AGRIOFRENIA Frenesia sessuale incontrollabile di carattere patologico. ¶ Dal gr. agrios, selvaggio + suff. -frenia, fatto patologico a carico della mente.
AIDOFILIA Attrazione elettiva per le persone timide o eccitazione per gli atteggiamenti timidi e insicuri del partner. In tali casi, la timidezza muove a tenerezza solo in apparenza: in verità rimarca il ruolo di sicurezza e dominio di chi si sente appunto galvanizzato dalla debolezza altrui, compensando così un proprio senso d’inadeguatezza. Dall’aidofilo possono essere pianificate situazioni o giochi sessuali che elicitino in maniera mirata la vergogna e la timidezza nel partner. Questa parafilia può essere posta nel novero di quelle legate al controllo mentale (psicocheirofilia). ¶ Dal gr. aidos, timidezza.
TESTIMONIANZA: “La mia ragazza è del tutto differente da me. È una che arrossisce per tutto e parla poco quando siamo in compagnia. La sensazione è che io sia per lei l’apripista... a me sta bene così. [...] Alcuni amici mi prendono in giro perché dicono che lei è un soprammobile: lì la metti e lì sta. Alcune volte mi piacerebbe che fosse più estroversa ma comunque a me va bene, la trovo molto dolce. Nel sesso non ci sono problemi, però” (t.r.a.)
AIDOIOMANIA Desiderio incontrollabile di rapporti sessuali o di toccare i genitali altrui. → ipersessualità. ¶ Dal gr. (ta) aidoia, le parti vergognose, pudenda.
AIDS Acr. di Acquired ImmuneDeficiency Syndrome. Malattia che colpisce il sistema immunitario umano per azione dell’HIV (Human Immunodeficiency Virus) soprattutto di tipo 1; l’HIV-2 è molto meno infettivo. Tale retrovirus, una volta penetrato nel corpo umano, ha un tempo medio di progressione latente di circa 9-10 anni che può arrivare anche a 20 anni: in questo lasso di tempo, in cui il paziente deve essere definito unicamente sieropositivo all’HIV e non malato di AIDS, il virus infetta selettivamente i linfociti T, le cellule macrofaghe e quelle dendritiche. Solo in seguito la reazione di tipo autoimmune, in congiunzione all’azione dell’HIV, fa in modo che le cellule infette vengano distrutte con gravissima compromissione del sistema immunitario. È a questo punto che si conclama l’AIDS in un soggetto sieropositivo, il quale, senza difese immunitarie, sarà soggetto all’azione infettiva di diversi microorganismi (fungini, protozoici, virali) che in stato di salute possono essere contenuti e debellati. Allo stato attuale della ricerca medica non vi è cura possibile una volta che l’AIDS si conclama, le infezioni contratte agiscono in maniera nefasta sul corpo immunodepresso portando alla morte il soggetto malato in genere dopo 6-19 mesi dall’esordio della sindrome. Tuttora non esiste un vaccino contro l’HIV, su soggetti sieropositivi si agisce somministrando farmaci antiretrovirali che non debellano l’infezione (quindi il soggetto sieropositivo rimane contagioso) ma impediscono la replicazione virale in modo da contenere i danni al sistema immunitario. Grazie a tali terapie, l’aspettativa di vita di un sieropositivo sale di 20-50 anni, riducendo la mortalità dell’80% (dato 2010). L’HIV si trasmette per contatto con i liquidi organici di soggetti sieropositivi, in particolare sperma, sangue e secrezioni vaginali (lubrificazione vaginale). Il virus può altresì essere contratto per trasfusione ematica con sangue infetto o passato da madre sieropositiva al feto durante la gravidanza. Data la labilità dell’HIV nell’ambiente, non è possibile contrarre il virus mediante oggetti di uso quotidiano o il semplice contatto non sessuale con soggetti sieropositivi o malati. L’uso del preservativo è il mezzo più efficace per contenere la diffusione della malattia: il profilattico riduce la possibilità di contrarre il virus dell’85%. L’uso di sostanze spermicide, invece, sembrerebbe aumentare la probabilità di contrarre il virus. Presupponendo il contatto sessuale con un partner sieropositivo senza che venga usato il preservativo, la forma di coito più passibile di trasmettere il virus è quella anale, con una probabilità d’infettarsi pari a 6,5 su 1000 contatti per chi penetra e 5 su 1000 per chi viene penetrato; nelle stesse condizioni la penetrazione