FLATULENZA VAGINALE In lat. flatus vaginalis, in ing. queef (queefing). Emissione rumorosa di aria dalla vagina concomitante o conseguente al rapporto sessuale penetrativo, generata in conseguenza al tenting effect che aspira nella vagina una certa quantità di aria dall’esterno, aria che successivamente viene espulsa. Si tratta di un fenomeno naturale, non patologico, ritenuto imbarazzante da chi ha poca dimestichezza con le reazioni del proprio corpo o ha poca confidenza con il partner.
TESTIMONIANZA: “Quando il mio ex ed io facevamo sesso era fantastico! Avevamo i nostri piccoli momenti buffi: sbattevamo la testa, uno di noi due starnutiva, un altro cadeva, o gli scivolava fuori... succede. È specialmente il caso del queef, queste sono cose su cui ci si ride sopra e si va avanti a fare quello che si stava facendo. Non c’è nulla di strano o innaturale rispetto a questa cosa. Concentratevi sul fare l’amore e non sui momenti imbarazzanti” (Link)
FLIRT Rapporto amoroso che non implica un legame affettivo particolarmente serio. ¶ Dall’ing. (to) flirt, muoversi a scatti, in modo agitato.
FLOAT Sin. di subspace. ¶ Ing.: galleggiante.
FLUFFER Nell’industria pornografica, donna ingaggiata nel reparto tecnico il cui compito è di mantenere in erezione il pene dell’attore sul set fra una ripresa e l’altra; il compito viene assolto dalla fluffer tramite fellazio o stimolazione manuale. Si tratta di una figura tecnica che sta progressivamente scomparendo poiché moltissimi attori utilizzano farmaci contro il deficit erettivo (inibitore PDE5) e quindi non hanno più il problema di andare incontro a cali nell’erezione anche nei momenti morti della produzione del film. ¶ Dall’ing. (to) fluff, adulare.
-FOBIA Suff. in parole composte con il significato di paura, avversione e ripugnanza. ¶ Dal gr. phobos, timore.
FOBOFILIA Parafilia nella quale il piacere è scatenato da situazioni di paura o di pericolo. È molto probabile che la produzione adrenalinica e l’attivazione del sistema parasimpatico causata dagli stimoli paurosi abbiano un ruolo determinante nella relazione che può intercorrere fra paura e piacere. Non si esclude il ruolo del condizionamento, per il quale un soggetto in passato potrebbe aver associato l’eccitazione sessuale alla paura o, ancora, l’ipotesi secondo la quale il piacere sia un meccanismo di difesa reattivo a stati fobici. Si parla di fobofilia attiva quando il piacere è suscitato dal creare situazioni paurose per un partner e di fobofilia passiva quando un soggetto prova piacere per situazioni paurose o rischiose. → chindunofilia, fear play. ¶ Dal gr. phobos, timore.
FOCALIZZAZIONE SENSORIALE Procedura, per lo più terapeutica, mirata all’aumento della consapevolezza delle reazioni del proprio e dell’altrui corpo alla stimolazione, quindi anche ai propri e agli altrui bisogni sessuali. L’individuo è incoraggiato a concentrare l’attenzione e a valorizzare le sensazioni esperite durante la stimolazione sessuale in modo che l’orgasmo non diventi più una meta necessaria da raggiungere per una soddisfacente esperienza sessuale, bensì tutta l’esperienza sessuale e gli elementi che la vanno a comporre diventino elementi stessi di piena gratificazione. ¶ Termine introdotto dai sessuologi William Masters e Virginia E. Johnson.
FOIA Desiderio ed eccitazione sessuale di tipo animalesco. ¶ Variazione di ‘foga’.
FOLLICOLOFILIA Parafilia nota popolarmente come balloon fetish, attrazione feticistica per gli oggetti che possono essere gonfiati. Nella maggior parte dei casi il principale oggetto erotico sono i palloncini di plastica o altri tipi più grossi, es. palloni da spiaggia. Ciò che provoca la risposta sessuale è la collezione di palloncini, il gonfiaggio, l’osservazione di donne o uomini che giocano con i palloncini, che li gonfiano, che ci salgono sopra, che se li passano sul corpo o che li fanno esplodere (spesso con una sigaretta → capnofilia), anche se alcuni looner perdono l’eccitazione se vedono l’esplosione del palloncino. I soggetti possono anche masturbarsi penetrando il palloncino attraverso il beccuccio di gonfiaggio; nessun looner inserisce i palloncini all’interno degli orifizi corporei, piuttosto si preferisce metterli fra il corpo e i vestiti. Diversi follicolofili fanno in modo di chiedere a delle persone, inconsapevoli del valore sessuale dell’atto, di gonfiare palloncini (per feste o altre ricorrenze), la qual cosa pone il problema di un abuso sessuale non percepito né percepibile da una persona che in effetti è stata strumento di piacere per il feticista. Sovente è investito eroticamente anche il materiale con il quale è prodotto il palloncino, il colore così come l’odore. Il palloncino pare avere la capacità, come oggetto feticcio, di richiamare differenti immagini mentali: può rappresentare una grossa mammella che nutre, un oggetto che può contenere, come la vagina o l’ano, o che fa scomparire i genitali (fantasia di castrazione), oppure il palloncino può essere il simulacro di un intero corpo umano. Il looner proietta nel palloncino idealmente se stesso o i propri genitali, così da vedersi a distanza (cioè senza un’implicazione fisica) in un atto sessuale con una donna che maneggia gioiosamente il palloncino, una gioia che forse inconsciamente il looner non pensa di poter garantire in un vero rapporto. L’identificazione con il palloncino spiegherebbe anche il perché del calo di eccitazione nel caso di esplosione di un oggetto che può fare le veci di un partner. L’esplosione attiverebbe un’angoscia d’abbandono; la maggior parte dei looner non-popper, infatti, sono single. Coloro che invece si eccitano particolarmente proprio con l’esplosione del pallone (popper) potrebbero avere tendenze masochistiche; questo secondo caso presenta affinità con l’obterofilia. Per i follicolofili cresciuti in famiglie sessualmente repressive e molto religiose, la distruzione del palloncino ha un potere catartico poiché sul feticcio viene scaricata proiettivamente la colpa del peccato compiuto ed è dunque il palloncino a “pagare” per gli atti sessuali commessi, sgravando il soggetto umano del senso di colpa. In ogni caso il palloncino funziona come feticcio proprio per la capacità che ha di rappresentare simbolicamente la crescita e la tensione. Il gonfiarsi dell’oggetto, la superficie che si tende e il beccuccio posto in bocca che diventa umido richiamano allegoricamente lo stato d’eccitazione del looner e lo stato dei suoi genitali; non a caso la stragrande maggioranza dei follicolofili preferisce i palloncini da gonfiare e non quelli gonfiati con elio o con acqua, proprio per il piacere connesso al processo di gonfiaggio. La follicolofilia, nonostante abbia a che fare con oggetti tipici dell’infanzia, non ha alcuna connessione con la pedofilia, tuttavia è possibile che tale feticista possa eccitarsi nell’osservare bambini che giocano con i palloncini; nella stragrande maggioranza dei casi l’elemento centrale d’eccitazione rimane sempre e comunque il palloncino e non il bambino. Onde evitare equivoci, la maggior parte delle comunità internet che si riconoscono nel baloon fetish (più di 100 siti di cui almeno 25 a pagamento) bandiscono ogni immagine che veda insieme bambini e palloncini. ¶ Dal lat. folliculum, pallone gonfio d’aria; termine coniato dall'autore (2010).
