ASFISSIOFILIA Variazione anche nota come strangolamento erotico, o ipossifilia. Eccitamento, nel comportamento o nella fantasia, per pratiche sessuali che riducono la quantità di ossigeno che giunge al cervello; lo stato d’ipossia aumenterebbe la percezione del piacere durante l’orgasmo. Le attività dell’asfissiofilia vengono in genere praticate tramite l’autostrangolamento (asfissia autoerotica o autoasfissiofilia) o avvalendosi dell’aiuto di un partner sessuale: quest’ultimo deve evitare che il soggetto giunga a perdere i sensi per mancanza d’ossigeno. Per ottenere l’ipossia possono essere utilizzati i più diversi mezzi: strangolamento con le mani, sacchetti di plastica in cui viene infilata la testa, corde o sciarpe. Tale parafilia è stata documentata fin dal XVII secolo e fu usata come trattamento per il deficit erettivo poiché si era osservato che i maschi che erano stati giustiziati tramite impiccagione presentavano sovente un’erezione terminale. Tale parafilia è spesso correlata alle pratiche di bondage e al travestitismo ma non è prevalente in ambiente omosessuale più di quanto lo sia in quello eterosessuale. Va rimarcata la pericolosità dei giochi erotici che comportano ipossia; l’asfissiofilia è, fra tutte le pratiche sessuali, quella che causa statisticamente più decessi. Nella quasi totalità dei casi si tratta d’incidenti avvenuti per l’incapacità di riconoscere il momento d’interrompere il gioco sessuale e consentire la riossigenazione del cervello. Ufficialmente negli USA sono morte 1.214 persone per pratiche sessuali connesse all’asfissiofilia, la maggior parte di esse erano maschi adolescenti (dato 2004). Il numero globale è probabilmente più alto, in quanto la dinamica di questo genere di decessi tende ad essere messa a tacere dai parenti, i quali scoprono con sorpresa e imbarazzo il segreto gioco sessuale del familiare. ¶ Dal gr. α + sphyksis, senza polso, cioè deceduto.
TESTIMONIANZA: “ […] e quindi la ragazzina che pensavo fosse la mia innamorata annegò mentre nuotava al mare e da allora iniziò il mio fascino per il mondo dell’asfissia. Ero solito sedermi e provare ad immaginare il suo corpo nudo finire sott’acqua e mi chiedevo come ci si sentisse ad annegare. Iniziai a sognare, mentre dormivo, di nuotare sott’acqua e di annegare, e di nuotare come un pesce senza bisogno di nessuna riserva d’aria: potevo però guardare nuotare e vedere le altre persone, in genere ragazzine, che annegavano. Quindi iniziai a masturbarmi…” (Money, 1988)
ASFR Acr. di Alt.Sex.Fetish.Robots, nome del newsgroup, ora chiuso, sul quale si scambiavano idee i primi androidisti, o ASFRiani, che ebbero la possibilità tramite internet di condividere idee e materiale relativo ai loro gusti sessuali. La sigla divenne anche sin. stesso di tecnofilia.
ASINAFISMO Eccessiva distanza del clitoride dall’ostio vaginale che, durante il coito, impedisce alla parte dorsale del pene di esercitare una frizione contro il clitoride stesso. Il problema è relativo, in quanto il clitoride è un organo per lo più interno a forma di Y rovesciata, i cui rami della biforcazione decorrono internamente ai lati dell'ostio vaginale, quindi la penetrazione stimola comunque la parte del clitoride interna al corpo. ¶ Dal gr. α + synaphe, senza connessione, disgiunto.
ASINODIA Incapacità di consumare il matrimonio. ¶ Dal gr. α + synodos, senza congiungimento.
ASP Acr. di Adult Service (o Sex) Provider. Individuo o società che offre servizi sessuali per adulti. L’ASP può mettere in contatto un cliente con una escort, con spogliarelliste, con gestori di sex club o con altri professionisti o amatori connessi al mondo del sesso. L’ASP è un servizio legale che non va confuso con l’operato di un protettore. Molti portali internet a tema sessuale sono ASP in quanto consentono al fruitore di entrare in contatto con privati per scambio di coppie, incontri e altro. ¶ Ing.: Fornitore di Servizi (o Sesso) per Adulti.
ASPERMIA PSICOGENA Incapacità, su base psicologica, di eiaculare. Essa comporta anorgasmia sovente associata a detumescenza del pene in vagina. Può dipendere da un distacco affettivo dal partner, da un’incapacità a concedersi, a lasciarsi andare o, in alcuni casi, da un’inconscia tendenza masochistica a essere respinti dal partner. ¶ Dal gr. α + sperma, senza seme.
ASS PLAY Insieme di attività sessuali che implicano, tramite penetrazione o pratiche differenti, la stimolazione del retto, dell’ano e della zona perianale. ¶ Ing.: gioco con il culo.
ASTA DI SCHIAVI Gioco sessuale di gruppo, legale e consensuale, organizzato in locali o club di indirizzo sadomasochistico. In tale pratica, alcune persone si prestano a impersonare gli schiavi che vengono battuti all’asta e venduti al miglior offerente, quest’ultimo può praticare sesso con lo schiavo “acquistato”. Nelle aste non viene usato del vero denaro in modo da non incorrere nel reato di induzione alla prostituzione; i locali in cui vengono praticate le aste pongono delle regole specifiche che impediscono, in linea di principio, di avere un rapporto sessuale completo.
ASTENOBLISSI Eiaculazione in cui il volume del liquido seminale emesso è molto limitato. ¶ Dal gr. astenos, debole + blyzo, zampillare.
ASTENOFILIA Attrazione selettiva per coloro che non sembrano dimostrare una grande vigoria sessuale, verso persone emaciate e deboli ma anche, in una forma passiva della stessa parafilia, eccitazione per propri stati di debolezza, per un’immagine di sé come persona debole, malata e non autonoma. → anaclitismo; stenofilia; cratofilia. ¶ Dal gr. astheneia, mancanza di forza.
APPROFONDIMENTO: Da uno studio condotto dalla Wilkes University in Pennsylvania, risulterebbe che coloro che fanno sesso almeno due volte a settimana mostrerebbero un aumento del 30% degli anticorpi immunoglobuline A nel sangue, le quali migliorano il sistema immunitario dell’individuo.
ASTIFIA Sin. di impotenza. ¶ Dal gr. α + stiphos, senza compattezza.
ASTINENZA SESSUALE Rinuncia a qualsiasi pratica sessuale. L’astinenza può essere volontaria, se autoimposta per seguire precetti igienici, religiosi o morali, oppure involontaria se imposta da cause esterne o inconsce. Si distingue dalla continenza e in parte anche dalla castità.
APPROFONDIMENTO: Esiste una correlazione inversa fra la lunghezza del periodo di astinenza sessuale e la motilità degli spermatozoi: un’astinenza che si protragga per più di 6-7 giorni aumenta la probabilità per l’uomo di eiaculare spermatozoi meno mobili e con difetti nella coda; un periodo di astinenza che possa comunque garantire salute allo sperma è di 4-5 giorni.