vaginale ha una probabilità di 5-10 su 10.000, mentre il sesso orale si stima che possa essere via di contagio in 0.5-1 casi su 10.000 esposizioni a fonte infetta. Nonostante questi numeri sembrino mostrare una scarsa probabilità di contagio e l’utilizzo di farmaci antiretrovirali abbiano dato una possibilità in più alle prospettive di vita dei soggetti sieropositivi, vale la pena ricordare che dal 1981, quando l’AIDS fu riconosciuta come malattia, sono deceduti circa 25 milioni di persone a causa di tale patologia e ancora nel 2007 le vittime sono state 2,1 milioni. I casi di mortalità legata all’AIDS in Italia nel 2007 si attestano a 1200, il numero di sieropositivi a 120.000, numero che aumenta di 3500-4000 unità ogni anno, aggravato dal fatto che molte persone sieropositive non hanno consapevolezza della loro condizione e che oltre il 50% di esse scopre la propria sieropositività poco prima della comparsa dell’AIDS, quindi troppo tardi. La trasmissione del virus per via eterosessuale è salita a circa il 43% mentre quella per via omosessuale e bisessuale è scesa al 22%, questo poiché erroneamente molte persone ritengono ancora che l’AIDS sia una malattia diffusa quasi esclusivamente fra tossicodipendenti ed omosessuali. ¶ Ing.: Sindrome da Immuno-Deficienza Acquisita.
AISCROLATRIA Esaltazione per le oscenità e le parolacce. ¶ Dal gr. aiskros, vergognoso + latreia, culto.
ALFAMEGAMIA Unione matrimoniale fra un uomo anziano e una giovane donna. ¶ Dal gr. alpha + omega + gamos, sposalizio fra estremi.
ALGOFILIA Tendenza a trarre piacere dal dolore in attività sessuali; sin. di masochismo. Per alcuni autori l’algofilia non è in senso stretto una parafilia, in quanto la parafilia implica una selettività, un’univocità e un’urgenza nei confronti dell’oggetto, della persona o della situazione erogena. L’algofilo invece può godere di una sessualità comune ma, se sottoposto a dolore fisico, diverrebbe incapace di controllare la propria reazione a motivo del piacere generato da esso. Molti soggetti algolfili hanno, come prevedibile, un’alta tolleranza alla sopportazione del dolore e quindi possono assuefarsi ad esso ed entrare in una dimensione di dipendenza; per questo motivo l’algofilia spesso è sovrapponibile al masochismo. ¶ Dal gr. algos, dolore.
TESTIMONIANZA: “Al di fuori del sesso niente, ma a letto sì, mi piace che *** mi picchi,non fortissimo eh... mi schiaffeggi e mi dia dei titoli. Nulla a che vedere con la violenza sessuale. Tra l’altro so di mie amiche che fanno cose simili, anche se non penso che arrivino al mio livello. Con mio marito c’è il massimo rispetto e anche il dolore non è mai eccessivo. Non è che le facciamo spesso ste cose per via di *** [la figlia piccola]; bisogna aspettare i momenti giusti, che [la figlia] è via, eccetera. Alcune volte giochiamo con degli aghi con cui mi punzecchia... mi vergogno a dirlo... che poi la vergogna è più legata a ciò che potrebbero pensare gli altri che a quello che penso io. [...] Non mi sento una pervertita” (t.r.a.)
ALGOLAGNIA Piacere erotico ottenuto tramite il dolore fisico sia in forma passiva che attiva, quindi sin. di sadomasochismo. La loc. algolagnia attiva è usata come sin. di sadismo, mentre algolagnia passiva è sin. di masochismo. ¶ Dal gr. algos, dolore + -lagnia.
ALGOPAREUNIA Coito associato a dolore persistente e ricorrente, localizzato a livello degli organi sessuali. In genere l’algopareunia è dovuta a problemi di carattere fisiologico, ma non sono da escludere blocchi psicologici che impediscono di godere fisicamente del rapporto sessuale. Una causa molto comune e non patologica di algopareunia è legata all’imperizia nello stimolare adeguatamente la donna prima della penetrazione, cosa che comporta un’insufficiente lubrificazione vaginale; ciò rende doloroso l’attrito fra l’epidermide del pene e la mucosa vaginale. Per alcuni autori l’algopareunia sarebbe il corrispettivo maschile della dispareunia femminile, per altri l’algopareunia è una definizione indicata per i soggetti che provano dolore durante il coito ma che sostanzialmente si ritengono soddisfatti della loro vita sessuale. ¶ Dal gr. algos, dolore + pareunos, accoppiamento.