TESTIMONIANZA: Quando è da solo, questo professore di liceo realizza una routine di masturbazione piuttosto elaborata. In primo luogo gonfia da cinque a cinquanta palloncini; dipende dallo stato d’animo e dal tempo a disposizione. Quindi sparge sul pavimento immagini prese da giornali per adulti. “È proprio la giustapposizione delle donne e dei palloncini che risulta necessaria per eccitarmi.” Poi passa un po’ di tempo strofinando i propri genitali con i palloncini e quindi si mette a scoppiarli. “Dal momento che ho ancora qualche paura associata con l’esplosione, il primo è anche il più difficile da far esplodere e mi devo proprio forzare per farlo. Ma, una volta che è esploso, tendo ad eccitarmi davvero e proseguo con più solerzia.” A lui piace quando si siede su di essi, ma in genere usa un ago per farli esplodere. “In effetti, far esplodere i palloncini usando il proprio peso non è facile come uno potrebbe pensare e io in genere sono troppo nervoso per esercitare la necessaria pressione. […] Tutto s’incentra sul far scoppiare i palloncini. Di norma ne salvo uno alla fine per sedermici sopra quando vengo” (Gates, 2000)
FONOFILIA Sin. di acusticofilia. ¶ Dal gr. phone, suono.
FOOD PLAY Termine generico che si applica a tutte le attività e i giochi sessuali nei quali si utilizza il cibo: giochi con la panna montata, il cioccolato, la frutta, etc. Il termine viene usato anche nell’ambito del feederims e dello sploshing. ¶ Ing.: gioco con il cibo.
TESTIMONIANZA: “Tutti l’hanno fatto, no?! Il cliché: Nutella o panna o roba del genere. Io una volta volevo fare come 9 settimane e ½ e mi sono messo davanti al frigo aperto a giocare con le cose da mangiare, poi ti viene in mente che il frigo si sbrina ed è più il tempo che passi a pulire che il resto. Nel film questa parte non l’hanno fatta vedere” (t.r.a)
FOOTJOB Forma di stimolazione dei genitali realizzata usando i piedi. Il termine è presente in italiano solo con la loc. masturbazione con i piedi. Il toejob è una forma specifica di footjob. ¶ Ing.: lavoro di piede.
TESTIMONIANZA: “Con ***** lo faccio abbastanza spesso anche perché lei sa che a me i piedi piacciono molto. Per farlo al meglio si usa un olio per il corpo e va realizzato con attenzione perché il piede non ha la stessa sensibilità della mano. A me piace, sia fatto a piedi nudi che con le calze... meglio a piedi nudi e se le unghie sono smaltate" (t.r.a.)
FORMAGGIA Sin. gerg. di smegma, così detta scherzosamente per l’aspetto caseoso e l’odore pungente e sgradevole.
FORMICOFILIA Forma di entomofilia nella quale vengono usate le formiche per ottenere stimolazione epidermica. Il termine è utilizzato anche come sin. stesso di entomofilia.
FORNICARE In ambito religioso, avere rapporti sessuali peccaminosi. ¶ Dal lat. fornix, bordello.
FORNICE VAGINALE Anche fondo della vagina. Recesso arcuato che, all’estremità superiore della vagina, cioè nella parte più profonda, circonda la cervice uterina. In relazione con le pareti della vagina, lo spazio continuo del fornice può essere divisibile in parte anteriore, laterale e posteriore. Per alcune donne la stimolazione del fornice è molto piacevole, soprattutto relativamente alla parte anteriore (AFE) o posteriore (cul-de-sac).
FOTTERE Avere rapporti sessuali completi, in un’accezione gerg. che esprime un certo grado di violenza. ¶ Dal lat. futuere, avere rapporti carnali.
STORIA: Pare corretto dichiarare che un uomo ordinario possa indulgere senza nessun pericolo quattro volte al mese. Più di ciò risulterebbe un eccesso per, probabilmente, la maggior parte degli uomini e delle donne civilizzate. (Sperry, 1900)
FOUREFFER (4Fer) Termine ing. che indica un individuo il quale segue la regola delle 4F: “Find, Feel, Fuck, Forget”, ovvero “trova, percepisci (l’interesse del potenziale partner), fotti, dimentica”. Si tratta di uno slogan usato da chi esalta uno stile di relazioni sessuali casuali e senza coinvolgimento emotivo. → sesso occasionale. ¶ Dal film “Non sono un angelo” (1933) in cui la protagonista Tira, interpretato da Mae West, consigliava di non farsi stressare dagli uomini e aggiungeva per l’appunto: “find’em, fool’em and forget’em” ovvero “trovali, ingannali e dimenticali”.
FOXY BOXING Tipo di spettacolo erotico-sportivo in cui due o più donne, vestite in costume o abiti succinti, boxano fra loro o fingono di farlo; la qualità dello spettacolo si basa ovviamente più sull’avvenenza delle lottatrici che sulle loro abilità tecniche. → catfighting, lotta nel fango. ¶ Ing.: boxe della volpe.
FRATRIFILIA Attrazione sessuale incestuosa verso un proprio fratello o sorella. ¶ Dal lat. frater, fratello.
FREE PLAY In ambito sadomasochistico, tipo di gioco sessuale in cui il Dom e il sub si scambiano di ruolo durante l’atto, oppure fanno cose l'uno all'altro simultaneamente e l'interesse principale dei partner è concentrato sulle sensazioni fisiche, non sulla dominazione/sottomissione. ¶ Ing.: gioco libero.
FREGOLA Incontenibile desiderio sessuale. ¶ Da ‘fregare’, per similitudine con gli animali in estro che sfregano, leccano o stimolano in altro modo i propri genitali esterni.
FRENAPISTIA Tipo d’infedeltà che avviene solo in termini mentali. ¶ Dal gr. phren, mente + apistia, infedeltà.
TESTIMONIANZA: “A chi non è successo di volare un po’ con la fantasia anche se sei in un rapporto fisso e sei innamorata? Non c’entra col cuore... Magari vedi un bel tipo per la strada e ti chiedi come sarebbe con lui. Cioè, più che stare a farti delle domande hai uno o due flash ma dopo dieci passi torni alla tua vita. È così, siamo esseri umani” (t.r.a.)
FRENULO Plica mucosa o cutanea che congiunge due organi o due parti di uno stesso organo. In ambito sessuale si fa riferimento al frenulo del pene e al frenulo del clitoride. Il primo si estende dalla superficie profonda del prepuzio al glande, dietro l’orifizio uretrale esterno; in alcuni individui si presenta particolarmente corto al punto da rendere dolorosa l’erezione, difficile la retrazione del prepuzio e la penetrazione, sicché non è improbabile che, se sollecitato durante l’attività sessuale, possa lacerarsi. Il frenulo clitorideo invece è collocato sotto la superficie del glande del clitoride, formato dalla divisione inferiore delle estremità anteriori delle piccole labbra che s’incontrano al di sotto del clitoride. → filetto. ¶ Dal lat. frenum, freno.