ASTISIA Sin. di impotenza. ¶ Dal gr. α + stuo, non virile.
ASTRINGENTE VAGINALE Sostanza che tonifica la mucosa della parete vaginale, ripristinando in parte l’elasticità della vagina in donne che hanno raggiunto una certa età o che hanno avuto parti naturali. La ritonificazione del tessuto vaginale aumenterebbe il fenomeno di frizione durante la penetrazione e quindi il piacere durante il rapporto sessuale. Tuttavia, si ricorda che un effetto astringente sui tessuti vaginali non è equivalente a una vagina più stretta, quest’ultima ottenibile, parzialmente, solo tramite chirurgia plastica.
APPROFONDIMENTO: Utilizzando gli astringenti vaginali, per come pubblicizzato dai alcuni produttori, “ogni volta sarebbe come la prima volta”. Pur non essendo certi che una donna voglia esattamente provare le stesse sensazioni fisiche della prima volta, è utile sapere che la maggior parte degli astringenti vaginali usano come principio attivo il solfato d’alluminio, un astringente usato per limitare la sudorazione che, se utilizzato per diverso tempo o in dosi abbondanti, può generare reazioni irritative. L’aggiunta di glicerina nella maggior parte dei prodotti astringenti può letteralmente nutrire il fungo Candida Albicans (candidosi). L’effetto astringente può essere ottenuto in maniera più naturale, ma sempre previo consiglio medico, tramite docce vaginali a base di Hamamelis Virginiana (comunemente nota come Amamelide o Nocciolo d’America) oppure Achillea Millefoglie.
ASTUCCIO PENIENO Guaina adatta a fasciare e proteggere il pene, usata soprattutto fra alcune popolazioni primitive. Gli astucci penieni vengono anche venduti come oggettistica sessuale, prodotti in cuoio o gomma, con dimensioni più piccole del pene medio in erezione in modo da procurare dolore nel momento dell’eccitazione; si tratta di prodotti tipici dell’ambito BDSM.
ATICTIA Sin. desueto di sterilità. ¶ Dal gr. α + tikto, non genero.
ATLETISMO SESSUALE Vedi ipererotismo.
ATM Anche A2M. Acr. del gergale Ass to Mouth per indicare una scena in cui un uomo, impegnato in un rapporto anale, toglie il proprio pene dal retto della partner per introdurlo nella bocca di quest’ultima. Una variante del ATM sarebbe l’ATOGM (Ass To Other Girl’s Mouth) in cui, in un triangolo sessuale, un uomo toglie il pene dal retto di una donna per introdurlo nella bocca di un’altra donna. ¶ Ing.: dal culo alla bocca.
ATP Anche A2P. Acr. del gergale Ass To Pussy. Nell’ambito della pornografia, scena che prevede la penetrazione anale e una penetrazione vaginale subito successiva. Si ricorda che la penetrazione vaginale seguente ad una anale senza detersione del pene può facilitare la trasmissione d’infezioni batteriche e virali. ¶ Ing.: dal culo alla figa.
ATTARDAMENTO EROTICO Atteggiamento sessuale caratterizzato da un’eccessiva dilatazione del tempo dedicato ai preliminari, attuato per evitare la penetrazione che, per qualche motivo, è temuta.
ATTIVO Detto di persona che, in un rapporto sessuale, stimola l’azione per raggiungere lo scopo dell’istinto, in opposizione al membro passivo che si lascia guidare dal primo. Il luogo comune vuole che nella coppia eterosessuale il ruolo attivo sia assunto dal maschio e quello passivo dalla femmina; questo medesimo modello, poco realistico, viene proposto anche per le coppie omosessuali, nelle quali si tende sempre a voler rintracciare l’elemento attivo (che incarna lo stereotipo maschile) e quello passivo (in rappresentanza della donna), il che rende psicologicamente di più facile assimilazione l’idea di omosessualità in quanto ricondotta a qualcosa di noto. Pare altresì riduttivo ricondurre il dualismo attivo-passivo alla dinamica penetrante-penetrato, poiché la comune esperienza insegna che la donna o l’uomo che accolgono il pene non necessariamente subiscono il movimento del partner ma possono generarlo, così come ricercare attivamente un atto sessuale che li vedrà in un ruolo ritenuto passivizzante. Non tutto il sesso è di tipo penetrativo e certe pratiche sessuali difficilmente possono essere ridotte al binomio attivo-passivo (es. bacio alla francese). Se pur vero che in passato, nelle coppie eterosessuali, l’uomo guidava in maniera quasi univoca il rapporto, attualmente è più logico ritenere che nel rapporto sessuale, in base alle circostanze, la persona possa decidere di governare l’azione o di farsi guidare. In ogni caso, nella decisione consapevole di assumere un ruolo non-attivo, se proprio di ruolo occorre parlare, vi è un’impronta attiva data dalla volontà di raggiungere uno scopo tramite l’atteggiamento passivo. Sicché, a dispetto dell’impressione più immediata, si può dire che in ogni rapporto sessuale che non si configuri come abuso, i partecipanti agiscano tutti in modo attivo. ¶ Dal lat. activus che traduce il gr. praktikos derivato da prasso, fare.
ATTO OSCENO Secondo la giurisprudenza italiana, l’atto osceno, punito dall’art. 527 del codice penale, è qualsiasi manifestazione di concupiscenza, sensualità, inverecondia sessuale, compiuta su altri o su se stesso, che offende così intensamente il sentimento della morale sessuale e il pudore, da destare, in chi possa assistervi, disgusto e repulsione. Tale definizione ovviamente rinvia a norme sociali extragiuridiche mutevoli nel tempo: la percezione di ciò che è offensivo dovrebbe essere commisurata ad una persona media, né troppo pudica né troppo liberale. Affinché sussista reato, l'atto deve essere commesso in un luogo pubblico o quantomeno in un luogo che possa essere visto dall’esterno anche se non di accesso pubblico (es. in macchina). Il reato è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni, pena che aumenta di un terzo nel caso il reato venga compiuto ai danni di persona con handicap. Se il fatto avviene per colpa, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria che può arrivare ad ammontare a trecentonove euro.
AULOFOBIA Timore irrazionale, di carattere nevrotico, di qualsiasi strumento simile a un flauto, per la sua associazione inconscia al pene. ¶ Dal gr. aulos, strumento musicale formato da un tubo di legno al quale si adattava un’imboccatura a forma di piccolo bulbo allungato.
AURICOLOFILIA Attrazione parzialistica per l’orecchio, che per alcuni è una riconosciuta zona erogena. ¶ Dal lat. auricula, dim di auris, orecchio.
