Ing.: slash inversa.