FREQUENZA COITALE Numero di volte che un individuo o una coppia ha un rapporto sessuale completo in un dato periodo.
APPROFONDIMENTO: In una ricerca condotta dalla GPF (2007), gli italiani tra i 18 e i 74 anni hanno dichiarano di avere mediamente 6,1 rapporti al mese, dando un voto di 7 su 10 alla soddisfazione relativamente alla frequenza (M: 6,9 - F: 7,2); per la fascia 25-34 anni la frequenza aumenta a 8,9 rapporti al mese.
FRIGIDITÀ Termine caduto in disuso in ambito scientifico ma rimasto nel linguaggio pop. per definire il disturbo dell’eccitazione sessuale femminile. ¶ Dal lat. frigidus, freddo.
STORIA: Solo in rare circostanze le donne arrivano a sentire un decimo del desiderio sessuale che è invece famigliare alla maggior parte degli uomini. Molte di loro sono totalmente frigide e neppure nel rapporto matrimoniale percepiscono alcun tipo di desiderio. (Napheys, 1871)
FROCIO Sin. spregiativo di maschio omosessuale molto effeminato. ¶ Etimo incerto. 1) Da feroci, epiteto lanciato contro i lanzichenecchi che saccheggiarono Roma (1527) e che stuprarono uomini e donne indistintamente. 2) Sempre in riferimento ai lanzichenecchi, da froge, narici, poiché quelli, alterati dall’alcol, avevano le narici gonfie e rosse. 3) Dallo spa. flojo, poi floscio, in riferimento alla mellifluità di alcuni omosessuali. 4) Dalla non meglio nota fontana delle froge, cioè ‘fontana delle narici’, presso la quale in passato si sarebbero riuniti gli omosessuali romani. 5) Dal ted. frosch, ranocchio, epiteto dato dal popolo germanico ai francesi, sovente dipinti come effeminati. 6) Dal fr. français, variato nell’italiano fronscé e quindi frocio, per gli stessi motivi esposti al punto 5.
ANTROPOLOGIA: Il 9 aprile 1476, gli Ufficiali di Notte, preposti a raccogliere le notizie sui potenziali sodomiti di Firenze, ricevette una denuncia anonima: "Notifico a voi Signori Officiali come egli è vera cosa che Jacopo Saltarelli fratello carnale di Giovanni Salterelli, sta co' lui all'orafo in Vachereccia, dirimpetto al buco, veste nero, d'età d'anni 17 o circa. El quale Jacopo va dietro a molte misserie e consente compiacere a quelle persone che lo richiegono di simili tristizie. E a questo modo ha avuto a fare di molte cose, cioè servito parechie dozine di persone, delle quali ne so buon date, et al presente dirò d'alcuno [...] Lionardo di ser Piero da Vinci sta con Andrea del Verrochio. Questi hanno avuto a soddomitare decto Jacopo, et così vi fo fede". In pratica la missiva denunciava il fatto che Leonardo da Vinci avesse sodomizzato il diciasettenne Jacopo Salterelli, modello e marchettaro. Il ventiquattrenne Da Vinci respinse le accuse, che se provate lo avrebbero condotto al patibolo, anche se ammise di aver conosciuto il modello che sapeva avere una pessima reputazione. L’artista, e tutti gli altri indicati come sodomizzatori, furono prosciolti il 7 giugno dello stesso anno, fondamentalmente perché la denuncia risultava anonima e quindi non poteva essere accettata legalmente.
FROT Pratica sessuale consistente nello sfregamento del pene contro un altro pene; ciò di solito avviene in posizione frontale eretta, in modo che allo sfregamento si associno baci e carezze. Il frot in genere non viene realizzato come forma di sesso preliminare ma la stimolazione sopra descritta continua fino all’orgasmo. ¶ Dal fr. frotter, sfregare.
FROTTAGE Da alcuni ritenuto sin. di frotteurismo, per altri autori il frottage si distinguerebbe dal esso in quanto le attività di strusciamento e toccamento di zone intime vengano operate su soggetti consenzienti. ¶ Fr.: sfregamento.
FROTTEURISMO Parafilia del soggetto che trae piacere sessuale dallo strusciare parti del proprio corpo, in genere i genitali, contro parti del corpo di una persona non consenziente. In alcuni casi il frotteur arriva a palpeggiare la vittima. L’attività del frotteur viene quasi sempre svolta in luoghi pubblici affollati, in parte perché consentono più facilmente la vicinanza fisica e quindi un’eventuale scusa se si viene scoperti, in parte perché in tale situazione è più facile sottrarsi all’arresto. Il frotteurismo è riscontrato più spesso in soggetti maschili fra i 15/25 anni e se non trattato, come tutte le parafilie, tende a recidivare. Il motivo per cui gli uomini più anziani non sono rilevati dalle statistiche è dovuto al fatto che essi sono divenuti più scaltri ed esperti nelle loro attività moleste. → frottage. ¶ Dal fr. frotter, sfregare.
APPROFONDIMENTO: Il 13 settembre 2006, alle 22:10 circa, Kazuhide Uekusa, noto economista giapponese, analista economico e professore alla Waseda University, fu arrestato poiché aveva messo le mani sotto la gonna di una studentessa mentre viaggiava sulla linea ferroviaria Keihin Kyuko presso la stazione di Shinagawa. Benché egli avesse negato di aver commesso il gesto, evidenze forensi verificarono la compatibilità fra le tracce di tessuto trovate sul vestito di Uekusa con quello della gonna della vittima. Il tribunale di Tokyo lo condannò a 4 mesi di detenzione nell’ottobre 2007. Precedentemente l’uomo era stato multato di 50.000 ¥ per un reato simile commesso nel 1998 e di 500.000 ¥ per un upskirting compiuto nel 2005. (Aggrawal, 2009)
FRUSTA Oggetto per eccellenza dell’attività sadomasochistica. Ne esistono di diversissimi tipi, prodotti in differenti materiali: frusta a frange, rigida, con fallo artificiale collegato, a trecce, etc. La frusta è un oggetto che necessita di attenzione per il suo utilizzo poiché può causare notevoli danni fisici. La frusta peniena è un modello peculiare: prodotta in lattice o pelle, è utilizzata per percuotere il pene o i capezzoli. → fustigazione.
FTM O F2M. Acr. di Female to Male. Sigla indicante una donna transessuale, soprattutto post-op. ¶ Ing.: da femmina a maschio.
FUCKING MACHINE Macchinario voluminoso dotato di un motore elettrico che aziona un pistone, all’estremità di quest’ultimo è connesso un fallo artificiale che sarà l’oggetto con il quale verrà penetrata la persona utilizzatrice; tutto il dispositivo quindi funziona come un simulatore di movimento pelvico maschile. Il fallo artificiale collegabile alla macchina può essere di vario tipo. Le fucking machines possono essere costruite con un letto connesso in modo che l’utilizzatore possa stare comodamente sdraiato, in altri casi il dispositivo ha misure molto ridotte e portatili. La tipologia di fucking machine più compatta è un semplice trapano adattato per un movimento orizzontale e non rotatorio al quale possono essere innestati falli artificiali sulla punta. → sybian. ¶ Ing.: macchina che fotte.