TESTIMONIANZA: “Ciao, anche io amo le orecchie e ne vado davvero matto. Mi piace toccarle, accarezzarle ed anche leccarle. Per me anche il cerume ha un buon odore. Sono contento di sapere che non sono il solo in questo. Non so proprio spiegarmi questa mia ossessione per le orecchie. La mia ragazza non sopporta che le bacio le orecchie e lei pensa che quando le mordicchio le orecchie è proprio come se ci facessi l’amore” (Link)
ANTROPOLOGIA: I primi cristiani credevano che una vergine potesse essere fecondata attraverso l’orecchio, quindi non solo l’esposizione dell’orecchio divenne qualcosa di erotico ma vi fu una repentina diffusione di tessuti adatti a coprire il padiglione auricolare. Questa tuttavia non era la prima connessione fra l’orecchio e il sesso, in quanto già nell’antico Egitto alle adultere veniva mozzato il padiglione auricolare. Oggigiorno, soprattutto in Nigeria, una sensibile percentuale di prostitute riferisce che diversi clienti chiedono di puntare il proprio pene nel loro orecchio come se potessero penetrarlo.
AUTAGONISTOFILIA Eccitamento sessuale, nel comportamento o in fantasia, derivante dall’idea di essere osservati o filmati in situazioni sessuali. Si tratta di una parafilia esibizionistica ma in questo caso il soggetto agisce in maniera un po’ più indiretta, facendo in modo di essere sorpreso da un osservatore, per esempio lasciando aperta la porta del bagno mentre e nudo. L’autagonistofilia soddisfa la pulsione tramite un compromesso: la persona si mostra nuda o in atti sessuali ma prende le distanze dalla cosa tramite il sotterfugio della non volontarietà dell’evento. In una forma meno occulta della stessa parafilia, il soggetto, dai tratti più esibizionistici, accetta volontariamente di essere ripreso o fotografato nudo o durante atti sessuali. ¶ Dal gr. autos, se stesso + agonistes, attore principale.
AUTASSASSINOFILIA Condizione parafilica nella quale l’eccitamento sessuale dipende dall’immaginare o dall’inscenare masochisticamente il proprio assassinio. Il soggetto può semplicemente fantasticare l’atto o giungere a pagare qualcuno perché reciti la parte dell’assassino. In genere il soggetto non desidera e non trova eccitante la propria morte in sé ma piuttosto la paura di morire (fobofilia) oppure masochisticamente è eccitato dal percepirsi come vittima. Questa pratica può risultare molto pericolosa nella misura in cui il soggetto si fa percuotere violentemente nel tentativo di creare una situazione più vicina possibile all’omicidio. In rari casi, documentati, l’autoassassinofilo è riuscito a entrare in contatto con una persona la cui fantasia elettiva era l’omicidio a sfondo erotico (erotofonofilia) e a mettere realmente in pratica il proprio estremo sogno sessuale. ¶ Dal gr. autos, se stesso + assassino.
APPROFONDIMENTO: Nel 1996, Sharon Rina Lopatka, imprenditrice di Hampstead (Maryland) nata nel 1961, si mise al computer navigando su siti di pratiche di sesso estremo, decisa a trovare un uomo che volesse torturarla e poi ucciderla. Dopo alcuni contatti rivelatisi poco seri, Sharon conobbe Robert Frederick Glass, un analista informatico del North Carolina. Incontratisi il 16 ottobre per realizzare la loro complementare fantasia sessuale dopo un assiduo scambio di email, Glass torturò la donna per diversi giorni e quindi la strangolò usando una corda di nylon, come concordato preventivamente. Glass fu condannato a 53 mesi di carcere con le attenuanti per la natura consensuale dell’omicidio e a 26 mesi aggiuntivi per possesso di materiale pedopornografico. Il 20 febbraio 2002, due settimane prima della scarcerazione, l’uomo morì per attacco cardiaco.
AUTISMO SESSUALE Loc. sinonimica impropria di autoerotismo, soprattutto riferita alle pratiche e alle pulsioni sessuali della prima infanzia centrate sulle reazioni del proprio corpo e prive di fantasie in cui il sesso assume un valore socializzante.
AUTOCHEIROERASTIA Masturbazione praticata con la mano. ¶ Dal gr. autos, proprio + kheir –os, mano + erastes, amante.
AUTOCINETOFILIA Parafilia feticistica di coloro che provano un’attrazione sessuale nei confronti delle automobili. Si tratta di una rara variazione sessuale non del tutto incomprensibile se si considera come le auto vengano sessualizzate dai media pubblicitari e di come sia comune la pratica di attribuire loro un nome femminile. L’autocinetofilo, tuttavia, si spinge oltre, masturbandosi mentre osserva direttamente le auto o immagini di esse o, più sovente, realizzando una collezione feticistica di automobili da toccare o all’interno delle quali fare sesso. ¶ Dal lat. moderno, autocinetum, automobile.
TESTIMONIANZA: Chris, 28 anni, ha un proprio sito internet dedicato al proprio feticismo e sostiene di essere in contatto con almeno 500 persone con il medesimo feticismo, incluse delle donne. Fra le persone incontrate in rete, almeno 20 gli hanno portato la propria macchina affinché lui facesse sesso con essa; alla maggior parte di quelle persone piace anche riprendere le imprese sessuali del feticista e contemporaneamente masturbarsi. “Quando ero un ragazzino ero solito vedere delle qualità umane nelle macchine. Quando sono cresciuto, ho notato che provavo qualcosa per le automobili e che loro iniziavano a catturare il mio sguardo in qualche modo. [...] Mi sono interessato veramente a loro quando ho avuto la prima che ho davvero amato, una Peugeot 205 blu che ho chiamato Laura [...] Sono stato sempre onesto riguardo al mio feticismo con i miei partners, sia maschi che femmine, e solo una ragazza è stata gelosa. Attualmente sono impegnato in una relazione a lungo termine e non potrei essere più felice” (Link)
AUTOERASTIA Sin. di autoerotismo. ¶ Dal gr. autos, se stesso + erastes, amante.
AUTOEROTISMO Dimensione psicofisica di ricerca di sensazioni e/o emozioni sessuali sulla propria persona. Non è un esatto sinonimo di masturbazione, poiché quest’ultima è la dimensione prettamente fisica dell’autoerotismo.
AUTOFAGIA Forma di antropofagia autodiretta, nella quale un soggetto mangia parti del proprio corpo, in genere in forma vicariante come se parti di sé rappresentassero parti di altre persone desiderate. L’autofagia può anche essere specchio di una psicosi dominata dall’idea delirante di incorporare parti di sé per evitare di perderle, cercando quindi di superare in questo modo l’angoscia della disgregazione del Sé, tipica della psicosi. → antropofagofilia. ¶ Dal gr. autos, se stesso + phago, mangiare.
APPROFONDIMENTO: Krafft-Ebing (1886) riportò il caso di un ragazzo che fantasticava di divorare una giovane donna, ma non riuscendo ad avvicinarla, iniziò a recidere parti della propria pelle e a mangiarle, cosa che gli procurava l’orgasmo.
AUTOFELLAZIO Vedi fellazio.
AUTOFETICISMO Attrazione elettiva e marcata verso una determinata parte del proprio corpo ritenuta altamente erotica e quindi investita di particolare attenzione, alcune volte anche in forma morbosa. → feticismo.