TESTIMONIANZA: “Una volta noi ne abbiamo comprata una. Mi è piaciuto davvero guardare mia moglie che la usava ma lei si è stancata della cosa e non l’abbiamo più usata. Ho provato a parlarle dell’idea di cercare di trovarle una nuova casa [venderla a qualcuno] ma lei non voleva. Che spreco di soldi. Amo mia moglie ma mi si spegne il desiderio nei suoi confronti quando tira fuori l’atteggiamento da santarellina. E pare che questi atteggiamenti siano più frequenti e durino più a lungo a mano a mano che diventiamo più vecchi” (da hipforums.com - link non più attivo)
FUITINA Secondo una tradizione oggigiorno meno diffusa, fuga da casa di una coppia di giovani fidanzati realizzata per convincere i propri familiari dell’ineluttabilità del fidanzamento. Dai familiari sarebbe stato ritenuto ovvio che durante la fuitina i due giovani avrebbero avuto un rapporto sessuale prematrimoniale e quindi, di fronte al fatto compiuto della deflorazione della ragazza, nessuno si sarebbe più opposto alla decisione dei due giovani di convolare a nozze, o meglio, il matrimonio sarebbe stata l’unica soluzione possibile per riparare all’onorabilità della donna deflorata. ¶ Dal siciliano fuiri, fuggire.
FULL SWINGING Nello scambismo, relazione che prevede dei rapporti sessuali completi con un’altra persona diversa dal partner ufficiale. ¶ Ing.: scambismo pieno.
FURNIFILIA Parafilia nella quale il piacere è legato alla pratica di trattare e trasformare mentalmente il partner in un oggetto di arredamento, come una sedia, un poggiapiedi, una lampada o altro. Vi può essere anche una forma passiva di tale parafilia nella quale il piacere è relativo all’essere trattati come un oggetto di arredamento. Si tratta di una variazione caratterizzata da contenimento fisico e dominazione psicologica, quindi relativa all’ambito BDSM. → reifilia. ¶ Dall’ing. furniture, oggettistica legata all’arredamento.
TESTIMONIANZA: “Personalmente adoro usare uno schiavo come portacandele! Magari organizzare un torture party con altre Mistress, spegnere la luce e far tenere ad ogni schiavo le candele, noi Miss prendiamo il tè o beviamo un bel vino rosso! (così, per creare un po’ di atmosfera). È divertente vedere la cera scivolare sulla pelle degli schiavi scottandoli!” (Link)
FURORE UTERINO Desueto sin. di ninfomania, derivante dal fatto che, secondo errate e vetuste idee mediche, l’eziopatogenesi dell’ipersessualità femminile fosse da attribuire ad una non meglio specificata infiammazione a carico dell’utero e delle strutture nervose ad esso connesse.
FURRY FETISH Vedi teriantropofilia. ¶ Ing.: feticismo per il furry, mammifero antropomorfo immaginario, da fur, pelliccia.
FURTLING Pratica di manipolazione di fotografie e disegni in cui le parti corrispondenti ai genitali e al seno vengono tagliate e, dietro ai buchi, viene posta la mano in una specifica posizione, in modo che si crei l’illusione di vedere le natiche, le mammelle e/o i genitali. ¶ Ing. dal lat. furtivus, nascosto.
FURVERT Nell’ambito della teriantropofilia, individuo che trae piacere sessuale dalla collezione feticistica di oggetti, riviste o film che ritraggono i furries (furry fetish), nell’indossare grossi abiti a forma di animale antropomorfo o nel fare sesso con una persona che indossa uno di questi abiti. Dato che il furvert lega il proprio piacere sessuale al processo di metamorfosi fisica fra uomo e animale, e alla minuziosa costruzione della fantasia stessa, quasi mai è interessato a concretizzare le proprie tendenze unendosi sessualmente con un vero animale (→ zoos). Il termine origina all’interno della comunità furriana, composta da coloro che sono appassionati di animali antropomorfi ma svincolano tale passione dai gusti sessuali. ¶ Dall’ing. fur, pelliccia + pervert, pervertito.
FUSTIGAZIONE Battitura del corpo tramite una frusta, una verga o altro strumento. La fustigazione in ambito sessuale è tipica della dimensione sadomasochistica in quando è l’atto e/o il dolore provocato a generare piacere. Al di là del valore psicologico associato all’atto masochistico, la stimolazione generata dalla flagellazione nella parte bassa della schiena causa un maggiore afflusso sanguigno nella regione lombosacrale, quella in relazione alle innervazioni legate all'erezione peniena e clitoridea, con la possibilità che venga sollecitata una stimolazione riflessa del centro effettore situato nel midollo lombosacrale preposto all'eiaculazione. Nel belting, o cinghiatura, la fustigazione è praticata con la cintura dei pantaloni (ing. belt). Nel birching viene utilizzato un fascio o una verga di betulla (ing. birch). Il caning è la pratica della fustigazione mediante una canna (ing. cane) di rattan. In origine il caning si configurava come punizione corporale diffusa nelle colonie britanniche contro gli schiavi e i criminali; in Francia, nel XIX secolo, il caning venne anche definito “vizio inglese”. In ambito sessuale si tratta di un’attività molto pericolosa poiché la canna di rattan, per quanto flessibile, lascia profondi segni sulla pelle e può causare emorragie interne. Nel flogging viene utilizzato un flagello (ing. flog), cioè una sferza fatta di funicelle sparse di nodi o di strisce di cuoio terminanti con palline metalliche, oggetto un tempo usato come strumento di punizione o di penitenza. Nell’autoflagellazione il soggetto si frusta da solo ottenendo piacere in forma autoerotica. In passato l’autoflagellazione veniva usata in ambito religioso come forma di contrizione per i propri peccati o per pensieri peccaminosi; l’atto, realizzando un compromesso nevrotico, mortificava la carne ed esaltava lo spirito ma al contempo procurava piacere psicosessuale. Nel paddling la fustigazione è compiuta usando la paletta (ing. paddle). Lo scourging è un tipo di flagellazione eseguita con una correggia (ing. scourge), una frusta che all’estremità possiede diverse code appiattite; un tempo molto utilizzata dai flagellanti religiosi. Con whipping si indica indifferentemente ogni pratica sessuale che prevede l’utilizzo di fruste (ing. whip) e strumenti affini con i quali percuotere il partner o se stessi.
TESTIMONIANZA: “L’esperienza che ho tratto da lui non è dolore; mi ha portato in un altro posto e io ho cavalcato la cosa. Io mi sono aperta alla cosa e ho lasciato che essa facesse il suo percorso. Lui è molto bravo in ciò che fa: frustare. Te lo fa amare. Non è vizioso o crudele. Non domina la persona. Lui costruisce intensità. Inizia al punto in cui il tocco della frusta è una carezza, una carezza di cuoio, e quindi realizza un crescendo sul mio corpo. […] Se m’irrigidisco, se provo a resistere, perdo le sensazioni, inizia a non essere più divertente. Se mi arrendo mi sento come se volassi. […] È come una pioggia di fuoco e io che ci volo attraverso” (Rosen, 1986)
FUTANARI o Futa. Genere pornografico di tipo fumettistico o d’animazione centrato sulla rappresentazioni di personaggi ermafroditi con genitali di dimensioni esagerate. Il termine futa non di rado indica i soggetti stessi descritti e ritratti e non il genere hard. → hentai. ¶ Giap.: due metà.
FWB Acr. di Friend With Benefits, sin. di scopamico. ¶ Ing.: amico/a con benefici.
GAINER Nell’ambito dell’adipofilia, individuo, spesso d’orientamento omosessuale, che programmaticamente sceglie di sovralimentarsi per ingrassare, caricando eroticamente il proprio corpo obeso e il cibo stesso; la fantasia d’obesità assume una valenza erotica. In alcuni casi il gainer accetta l’aiuto di un encourager. Il termine viene da alcuni usato con lo stesso significato di feedee. ¶ Ing.: colui che guadagna (peso).
TESTIMONIANZA: “26 anni, gainer carino, 178 cm, 138 Kg, biondo scuro/occhi azzurri, cerca uomo più anziano e molto più grasso (200+) per incoraggiarmi alla grandiosità. Voglio pesare oltre i 230 Kg prima dei 30 anni. Mi piacciono, ma non è un prerequisito, gli uomini tatuati stile Marlboro Man che vestono denim, flanella e mettono cappellini da baseball, guidano vecchi pickup con ruote grasse [sic], soprattutto devono avere pance massicce, morbide e pendenti che superino i 152 cm di girovita” [Inserzione personale sul magazine ‘Heavy Duty’ legato a tematiche relative all’adipofilia e al feederism]
GALATEISMO Sin. di pigmalionismo. ¶ Dal nome della mitologica Galatea, statua scolpita da Pigmalione della quale l’artista s’innamorò.
GALATTOFILIA Attrazione erotica per il latte materno o per l’osservazione dell’emissione di latte dalle mammelle di una donna in lattazione. Sovente associata a maieusofilia. → lactafilia. ¶ Dal gr. gala -ktos, latte.
GALLISMO Aggressiva e vanitosa virilità del maschio latino, per associazione con il comportamento del gallo.
GAMESMANSHIP In ambito sessuale, uso dei rapporti sessuali come espressione di dominio e autostima. ¶ Ing.: giochi di natura competitiva o uso di metodi dubbi, benché non propriamente scorretti, per vincere ad un gioco.
GAMOFOBIA Timore persistente e angoscioso di sposarsi e del matrimonio in sé come cerimonia. ¶ Dal gr. gamos, nozze.
ANTROPOLOGIA: La cerimonia di nozze fra i Kamchadal (Siberia orientale) è originale: per far sì che il matrimonio sia valido, il marito deve toccare la vulva della sposa. La cosa è difficile perché, anche se i genitori hanno concesso la mano della figlia, l’uomo deve prima catturarla, cioè deve averla vinta sulle donne del villaggio che provano a proteggere la futura sposa e, allo stesso tempo, deve togliere i vari strati di vestiti con cui l’amata si è imbacuccata. Se la donna è attratta dall’uomo rende tutta la cosa più semplice, in caso contrario agisce in maniera oppositiva per scoraggiarlo.
GAMOMANIA Desiderio ossessivo di sposarsi, che si può manifestare in proposte di matrimonio oltraggiose e fastidiosamente stravaganti. ¶ Dal gr. gamos, nozze.
GANGBANG Pratica nella quale una persona ha un rapporto sessuale completo o compie attività sessuale con almeno tre partner, a turno o nello stesso tempo. Benché non espressamente precisato dal termine, si dà per sottinteso che nel gangbang sia sempre una donna a relazionarsi con più uomini e non il contrario, questo perché tali eventi sono realizzati in produzioni pornografiche il cui mercato è espressamente maschile mentre un reverse gangabang è un evento raro in quanto di basso potenziale commerciale. Nei gangbang, generalmente l’uomo indossa il preservativo o eiacula sul corpo della donna e comunque non all’interno della vagina o del retto; questo il motivo per cui sono stati organizzati anche gangbang centrati sul numero di eiaculazioni interne al corpo della donna (creampie) piuttosto che sul numero di partecipanti. Naturalmente vengono anche realizzati gangbang omosessuali in cui partecipano o soli uomini o sole donne. ¶ Dall’ing.: gang, banda, gruppo + (to) bang, scopare.
APPROFONDIMENTI: Nei più comuni gangbang i partecipanti maschi non superano le sei unità ma diverse pornostar si sono cimentate in imprese da record affrontando centinaia di penetrazioni: Candy Apples, che a suo tempo era stata fluffer nel gangbang “Huston 500”, divenne protagonista del “Gangbang 2000” tenutosi il 9 ottobre 1999: l’evento fu interrotto dall’arrivo della polizia quando il numero delle penetrazioni era già arrivato a 743. Il 23 ottobre 2004, la pornostar Victoria Givens, nel “World Record Anal Gangbang”, ebbe 101 rapporti anali consecutivi senza uso di lubrificante (quest’ultima cosa fu segnalata come elemento determinante). nel settembre 2004, la pornostar Ariana Jollee, per la serie “Devils Films 50 Guy Creampie”, ricevette nella vagina e nell’ano le eiaculazioni di 65 uomini.
TESTIMONIANZA: “[per allenarmi all’evento] ho fatto tanta corsa e mi sono allenata con grossi falli artificiali nello stesso tempo. Non c’entra con il sesso, è un evento. È un record del mondo. È fondamentalmente solo un freak show. [...] Voglio dire, io non vorrei assistervi” (Houston, pornostar protagonista del ‘Houston 500’; in Gordon, 2004)
GAPER Esibizionista che ama mostrare i propri orifizi particolarmente dilatati, come avviene nelle scene di stretching anale o vaginale. ¶ Dall’ing. gap, apertura.
GARÇONNIÈRE Appartamentino da scapolo destinato ad incontri amorosi. ¶ Dal fr. garçon, giovanotto, scapolo.
GASPER Persona che pratica attività sessuali legate all’asfissiofilia. ¶ Ing.: che respira a fatica.
GATTAMORTA Donna sottilmente seduttiva che maschera un’indole ingannatrice e aggressiva dietro un aspetto mansueto e disinteressato. ¶ Dalla favola di Esopo in cui si racconta di un gatto che fingeva di essere morto per poter acchiappare i topi che gli si avvicinavano.
GAY Sin. di omosessuale, più usato in riferimento al sesso maschile. ¶ Ing.: gaio, derivato dal fr. gai, lieto. Nell’Inghilterra del XVIII sec. il termine assunse il significato di dissoluto, anticonformista.
GAY BATH-HOUSE Locale privato, attrezzato con saune, docce e vasche da bagno per il rilassamento fisico, in cui gli omosessuali maschi possono incontrarsi e fare sesso; l’attività sessuale non viene organizzata né procurata dai proprietari del locale che, di norma, vietano l’accesso a uomini che si prostituiscono, onde evitare il reato di favoreggiamento. Raramente questi locali sono indirizzati ad un pubblico di donne omosessuali.