TESTIMONIANZA: “Spesso, quando mi spoglio davanti allo specchio, noto quanto il mio seno sia bello. La vista delle mie tette che riempiono la coppa del mio reggiseno è già sufficiente per farmi venire voglia di venire [...] Mi sdraio sul mio letto, sfrego il vibratore sui capezzoli e poi scendo, immaginando fantasie elaborate nelle quali delle persone ammirano il mio seno [...] la cosa rappresenta il mio potere sessuale” (Florens, 2008)
AUTOFILIA O egolatria. Amore smisurato per se stessi. È lo specchio di un disturbo narcisistico severo che può portare il soggetto al disinteresse sessuale per gli altri, percepiti come “non all’altezza”, e alla ricerca di partner estremamente belli, socialmente noti o inarrivabili. In molti casi, l’autofilia si associa a una spiccata antisocialità (psicopatia), a un’empatia quasi nulla per i partner e alla tendenza a relazionarsi con questi ultimi come oggetti sessuali da manipolare senza alcun rimorso. ¶ Dal gr. autos, se stesso.
AUTOGINEFILIA Tendenza, nell’uomo, ad essere sessualmente eccitati dal pensiero o l'immagine di sé come donna. È una parafilia tipica del maschio transessuale. ¶ Dal gr. autos, se stesso + gyne, donna. Termine coniato nel 1989 dallo psicologo Ray Blanchard.
AUTOMASOCHISMO Variante autoerotica del masochismo in cui il piacere sessuale dipende dalla somministrazione di dolore e umiliazioni su se stessi. Forme note di automasochismo sono: autofagia, autobondage (bondage), autocateterizzazione (cateterofilia), autocrocifissione, automarchiatura (branding), autoamputazione, apotemnofilia, asfissiofilia, autassassinofilia, autoflagellazione(fustigazione), sergeismo, binding, corsetting, stigmatofilia, traumatofilia. Molte fra le persone che praticano queste attività hanno una bassa autostima, percepiscono profondi sensi di colpa, depressione, autodenigrazione, difficoltà a verbalizzare le proprie emozioni, sovente provengono da famiglie problematiche o sono legati a partner abusanti e/o distanti. Fra essi, coloro che arrivano a ferirsi in maniera profonda o a mutilarsi di parti del corpo (genitali, arti, etc.) presentano spesso tratti psicotici. I motivi per cui un soggetto sceglie di agire in maniera automasochistica possono essere diversi: ottenere amore e attenzione, controllare la propria aggressività, ridurre la tensione, porre fine a uno stato di depersonalizzazione. I soggetti che s’infliggono compulsivamente dolore e danno fisico sembrano seguire un pattern in cinque stadi: 1) evento precipitante, ad esempio la perdita di una relazione significativa; 2) aumento dello stato depressivo; 3) tentativi di prevenire l’atto automasochistico; 4) compimento dell’atto automasochistico; 5) liberazione dalla tensione. L’automasochismo può anche essere definito autosadismo.
AUTOMUTILAZIONE Forma di autolesionismo estremo, rara anche in ambito SM, nella quale il soggetto si amputa una parte del corpo (pene, testicoli, seno, etc.) seguendo una pulsione automasochistica o al fine di far corrispondere il proprio corpo all’immagine mentale che il soggetto ha dello stesso, come avviene nel caso del BIID (vedi nota in apotemonfilia). → banding; castrofilia.
AUTONECROFILIA Condizione nella quale il focus dell’eccitazione e del piacere sessuale sono relativi al fantasticare di essere dei cadaveri o, durante il rapporto, di fingersi morti. La staticità che comporta l’autonecrofilia fa supporre che alla base ci sia il desiderio di evitare d’iniziare il rapporto sessuale e mantenere un ruolo estremamente passivo, probabilmente per un profondo senso d’inadeguatezza verso il partner e, per estensione del concetto, verso la sessualità condivisa. L’autonecrofilia può essere associata a masochismo e a pratiche di bondage estremo (mummificazione). ¶ Dal gr. autos, se stesso + nekros, morto.
AUTONEPIOFILIA Sin. di infantilismo. ¶ Dal gr. autos, se stesso + nepios, bambino.
AUTOPEDERASTIA Pratica che consiste nell’inserire il proprio pene nel proprio ano. L’ano viene lubrificato e i testicoli vengono spostati sul fianco, quindi il pene semieretto viene spinto nell’ano. Tale pratica può essere compiuta solo da soggetti che possiedono un pene particolarmente lungo; l’eiaculazione non è considerata possibile data la posizione e la detumescenza del pene. Alcuni soggetti riescono a infilare i propri testicoli nell’ano, lasciando fuori il pene. ¶ Il lemma riprende l’uso improprio del termine pederastia come sin. di sodomia.
AUTOPEDOFILIA Sin. di infantilismo. ¶ Dal gr. autos, se stesso + pais, paidos, bambino.
AUTOSADISMO Sin. di automasochismo.
AUTOSCOPOFILIA Tendenza voyeuristica a trovare eccitante la possibilità di potersi guardare mentre si fa sesso, riflessi da uno specchio, fotografati o ripresi. In genere l’autoscopofilia rivela nel soggetto una predisposizione al sesso impersonale, cioè alla capacità di godere del sesso senza eccessive implicazioni affettive o prendendo le distanze da esse. ¶ Dal gr. autos, se stesso + skopeo, vedere.
TESTIMONIANZA: “Avevamo messo a fianco del letto un grosso specchio di quelli con le cornici spesse che i suoi avevano in casa. Lo avevamo appoggiato alla sedia e siccome lo specchio era abbastanza alto ci si poteva specchiare stando sul letto. In pratica è come se stessi guardando un porno dove reciti tu. In effetti lei non era molto a suo agio, l’ho anche dovuta un po’ convincere. Però anche io... Il fatto è che finisci più a guardare l’immagine riflessa che te o lei. Ti guardi anche i tuoi difetti! A un certo punto lei mi fa: ‘Cosa significa guardarmi là se hai la possibilità di guardarmi direttamente?’. In parte aveva anche ragione, però non ha colto in pieno il senso della cosa, no?!” (t.r.a.)
AUTOSESSUALITÀ Sin. di autoerotismo.
AVANCE Approccio, proposta amoroso-erotica. Con la loc. ‘fare un’avance’ s’intende un tentativo, in genere solo verbale, atto a sondare la disponibilità dell’altro. ¶ Dal fr. avancer, avanzare.
AVISADISMO Forma di zoosadismo nella quale il piacere sessuale è ottenuto torturando un volatile o, più spesso, tramite una violenza sessuale compiuta su di esso (avisodomia). L’atto viene compiuto penetrando con il pene la cloaca dell’animale e contemporaneamente strangolando o decapitando il volatile in modo che questo abbia una reazione nervosa di contrazione dello sfintere anale che accrescerebbe così il piacere del sadico. ¶ Dal lat. avis, uccello.