GAYBOURHOOD Vicino di casa di un omosessuale che si mostra amichevole e non omofobo. ¶ Dall’ing. gay, omosessuale + neighbourhood, vicino di casa, vicinato.
GAYDAR Supposta abilità delle persone omosessuali di intuire l’orientamento sessuale di un individuo solo osservandolo. ¶ Dall’ing. gay + radar.
GAYFIC Nella slash fiction, media a tema omosessuale maschile.
GAY-FOR-PAY Neologismo che descrive il comportamento di alcuni individui i quali lavorano nell’industria del sesso e, pur identificandosi come eterosessuali, sono pronti dietro compenso a esibirsi in rapporti omosessuali. ¶ Ing.: gay-per-soldi.
GAZZELLA Anche scheletro o secca. Gergalmente detto del maschio omosessuale snello, in qualche modo opposto all’orso.
GEISHA Artista e intrattenitrice tipica della cultura giapponese, assimilata dalla cultura occidentale come una raffinata prostituta, anche se tale definizione risulta assolutamente riduttiva rispetto al ruolo svolto dalle geisha. Fino al XVII secolo le geisha erano degli uomini che partecipavano a feste importanti in figura di ballerini e intrattenitori. Solo a metà del XVIII secolo iniziarono a comparire le prime donne geisha che, a motivo della loro grazia fisica e di modi, soppiantarono i colleghi maschi. L’immaginario collettivo legato alla figura della geisha come di una donna sintesi di femminilità, con trucco, abiti e pettinature elaborate sarebbe in verità più riferibile alla maiko, ovvero l’apprendista geisha. I compiti di una maiko, così come quelli di una geisha, andavano ben al di là del semplice intrattenimento sessuale e contemplavano una perfetta conoscenza dell’arte del tè, della danza, della musica e di altre forme d’espressione artistica, tutte mirate a far sentire l’uomo ospitato al centro di speciali cure e attenzioni, tutto ciò mantenendo un’autonomia e realizzando quindi una forma di emancipazione ai tempi sconosciuta alla donna occidentale. Una vera geisha non era pagata per fare sesso e stava alla sua discrezione la scelta di avere un rapporto sessuale con uomini incontrati durante la professione. La fortuna delle vere geisha durò fino al XIX, mentre nel XX secolo, soprattutto a causa dell’occupazione statunitense del Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale, si diffusero modelli di geisha meno tradizionali e più improntati a corrispondere alle aspettative occidentali. Attualmente, seppure in numero limitato, alcune donne giapponesi frequentano scuole specifiche nelle quali si cerca di recuperare l’antica tradizione delle maiko e delle geisha. ¶ Giapp.: persona d’arte.
TESTIMONIANZA: “A molti uomini piace la donna geisha. Le donne fraintendono e pensano che la geisha piaccia solo per il suo essere sottomessa all’uomo, ma sbagliano. La geisha è un ideale che mette insieme diversi elementi, soprattutto la femminilità sottile, la grazia e naturalmente la sensualità e il sesso che si nasconde sotto abiti di grande eleganza. L’atteggiamento di sottomissione che ha la geisha non è quello che sembra: si tratta della cura e dell’amore per l’uomo e, soprattutto, del sottile potere femminile che si esercita in un modo che gioca con la passività ma che domina e ottiene molto di più rispetto ad una donna aggressiva” (t.r.a.)
GELOSIA Sentimento doloroso, caratterizzato dalla compresenza di amore e aggressività, provocato dal timore, dal sospetto o dalla certezza di perdere la persona amata per azione della stessa o di altri. La gelosia, che in misura moderata è naturalmente correlata al sentimento d’amore, se non supportata da un comportamento irrispettoso e ambiguo da parte del partner è sempre specchio di un carattere insicuro. Nella gelosia proiettiva, il soggetto, avendo difficoltà ad accettare le proprie fantasie d’infedeltà, attuerà un meccanismo di difesa inconscio per alleviare il disagio proiettando sull’altro le proprie pulsioni e dunque percependo il partner come inaffidabile e infedele. La gelosia delirante, in cui il soggetto ha l’idea infondata di essere tradito, è caratterizzata da una continua ricerca di prove della colpevolezza dell’altro. La gelosia delirante è spesso anch’essa il risultato di una proiezione ma in tal caso ciò che verrebbe proiettato, almeno in ottica psicoanalitica, è un impulso omosessuale inconscio. Una forma peculiare di gelosia è quella retroattiva, nella quale la persona non sopporta che il partner abbia avuto precedenti relazioni sessuali e amorose, per cui vive male il rapporto presente poiché la sua mente è portata continuamente a ricostruire mentalmente scene e situazioni vissute in passato dalla persona amata.
STORIA: Una donna non dovrebbe mai consentire a se stessa di essere gelosa o triste se vede il proprio uomo copulare con un’altra donna, poiché l’essenza del suo yin diverrebbe sovraeccitata. Ella sarà afflitta da dolori quando sarà in piedi e seduta, e le emissioni vaginali fluiranno spontaneamente. Queste sono malattie che porteranno la donna ad invecchiare prematuramente; quindi la donna dovrà guardarsi da ciò. (Fang Nei Chi, VII sec.)
GENDER BENDER Individuo che trasgredisce volontariamente le regole e i comportamenti previsti dal proprio ruolo del genere; ciò può essere attuato tramite travestitismo o altre azioni mirate a colpire, e in qualche modo a scardinare, i preconcetti riguardanti la fissità dei generi sessuali. ¶ Ing.: che torce il genere (sessuale).
GENDER PLAY Pratica sessuale in cui i partecipanti giocano con il ruolo o l’identità di genere, invertendo la propria identità sessuale o simulando l’appartenenza all’altro sesso rispetto al proprio. ¶ Ing.: gioco di genere.
GENDERFUCK Forma di travestitismo parziale e ostentato, le cui connotazioni sono per lo più una dichiarazione politico-sociale. Il genderfuck, che si osserva sovente in manifestazioni pubbliche in cui alcuni soggetti si mostrano con abbigliamenti appariscenti o che violano le condivise norme di buon costume, mira a scardinare gli schemi e gli standard legati alla dicotomia maschio-femmina e quelli relativi alla sessualità “normale”. → gender bender. ¶ Ing.: che fotte il genere, stravolgimento del sesso.
GENDERQUEER (GQ) Termine ombrello che comprende tutte le identità di genere diverse da uomo e donna, quindi chi si identifica come genderqueer può pensare a se stesso sia come uomo che come donna, o né uomo né donna, oppure rifiutare del tutto la dicotomia. Sono genderqueer gli individui che si riconoscono nel bigenderismo, nel poligenderismo, nel metagenderismo, nel genderfuck, i gender bender, etc.
GENITAL BONDAGE Insieme di pratiche bondage e relativi strumenti mirati al legamento e alla costrizione dei genitali. Per questioni anatomiche con genital bondage si indica soprattutto il cock bondage (bondage dell’uccello) che sovente sconfina nel cock torture. Il bondage ai genitali femminili, meno comune, si realizza il più nelle volte solo se la donna indossa piercing alla vulva, tali per cui all’anello è possibile collegare una corda poi legata ad altre parti corporee così da creare trazione bloccando la postura della donna.
TESTIMONIANZA: “Io ho questa perversione, diciamo così, da un po’, di prendere qualcosa, come un laccio o una corda, e in qualche modo legare il mio pene e i testicoli. Fa assolutamente parte del mio feticismo di "teasing and denial", e devo ancora trovare qualcosa per migliorare la mia attività solitaria [...] Per esempio, posso prendere un laccio di scarpa e legare il mio pene alla base, quindi far girare il laccio intorno ai testicoli, facendo un altro nodo, poi prendere le estremità dei lacci e metterli al centro dei testicoli separandoli...” (Link)
GENITALE Che riguarda la riproduzione o gli organi deputati alla generazione. Al plurale (genitali), in riferimento soprattutto agli organi e alle strutture genitali esterne. → apparato genitale femminile, apparato genitale maschile.
GENITALE, fase Anche detta seconda fase fallica. Stadio finale dello sviluppo psicosessuale successivo alla fase di latenza, in cui le pulsioni dell’individuo dagli 11 anni in avanti tornano ad investire gli organi genitali. Il sano reinvestimento della zona genitale presuppone che il complesso edipico si sia risolto in maniera normale e che il soggetto sia divenuto capace di disinvestire le proprie pulsioni dalle figure genitoriali per indirizzarle verso altri soggetti. A differenza della fase fallica, nella fase genitale, essendo l’Io del soggetto ben sviluppato, la gratificazione sessuale non è più egoistica e strettamente legata al somatico ma filtrata dai processi di pensiero e quindi capace di gratificazione simbolica. L’individuo è quindi pronto alla sessualità condivisa e alla strutturazione di relazioni adulte con accettazione delle responsabilità che esse implicano. I problemi legati alla fase genitale riguardano l’incapacità di godere della relazione con un partner, il deficit erettivo, l’iposessualità e l’ipersessualità.
GENITALITÀ Consapevolezza della funzione genitale del proprio corpo.
GENITO-GENITALE Detto di rapporto sessuale che prevede il contatto e/o l’unione dei genitali. Il coito vaginale fra uomo e donna è quindi un’attività sessuale genito-genitale, ma lo stesso può essere detto dello scissoring o del docking.
GENITORTURE Insieme delle pratiche dolorose esercitate sui genitali; termine che raggruppa indifferentemente il CBT e il cunt torture. ¶ Dall’ing. geni(tal), genitale + torture, tortura.
GENOFOBIA Sin. di coitofobia. ¶ Dal gr. genos, stirpe, con l’idea di paura dell’atto generativo.
GENUFALLAZIONE Stimolazione del pene tramite l’inserimento di esso fra le ginocchia di un partner. ¶ Dal lat. genu, ginocchio + fallum, pene.
GERBILLING Pratica sessuale che consiste nell’inserire piccoli animali nel retto, il più delle volte roditori. Generalmente l’atto viene praticato secondo questa procedura: all’animale vengono spuntate le unghie in modo che non possa graffiare l’ano e le pareti del retto, quindi il roditore viene inserito in un tubo e un’estremità di esso viene fatta corrispondere all’ano, mentre l’altra estremità viene chiusa, l’animale quindi avrà una sola via da percorrere. Il piacere è procurato dal movimento delle zampette intorno allo sfintere anale. Sovente il gioco sessuale s’interrompe prima che l’animale sia entrato nel retto anche perché, una volta entrato, non solo è difficile da togliere ma invariabilmente muore per mancanza d’ossigeno. Nonostante il gerbilling in cui si utilizzano criceti abbia avuto un’eco sociale legata ad una leggenda urbana che connetteva la pratica ad alcuni personaggi famosi, non esiste una documentazione che attesti con certezza che quel tipo di gerbilling sia in effetti praticato, mentre esiste una documentazione certa rispetto all’inserimento di piccoli topi nella vagina. ¶ Dall’ing. gerbil, criceto.
GERONTOFILIA Cronofilia nella quale il soggetto è attratto da persone di età molto maggiore della propria, cioè di un’età simile a quella dei propri genitori o dei propri nonni. L’attrazione sessuale, per essere definita parafilica, non deve poter essere giustificata da questioni venali. Nella gerontofilia paiono giocare un ruolo determinate le fissazioni edipiche dell’individuo che ricerca nell’anziano la figura genitoriale. Alcuni gerontofili vedono nell’anziano un partner appetibile in quanto passivo e manipolabile, incapace di dar vita a situazioni relazionali complesse che il parafilico non sarebbe psicologicamente in grado di gestire. ¶ Dal gr. geron,-ontos, vecchio.
GEUMATOFILIA Parafilia nella quale assume una valenza sessuale l’assaggiare secrezioni corporee o magiare piccoli lembi di pelle, unghie o capelli di altre persone. La geumatofilia può essere associata a misofilia, menofilia o a forme di collezionismo feticistico. ¶ Dal gr. geuma,-tos, il gustare.
GGG Acr. ing. di Good, Giving e Game. Politica di condotta sessuale che si propone come fini principali la correttezza e il rispetto nei confronti del partner. Secondo il modello, la persona deve essere rispettosa del partner (good, buona), deve saper dare quanto riceve (giving, che dà) e deve saper giocare (game, gioco) sessualmente usando ragionevolezza. Alla fine della relazione il partner deve essere lasciato in migliori condizioni di quando lo si è trovato: senza traumi, senza malattie, senza figli non riconosciuti.
GIGANTESSOFILIA (GTS) Anche macroginofilia (macrofilia). Le fantasie sessuali dei gigantessofili possono essere divise in due categorie: quelle che vedono una donna gigante che causa distruzione per le sue dimensioni, e quelle in cui lo stesso processo di crescita è investito eroticamente. In questo secondo gruppo di fantasie, che mostra una connessione con l’inflatofilia, l’eccitazione è data dall’immaginare la metamorfosi fisica, lo strapparsi dei vestiti che non riescono più a contenere il corpo e solo secondariamente lo stato di pericolo derivante dal trovarsi di fronte ad una donna enorme. Il primo gruppo è invece contraddistinto dal fatto che la donna rappresenta una minaccia di annichilimento, viene generalmente investita in modo feticistico una parte specifica del suo corpo, la parte che, nel prosieguo della fantasia, verrà utilizzata per distruggere il parafilico. Il più delle volte è il piede al centro dell’attenzione feticistica e l’orgasmo del gigantessofilo sarà quindi dipendente dall’idea dell’enorme compressione esercitata dall’arto o dal processo di esplosione seguente alla compressione (obterofilia).
TESTIMONIANZA: “Io ho una percezione di sicurezza perché so che non mi succederà nulla. So che ci sono un sacco di persone che vogliono essere schiacciate, ma non io. Penso che alcune persone che hanno questa variazione abbiano un livello molto basso di autostima e io non sento di provare questo… Non mi sento una persona cattiva o che merita di essere calpestata” (Gates, 2000)
GIGOLÒ Uomo piacente che vive alle spalle di donne generalmente più anziane di lui. In senso pop., uomo che si prostituisce. ¶ Dal fr. giga, danza tradizionale nella quale il gigolo era il partner di danza per donne sole.