APPROFONDIMENTO: Krafft-Ebing (1886) riportò il caso di un trentenne ricercato da tempo per l’uccisione di galline con le quali aveva copulato. L’uomo si difese sostenendo di avere un pene troppo piccolo per poter andare con una donna. Successivi accertamenti confermarono che i genitali dell’uomo erano estremamente piccoli. L’uomo, peraltro, risultava psicologicamente equilibrato.
AVVENTURA Episodio sentimentale o sessuale di poca importanza, frivolo e di breve durata. Nella loc. avventura sentimentale, l’accento viene posto sul valore emotivo di una vicenda comunque di breve durata, mentre con avventura sessuale si sottolinea la valenza carnale e in genere si fa riferimento implicitamente ad un avvenuto rapporto sessuale completo. La locuzione avventura galante, ormai desueta, è più vaga e non pone un’esatta distinzione fra l’elemento emotivo e quello sensuale dell’episodio.
AVVENTURIERO Chi conduce una vita sentimentale equivoca, alla ricerca di relazioni frivole o di partner di cui spesso vengono sfruttati gli averi.
AVVERSIONE SESSUALE, disturbo da Evitamento attivo del contatto sessuale genitale con un partner, dovuto a disgusto, ansia e timore. L’avversione può essere focalizzata su un particolare dell’esperienza sessuale (penetrazione, secrezioni, aspetto dei genitali, etc.), può arrivare all’evitamento dei preliminari e si esprime con un’ansia moderata fino a giungere a veri e propri attacchi di panico. Le relazioni interpersonali possono essere gravemente compromesse da questo disturbo: chi ne soffre escogiterà diversi modi per evitare di trovarsi nelle situazioni temute, ad esempio rifuggirà situazioni mondane per privilegiare la famiglia, il lavoro o, contemporaneamente, potrebbe trascurare il proprio aspetto fisico. Il disturbo da avversione sessuale può insorgere, soprattutto in quei soggetti già inclini a disturbi d’ansia e fobie, a causa degli atteggiamenti genitoriali negativi verso il sesso, da confusione circa la propria identità sessuale, da traumi sessuali pregressi o da continue pressioni psicologiche subite durante una relazione.
TESTIMONIANZA: “Sono otto anni che sono sposata e ho una figlia. Il pensiero del sesso per me è, come dire, repellente e non ho più interesse a farlo. Mi vengono i brividi quando mio marito mi tocca anche in zone che non sono intime. Si chiederà come ho avuto una figlia. I primi anni del matrimonio ho fatto sesso perché sapevo che per *** era importante ma io già non ero interessata anche se al tempo non ne ero disgustata. Col tempo le cose sono peggiorate. Alla fine ho chiesto a mio marito di smetterla di chiedermi di fare sesso, cosa che mi fa sentire in colpa nei suoi confronti ma allo stesso tempo mi fa stare meglio. Il fatto è che temo che il mio matrimonio finisca male” (t.r.a.)
AVVERSIONE SESSUALE, terapia di Tecnica psicoterapeutica che mira a rimuovere nel paziente alcune pulsioni sessuali indesiderabili connotandole negativamente tramite l’associazione con sensazioni e ideazioni sgradevoli.
AXILLISMO Pratica sessuale che vede l’utilizzo del cavo ascellare per giochi erotici, di norma per la stimolazione del pene che viene frizionato fra il tronco e il braccio, nella zona ascellare del partner. → mascalofilia. ¶ Dal lat. axilla, ascella.
TESTIMONIANZA: “Sono al settimo cielo perché credevo di poter perdere la mia ragazza e invece lei ha dimostrato di accettare la mia fissa. È successo che qualche mese fa... Lei, lavorando al mio PC, mi ha beccato le foto delle ascelle [il soggetto intende fotografie erotiche del cavo ascellare di modelle femminili scaricate da internet]. Il peggio è che c’erano anche quelle con le eiaculazioni nelle ascelle e quelle delle scopate [sempre nel cavo ascellare], le mie preferite. Alla fine ho dovuto dire tutto. Lei mi ha dato del matto e poi è tornata dopo un po’ dicendo che se volevo in futuro potevo aiutarla a radersi le ascelle... e pure sotto! Adoro quella donna!” (t.r.a.)
BABYTALK Forma di linguaggio non standard che gli adulti utilizzano in genere con i bambini. Il babytalk è caratterizzato da un’intonazione di voce più alta o più bassa del normale, ricca di variazioni sonore che tendono a distorcere le parole; queste ultime possono essere abbreviate o semplificate, in modo da renderle più comprensibili al bambino e, tramite la modulazione del suono e dell’espressione del volto, da attirare maggiormente l’attenzione dell’infante. Molti termini relativi alla sessualità o alla sfera intima sono stati rimodellati da tale forma di linguaggio sia perché più facili da pronunciare, sia perché socialmente meno sconvenienti. Il babytalk è spessissimo utilizzato dagli adulti per comunicare con persone od animali a cui sono legati affettivamente. In un consueto gioco di coppia, l’atteggiamento volutamente infantile di un partner genera una reazione pseudo-genitoriale nell’altro che può iniziare a comunicare usando il babytalk, oppure entrambi i membri della coppia possono comunicare con tale linguaggio. ¶ Dall’ing. baby, bambino + talk, dialogo.
APPROFONDIMENTO: Secondo uno studio condotto da Bombar e Litting Jr. (1993) i partner che usano il babytalk tendono ad essere più sicuri e meno evitanti rispetto ai legami affettivi in generale. La presenza del babytalk in una coppia risulterebbe uno dei maggiori predittori di un buon livello di attaccamento, d’intimità e di affettività. Il risultato della ricerca suggerisce che il babytalk funzioni come catalizzatore nel creare una connessione intima, anche perché tende a riattivare primitivi circuiti di attaccamento.
BACILLOFOBIA Timore irrazionale e non giustificato di entrare in contatto con cose o persone che possano trasportare bacilli e germi. La bacillofobia comporta spesso un limite invalicabile al rapporto sessuale, vissuto intrinsecamente come sporco e potenzialmente contaminante. → misofobia; bug chasing.
BACIO Atto sessuale e/o affettivo realizzato tramite dall’accostamento delle labbra a una parte del corpo altrui. Il bacio è il più comune atto sessuale fra quelli che non hanno nessun’attinenza con la riproduzione e con la genitalità, al punto che lo stesso Freud (1917) fece notare come “già il bacio può pretendere l’appellativo di atto perverso, poiché consiste nel congiungimento di due zone erogene orali al posto di due genitali”. Benché nella nostra comunità il bacio sia ritenuto una fondamentale e naturale espressione della sessualità, fenomeno in genere preliminare alla copula, ciò non trova corrispondenze in altre culture (Ainu di Hokkaido, Okinawesi, Andamanesi, Vietnamiti, Somali, Lepcha del Sikkim indiano, Cewa centroafricani, Tupi-Guarani della Bolivia) fra le quali il baciarsi è un atto poco o affatto presente. Nella cultura occidentale il bacio è invece considerato non solo basilare ma è anche il primo atto sessuale che di solito condivide una coppia. Buona parte della popolazione ritiene lo scambio di baci un elemento basilare in un contesto intimo e spesso le sensazioni provate durante il bacio, legate al modo in con cui una persona bacia, sono ritenute una determinante nella scelta del partner così come un indice potenziale delle capacità sessuali. È detto bacio alla francese (o con la lingua, bacio profondo, bacio umido, limonare) il bacio fra due persone che, accostando la bocca l’una all’altra, schiudono le labbra accarezzandosi vicendevolmente la lingua.
APPROFONDIMENTO: In origine, con bacio alla francese, o alla franciosa, s’intendeva quel bacio che si dava stringendo lievemente le guance di una persona fra l’indice e il medio e poi baciandole. Il bacio alla francese, per come inteso attualmente, in passato era definito maraichinage, cioè il bacio secondo l’uso dei Maraichini, abitanti di Vendea (Francia) e zone limitrofe.
TESTIMONIANZA: “Il bacio è fondamentale; penso che per la maggior parte delle persone sia così. Siamo stati educati, uomini e donne, a vedere il bacio come l’apertura di ogni cosa: dal rapporto sessuale al rapporto d’amore. Ovvio che il bacio abbia un’importanza determinante nella nostra cultura. Se una persona al primo bacio ti fa una brutta impressione non è che si parta bene” (t.r.a.)
BACKROOM Sin. di darkroom. ¶ Ing.: camera sul retro.
BADESSA Termine desueto indicante la tenutaria di un bordello.
BAGASCIA Sin. di sgualdrina, prostituta, in un’accezione di tono maggiormente spregiativo. ¶ Dal fr. provenzale bagasse, fantesca, domestica.
BAGNARSI In ambito sessuale, termine utilizzato in espressioni gerg. che indicano l’avvenuta lubrificazione della vagina a motivo di eccitazione. Meno comunemente il termine indica la polluzione.
BAGUE DE CHINE Prodotto dell’oggettistica sessuale a forma d’anello, realizzato originariamente in resina e pensato per accrescere il piacere nella masturbazione femminile. Esso s’indossava come un anello ma vestiva tutto il dito; un prodotto moderno simile al bague de chine è il dito stimolante. ¶ Fra.: anello cinese.
BAKUNYU Sottogenere pornografico hentai incentrato su donne con un seno enorme. → mastofilia. ¶ Giap.: seno che esplode.
BALANO- Primo elemento in alcune parole composte della terminologia scientifica con il significato di glande del pene; es.: balanite, balanopostite, balanico, balanorrea. ¶ Dal gr. balanos, ghianda.
BALANTAGE Pratica sessuale consistente nella manipolazione e stimolazione del glande per ottenere l’erezione. → balano-
BALDRACCA Sin. di prostituta. ¶ Da Baldacco, antico nome di Bagdad (antica Babilonia) luogo ritenuto dalla tradizione cattolica centro di dissolutezza; per associazione, Baldacco fu il nome dato ad una contrada di Firenze nella quale vivevano ed operavano molte prostitute.
ANTROPOLOGIA: Le prostitute giapponesi del XVIII secolo, quelle meno rinomate e più a buon mercato, operavano in modo itinerante. Gli atti sessuali a pagamento non avvenivano in stanze, bensì esse si portavano dietro, arrotolato sulla schiena, un piccolo materasso che srotolavano in un luogo riparato quando avessero incontrato un cliente.
BALL BUSTING (BB) Forma specifica di ball torture nella quale i testicoli e lo scroto vengono torti, calciati, pressati o tirati. ¶ Ing.: rottura delle palle.
TESTIMONIANZA: “Sono un maschio e ti posso garantire che di uomini a cui piace far giocare la propria donna con gli attribuiti ce ne sono tanti. Per il dolore? Se lei lo sa fare con opportuna ‘grazia e decisione’ nessun problema, ci si diverte tantissimo in due. Poi più colpi ricevi, più ti abitui e meglio li sopporti. Personalmente, se trovassi una donna a cui piace, me lo farei fare senza alcun problema” (link)
BALL STRETCHER Ball toy non troppo diverso da un lucchetto testicolare ma formato da una cinghia o un largo elastico che, posto alla base dello scroto, lo allunga e genera una sensazione dolorosa di trazione. ¶ Ing.: stira palle.
BALL TORTURE (BT) In ambito SM, insieme delle pratiche nelle quali lo scroto e i testicoli di un sub sono fatti oggetto di tortura, tramite massaggi assai energici, punzecchiature, perforazioni, compressione ed altre pratiche dolorose. ¶ Ing.: tortura alle palle.
TESTIMONIANZA: “Non sono uno di quei ragazzi che in effetti ama la sensazione di essere colpito nelle palle, perché, diciamocelo, FA MALE!! Ma la cosa la doro, poiché la Donna lo ama. Mi piace la completa sottomissione alla mia padrona. Una volta che mi ha preso per le palle, lei ha la mia assoluta attenzione. Sento la cosa come se fosse un diritto di vanto per la donna; lei non ha queste cose fra le sue gambe che possono essere colpite, tirate, torte, girate, calciate e tutte quelle fantastiche idee che, sono certo, *** ha messo nel menù!” (Link)
BALL TOY Nome generico dato all’oggettistica sessuale prodotta specificatamente per stimolare lo scroto e i testicoli, in genere nell’ambito delle attività SM. Sono ball toys i pesi da attaccare allo scroto per la trazione dello stesso, il ball stretcher, l’anello testicolare e il lucchetto testicolare. ¶ Ing.: gioco per le palle.
BALLOONING 1) Detta anche infusione scrotale o salina. Pratica sessuale riguardante l’iniezione di una soluzione liquida nello scroto che per la pressione di detto liquido immesso si gonfia come un palloncino. Alcune ore dopo l’iniezione, la soluzione filtra nel pene aumentandone il volume; successivamente il liquido viene assorbito dal corpo. Data la procedura necessaria per iniettare la soluzione idrosalina e le eventuali conseguenze dell’atto, il ballooning è considerato una forma di edge play. 2) Penis ballooning (PB). Pratica che consiste nel generare artificialmente un afflusso sanguigno nei corpi cavernosi del pene tramite dispositivi di aspirazione ad aria o ad acqua, al fine di aumentare le dimensioni del pene. Il BE può causare danni irreversibili ai corpi cavernosi del pene. ¶ Dall’ing. balloon, palloncino.
TESTIMONIANZA: “Il mio ragazzo è ben dotato e il suo scroto è molto pendente, quindi ha letto delle infusioni saline e ha voluto provare. Ha detto che non è dolorosa da fare e che i risultati gli sono piaciuti. Oggi ha aggiunto un altro litro, perciò in tutto c’ha messo tre litri ma il suo corpo ha assorbito la maggior parte del liquido in 2-3 giorni. Temo che si possa fare male ma è anche piacevole quando facciamo sesso” (Link)
BALOON FETISH Vedi follicolofilia. ¶ Ing.: feticismo del palloncino.