GINANDRO Termine obs. per definire un uomo femminilizzato o ermafrodita. Nel XIX secolo il termine era utilizzato per definire una donna omosessuale che, nella coppia, assumeva il ruolo attivo. ¶ Gr.: gyne, donna + andros, uomo.
GINECOFOBIA In lat. horror foeminae. Paura irrazionale, repulsione o odio nei confronti delle donne, soprattutto sul piano sessuale. La ginecofobia può essere il risultato di una prolungata separazione dall’altro sesso, una difesa contro esperienze sessuali sgradevoli o traumatiche o, più raramente, una posizione psicologica correlata all’omosessualità. ¶ Dal gr. gyne, donna.
TESTIMONIANZA: “Io temo ed odio le donne [...]. La rabbia ha una vita sua propria. Essa si nasconde dentro di me, pulsando, cosipirando, pronta a liberarsi quando sento un commento in giro, quando leggo un articolo, quando capto una conversazione, qualsiasi cosa porti alla luce i miei demoni interni. [...] Mixata con la rabbia c’è la paura. Ultimamente temo le donne più di quanto le odi. È la paura che mi irrigidisce le labbra, che trasforma il tono della mia voce in un suono monotono. [...] Poi c’è l’invidia. Potrebbe suonare insensato il fatto che un uomo, nella nostra società patriarcale, invidi una donna, e in effetti non ha senza senso. Ma io mi sento inferiore alle donne, inferiore rispetto alla loro bellezza, inferiore ai desideri che nutro per loro [...]. Non compio atti di violenza; non mi lascio andare verbalmente. La mia rabbia è nota solo a me stesso e in me ribollisce, combattendo i suoi nemici immaginari [...] e lì rimane. E lì rimango io, solo, ora e per sempre” (Link)
GINECOLOGIA Branca della medicina che si occupa dello studio e della patologia degli organi sessuali femminili. ¶ Dal gr. gyne, donna.
ANTROPOLOGIA: Il Papiro ginecologico di Kahun, o Papirus Petri in quanto scoperto a El-Kahun da Flinders Petrie nel 1889, è il più antico documento relativo alla sessualità femminile. Datato intorno al 1800 a.C., il papiro contiene, divisi in 34 paragrafi, la descrizione di specifiche condizioni e problemi ginecologici. La maggior parte del testo si concentra sulle malattie che colpiscono gli organi riproduttivi e sulle patologie in gravidanza; nel papiro si disserta di diagnosi, terapia (non chirurgica) ma non di prognosi.
GINECOMANIA Sin. di ipersessualità maschile. ¶ Dal gr. gyne, donna.
GINECOTALPO Termine raro che descrive il calore corporeo emesso dal corpo della donna, soprattutto quando si dorme insieme a lei. ¶ Dal gr. gyne, donna + thalpos, calore.
GINELOFISMO Comportamento feticistico di taglio e collezione di peli pubici femminili. ¶ Dal gr. gyne, donna + lophos, ciuffo di peli.
GINEMIMETOFILIA Attrazione mirata a maschi transessuali o travestiti. → andromimetofilia. ¶ Dal gr. gyne, donna + mimos, imitatore.
GINEZOON Animale di sesso femminile addestrato per avere rapporti sessuali con gli esseri umani. ¶ Dal gr. gyne, donna + zoion, animale.
GINOCRIPTOSI Termine che descrive, da un punto di vista maschile, il fenomeno di due o più donne che fra loro parlano di sesso. ¶ Dal gr. gyne, donna + kryptos, nascosto.
GINOFILIA Attrazione sessuale nei confronti degli individui di sesso femminile da parte di una donna (ginofilia femminile) o di un uomo (ginofilia maschile); nel primo caso dunque ginofilia è un sin. di omosessualità femminile, mentre nel secondo di eterosessualità. → androfilia. ¶ Dal gr. aner,-andros, maschio.
GINSENG Nome generico dato a diverse piante della famiglia delle Araliaceae, le cui radici vengono utilizzate tradizionalmente a scopo curativo e come integratore per sopperire a stati di affaticamento fisico. I ginsenoidi contenuti nella pianta hanno un effetto eccitante sul sistema nervoso, incrementano la resistenza fisica, potenziano la capacità di recupero e migliorano la circolazione. Sono questi effetti che, a livello popolare, hanno decretato il successo del ginseng come radice che eserciterebbe una positiva influenza sulla libido e sulla performance sessuale. Tuttavia, come per tutte le sostanze eccitanti, vi sono effetti secondari indesiderati quali irrequietezza, insonnia e irritabilità. La radice di ginseng contiene anche fitoestrogeni, cioè molecole non steroidee di origine vegetale la cui similitudine chimica con l’estradiolo causa effetti estrogenici e/o antiestrogenici. → estrogeno. ¶ Dal cinese renshen, uomo radice, per la vaga somiglianza della radice biforcata a un essere umano.
APPROFONDIMENTO: Per esaminare l’efficacia terapeutica del Ginseg Rosso Coreano (GRC) in uomini con deficit erettivo (DE), il dottor. Enrico Andrade et al. della divisione urologica dell’Università di San Paolo (Brasile), hanno condotto nel 2006 uno studio a doppio-cieco con 60 pazienti. Parte dei pazienti hanno ricevuto, per 12 settimane, 3 dosi giornaliere da 1 gr di GCR, all’altro gruppo è stato somministrato un placebo. I risultati con il questionario International Index of Erectile Disfunction a cinque item (IIEF-5) erano significativamente più alti per il gruppo che aveva assunto il GRC e, fra questi, 20 pazienti (66,6%) dichiaravano di avere erezioni migliori, mentre nel gruppo di controllo non vi era nessun miglioramento. Soprattutto sembravano migliorate le dimensioni relative alla penetrazione e al mantenimento dell’erezione. I livelli ematici di testosterone, prolattina e colesterolo dopo il trattamento non erano significativamente differenti fra i due gruppi studiati.
GIOCASTA, complesso di Desiderio sessuale incestuoso, in genere latente, che alcune amorevoli madri hanno nei confronti dei propri figli, specialmente nel caso in cui nella famiglia il padre sia assente o si dimostri una figura debole. ¶ Dal nome della madre di Edipo, che lui sposò dopo aver ucciso il padre.
GIOCO DELLA BOTTIGLIA Notissimo gioco di gruppo dalle evidenti connotazioni di sperimentazione sessuale, praticato soprattutto in età adolescenziale. Il gioco della bottiglia si svolge nel seguente modo: un gruppo di persone si siede in cerchio, al centro del quale un partecipante farà ruotare la bottiglia, egli dovrà baciare sulle labbra la persona verso cui si orienterà il collo della bottiglia. Fatto ciò la persona prescelta, a propria volta dovrà girare la bottiglia per il turno successivo. Questa semplice versione del gioco può essere variata rispetto alle azioni sessuali da compiere.