BAMBI, effetto 1) Tendenza a trovare più attraenti quei partner che presentano caratteristiche fisiognomiche infantili, ad esempio lineamenti fini e arrotondati, occhi grandi e luminosi, etc. 2) Tendenza di alcuni uomini gay ad abbandonare periodicamente il comportamento omosessuale per andare in cerca di partner del sesso opposto. ¶ Dal nome del protagonista dell’omonimo cartone animato Disney del 1942.
BAMBOLA GONFIABILE Prodotto dell’oggettistica sessuale che, gonfiato, assume la forma di un essere umano con gli attributi sessuali in evidenza, così che l’acquirente possa usare la bambola come un partner sessuale fittizio (surrogato sessuale). Le più note bambole riproducono nelle fattezze una donna; in genere possiedono tre rientranze penetrabili in zona orale, anale e vaginale. Esistono anche bambole maschili corredate di un pene di materiale plastico più solido.
BAMBOLA SESSUALE Prodotto dell’oggettistica sessuale che riproduce nella maniera più realistica possibile le fattezze umane. Queste bambole (la Real Doll™ è la marca più nota), a monte di un prezzo elevato, possono essere prodotte secondo le indicazioni del compratore che decide ogni particolare anatomico: altezza, peso, colore di occhi e capelli, estetica e forma del seno, della bocca, degli occhi, della vulva, etc. Le bambole sessuali hanno un endoscheletro metallico con giunture mobili e struttura di silicone rivestita di un diverso tipo di silicone che imita la consistenza della pelle.
TESTIMONIANZA: “Recentemente ho comprato due mazzi di fiori, rose rosse e alcune bianche, per le mie bambole, tutte per celebrare il mio primo anno come possessore di bambole. Volevo che la mia Mel [una delle bambole del soggetto] profumasse come profuma una rosa vera. [...] Benché io non abbia baciato nessuno per ben 4 anni o su per giù, tutto è cambiato quando incontrai le mie bambole online! Nel momento in cui loro sono entrate nella mia vita io sono uscito dalla vita degli altri! [...] Le mie labbra ora sono sigillate ma non per le bambole! Loro meritano di essere baciate, e baciate, e baciate perché sono i miei VERI AMORI! Spero che tutti trovino i loro. Le bambole possono non esserlo per tutti, ma lo sono per me!” (Link)
BANDING Pratica sessuale estrema che realizza fantasie di castrazione (castrofilia). La circolazione sanguigna dei testicoli viene bloccata parzialmente o totalmente tramite bendaggio strettissimo alla base dello scroto. Il banding, che può causare danni irreversibili anche in pochi minuti, viene in effetti attuato da coloro che mirano a castrarsi e a mandare in gangrena i testicoli; da alcuni soggetti il banding viene applicato anche al pene. Una forma più blanda e meno pericolosa di banding è realizzata nelle pratiche CBT. ¶ Ing.: bendaggio.
BANDITING Vedi sexonnia. ¶ Ing.: agire come un bandito.
BARDASSA Giovane omosessuale che si prostituisce. ¶ Dall’arabo bardag, giovane schiava.
BARDATURA Rete di cinghie disposte in modo da formare una specie di ragnatela sul corpo, come il body harness (bardatura corporea) in pelle nera che, indossato sul torace, è uno degli abbigliamenti caratteristici in ambito sadomasochistico. Un harness particolare è indossata da coloro che impersonano il cavallo nelle pratiche di pony play: essa tenta di replicare la bardatura con cui si veste un cavallo vero e sovente è corredata di sella e staffe.
BAREBACKING Pratica sessuale nella quale volontariamente si hanno rapporti, soprattutto anali, senza protezioni. Il barebacker rivendica il piacere di praticare sesso senza barriere (preservativo) che limitino le sensazioni fisiche e psicologiche. I detrattori del barebacking sottolineano la pericolosità di una pratica che non pone alcun limite alla diffusione di malattie sessualmente trasmesse. ¶ Ing.: cavalcatura senza sella.
BAREFOOT BONDAGE Tipo di bondage che si attua immobilizzando, con corde o altri strumenti, i piedi nudi del partner. Può essere associato a pratiche relative alla podofilia e al tickling. ¶ Ing.: bondage a piedi nudi.
TESTIMONIANZA: “Le lego i piedi e glieli lecco. Sì. Fortunatamente lei non soffre tanto il solletico anche perché la finalità non è quella. Mi piace che sia bloccata perché, normale, con i piedi legati dove vuoi che vada? Comunque o li leggo o li massaggio. A volte le lego anche le braccia ma è più i piedi che m’interessa” (t.r.a.)
BAROFILIA Eccitamento e piacere sessuale, soprattutto riferito da alcune donne, derivato dalla sensazione del peso corporeo del partner sopra di sé durante il rapporto. Il più delle volte la barofilia si riscontra in quelle persone che da un rapporto si aspettano soprattutto protezione e appoggio psicologico. ¶ Dal gr. baros, peso.
TESTIMONIANZA: “Mi piace quando lui sta sopra e non usa le braccia per sostenersi e mi si appoggia completamente sopra, anche se non è proprio filiforme e quindi non può rimanere appoggiato al mio corpo in eterno sennò soffoco. Il massimo è quando viene e si abbandona a peso morto per quei pochi secondi su di me e davvero mi manca il fiato [...] Quello è davvero bello, io lo vedo come un grande momento di tenerezza” (t.r.a.)
BARTOLINI, ghiandole di O ghiandole vestibolari maggiori. Ghiandole esocrine i cui orifizi sono situati uno per lato nella parte bassa dell’ostio vaginale. Descritte la prima volta dal danese Caspar Bartholin il Giovane (XVII sec.), le ghiandole secernono un liquido viscoso e incolore che partecipa in minima parte alla lubrificazione vaginale concomitante lo stato d’eccitazione, in quanto la maggior parte della secrezione lubrificante è prodotta nella vagina ed è un trasudato modificato del plasma. La reale funzione delle ghiandole di Bartolini è tuttora oggetto di studio, anche se con tutta probabilità sono il corrispettivo delle ghiandole del Cowper maschili.
BASCULOFILIA Tendenza a trovare sessualmente eccitante un movimento ondulatorio, come può essere quello ottenibile oscillando su un’altalena. Questo tipi di piacere si presume che derivi dal fatto che il movimento basculante richiami inconsciamente l’ondeggiamento che il feto ha sperimentato nell’utero o riporti alla mente un momento di eccitazione neurovegetativa sperimentata nell’infanzia durante una sessione di gioco, associato per qualche motivo al piacere sessuale. ¶ Da basculare, ondeggiare.
BASOFILIA Tendenza a trarre dai baci un particolare piacere sessuale. Indica una notevole predilezione per l’erotismo orale ed è quindi probabile che il soggetto basofilo prediliga anche altre forme di sesso orale. ¶ Dal lat. basium, bacio.
TESTIMONIANZA: “Io misuro tutto con il bacio. Se le sensazioni che provo baciando la persona con cui sto sono positive allora le previsioni per il rapporto sono positive, se baciando una donna non provo qualcosa di particolare, non dico le campane, ma qualcosa che so di dover sentire, allora scatta il conto alla rovescia. Il rapporto diventa una bomba ad orologeria con un timer anche tarato su tempi lunghi, magari lunghissimi, ma prima o poi so che il rapporto si chiuderà perché è troppa la necessità di trovare una donna il cui bacio mi stenda. Una volta ho lasciato una tipa solo perché non sapeva baciare, motivo per cui aveva anche poco senso aspettare di vedere quello che avrebbe saputo fare a letto” (t.r.a.)
BASORESSIA Forte desiderio di essere baciati o di baciare. ¶ Dal lat. basium, bacio + gr. orexis, fame.
BASORGASMO Orgasmo ottenuto solamente tramite una serie di baci che possono essere dati sulla bocca così come in zone intime. ¶ Dal lat.
basium, bacio.BASORTOSI Erezione generata dall’eccitazione provocata da uno o più baci. ¶ Dal lat. basium, bacio + gr. hortosis, raddrizzamento.
BASTINADO Battitura delle piante dei piedi tramite un frustino o un flagello. Un tempo metodo di tortura, ora pratica sessuale assai dolorosa tipica della scena SM. ¶ Dallo spa. bastonada, bastonata.
BATTERE Esercitare la prostituzione per strada, da cui lo spregiativo battona, cioè prostituta che cammina su e giù per il marciapiede, battendo con i piedi la strada.
BAUBON Sin. obsoleto di fallo artificiale. → olisbo. ¶ Da Baubo, dio greco che, come narrato nei culti misterici di Eleusi, alzò le vesti alla triste Demetra per esporre i genitali della dea, procurandole grande sollazzo.
BAVAGLIO Strumento di contenzione che limita i movimenti della bocca e della mandibola e impedisce di parlare. L’utilizzo del bavaglio in ambito sessuale connota l’atto come gioco di dominazione/sottomissione che può svolgersi secondo modalità più o meno marcate. Esistono diversi tipi di bavaglio ad uso sessuale, dal semplice nastro adesivo a dispositivi complessi, la maggior parte dei quali sono utilizzati in ambito BDSM. Bavaglio a palla (ball gag), costituito da una cinghia con al centro una sfera di gomma da inserire nella bocca del partner, così da impedirgli di parlare e allo medesimo tempo costringerlo a tenere le mascelle aperte. Morso (bite gag), simile a quello utilizzato con animali da traino, consiste in una barra che viene stretta fra i denti e tiene aperta la bocca; la barra di solito è prodotta in materiale plastico. Al morso possono essere agganciate delle briglie, motivo per cui questo tipo di bavaglio è usato spesso nel pony play. Bavaglio a farfalla (butterfly gag), bavaglio che si allarga sui lati del volto mentre all’interno della bocca si protende con un dispositivo gonfiabile che va a saturare la cavità orale. Si tratta di un oggetto di non facile utilizzo. Bavaglio da detective (OTM, acr. di Over The Mouth, sopra la bocca), forma più comune d’imbavagliamento realizzata tramite un fazzoletto, un foulard o altro oggetto che chiude la bocca e viene annodato sulla nuca. Una forma più complessa di bavaglio da detective prevede l’inserimento di tessuto nella cavità orale a limitare ancor più il movimento della bocca (ing. cleave gag), o anche l’annodamento del bavaglio all’altezza della bocca in modo che il nodo sia posto in parte nel cavo orale funzionando come un bavaglio a palla. Bavaglio a imbuto (funnel gag), complesso e potenzialmente pericoloso dispositivo a bavaglio che blocca la bocca in posizione aperta, l’apertura è collegata ad un tubo e il tubo a un imbuto, nel quale viene versato del liquido. Bavaglio a pompa (inflatable gag), simile al bavaglio a farfalla, è dotato di un dispositivo gonfiabile che va a riempire la cavità orale impedendo in maniera assoluta di parlare. Bavaglio medico(medical gag), più propriamente un divaricatore orale prodotto in acciaio chirurgico che tiene spalancata la bocca. Tale bavaglio impedisce di parlare ma non di emettere suoni. Museruola (muzzle gag), dispositivo di contenzione che, tramite lacci che circondano la testa, copre la parte bassa del viso, opponendo alla bocca un pannello di pelle o plastica. Bavaglio fallico (penis gag o pecker gag), dispositivo di contenzione orale composto da una parte sagomata a forma di corto pene che va posta in bocca per impedirne i movimenti; sovente usato in giochi di umiliazione. Bavaglio ad anello (ring gag o bavaglio ad ‘O’), non propriamente un bavaglio ma un anello rigido che, posto fra i denti, forza la bocca del soggetto in posizione spalancata. Bavaglio a ragno (spider gag), tipo di bavaglio ad anello con uncini sui lati, in modo che al soggetto che lo indossa non possa accadere che l’anello si giri orizzontalmente in bocca. In genere questo tipo di dispositivo è dotato di anelli di varia misura per adattarsi a differenti conformazioni orali. Bavaglio a tubo (tube gag), dispositivo con una parte che penetra in bocca composta da un corto tubo che la tiene spalancata; il tubo può essere chiuso tramite un tappo, in tal caso si parla di bavaglio a tappo (plug gag).
TESTIMONIANZA: “Ci piace imbavagliarci entrambi, ma mica allo stesso tempo. Mi spiego. Quando imbavaglio lui è una cosa diversa perché di solito sta sdraiato e faccio di tutto per stuzzicarlo e farlo morire dal desiderio. Mi piace un sacco sentire le cose che dice, cioè che non dice, perché ha la bocca tappata, ma che io m’immagino. Il suo desiderio esce dalla gola. [...] Quando invece il bavaglio ce l’ho io è più un gioco di... tipo... rapimento. Tipo: io legata ad una sedia e imbavagliata e lui che gioca a minacciarmi. Poi finisce che facciamo l’amore normale” (n.r.a)
BAVOSO Detto di persona in genere vecchia e lasciva, il cui stato d’eccitazione è palesato dalla presenza della bava, così come avviene ad alcuni animali per i quali, in presenza di uno stimolo sessuale, si osserva un aumento di secrezione salivare.
BBGP Acr. di Big Beautiful Growing Person. Nell’ambito del feederism, la sigla è sin. di feedee, persona il cui piacere sessuale è legato alla fantasia o alla pratica di essere nutrita a dismisura e di aumentare di peso. ¶ Ing.: Grossa Bellissima Persona che Cresce.
TESTIMONIANZA: “[…] una montagna di carne che avviluppa, come stare sdraiati su un sacco di budino con la carne che scorre fra le dita e straborda dalle braccia e le gambe, ed essere avviluppati e mangiati vivi come se si affondasse in quelle profondità vellutate” (Love, 1994)