ALGORGASMIA Orgasmo doloroso, come può avvenire in caso di alcune patologie a carico degli organi sessuali e dell’apparato urinario (cistite, induratio penis plastica, etc.). ¶ Dal gr. algos, dolore + orgasmos, orgasmo.
ALGORGINIA Sin. di frigidità. ¶ Dal lat. algor, freddo + gr. gyne, donna.
ALGORSENIA Mancanza di desiderio sessuale nell’uomo. ¶ Dal lat. algor, freddo + gr. arsen, maschio.
ALGOTERPSIA Condizione psicologica della persona che affianca al piacere, soprattutto quello di tipo sessuale, una punizione fisica o fa seguire a ogni piacere una punizione come forma di austerità morale. Di fatto nell’algoterpsia anche la punizione viene vissuta inconsciamente come un piacere; si tratta dunque di una variazione sessuale di tipo masochistico. ¶ Dal gr. algos, dolore + terpo, dilettarsi.
ALIBIDO Mancanza di libido. ¶ Dal gr. α + lat. libido, mancanza di passione sessuale.
ALLANTOTRIBADISMO Attività masturbatoria femminile praticata con alimenti di carne, come possono essere salsicce o wurstel, inseriti nella vagina o nel retto. → tribadismo. ¶ Dal gr. allas -antos, salsiccia + tribas, scostumata, lesbica.
TESTIMONIANZA: “Ho usato qualsiasi tipo di roba folle per masturbarmi. Ho usato bottigliette di shampoo, frutta di vetro, salsicce, il manicotto della doccia, gli angoli del letto, manici di scopa e una volta ho usato anche una lava lamp [tipo particolare di lampada affusolata con del liquido all’interno]. La cosa basilare è lavare, lavare, lavare gli oggetti prima di usarli [...] Se non puoi affrontare la spesa per dell’oggettistica sessuale specifica, non farti problemi e sii creativa con ciò che puoi usare”
ALLASSOFILIA Tendenza a creare situazioni e giochi sessuali sempre diversi, anche all’interno del rapporto con una stessa persona. L’allassofilia può riflettere semplicemente un temperamento curioso e vivace per cui la sessualità diventa il campo in cui esercitare una personale forma di fantasia creativa, ma può anche essere una reazione ad un forte timore per la noia e per l’assenza di passione che cela serpeggianti tendenze depressive. ¶ Dal gr. allasso, mutare, cambiare.
ALLERGIA ALLO SPERMA Vedi Ipersensibilità al seme umano.
ALLELOCNISMO Mutuale solleticamento e leggera stimolazione praticata dai partner per eccitarsi a vicenda. ¶ Dal gr. allelon, mutualmente + knismos, solletico.
ALLOANDRISMO Vedi allorgasmia. ¶ Dal gr. allos, altro + aner andros, uomo.
ALLOERASTIA Condizione di chi tenta in qualsiasi modo di eccitare un'altra persona, ad es.: mostrandosi nudo, utilizzando un profumo, lanciando sguardi seduttivi, proponendo la visione di un film pornografico, etc. ¶ Dal gr. allos, altro + erasteuo, rendere appassionato.
ALLOEROTISMO Focalizzazione dei propri impulsi sessuali all’esterno, verso le persone, in opposizione all’autoerotismo. L’alloerotismo si manifesta, ancor prima che con atti sessuali condivisi, con sogni ad occhi aperti nei quali chi fantastica ha contatti sessuali con altre persone. ¶ Dal gr. allos, altro + eros, passione.
ALLOGINISMO Vedi allorgasmia. ¶ Dal gr. allos, altro + gyne, donna.
ALLOIOFILIA Sin. di eterosessualità. ¶ Dal gr. allos, altro.
ALLOMULCIA Attività sessuale consistente nel toccare e/o palpeggiare il corpo di un’altra persona. ¶ Dal gr. allos, altro + lat. mulceo, palpare.
ALLONEMIA Atto di fantasticare, durante il coito, su un’altra persona che non è quella con la quale si sta facendo sesso, in genere perché esteticamente più desiderabile. L’eventualità di avere fantasie sessuali con un’altra persona rispetto a quella con la quale si sta facendo l’amore è comune e per nulla patologica, soprattutto per i membri di coppie che condividono una vita sessuale da parecchio tempo. Cosa diversa se l’allonemia diventa cronica e assume le caratteristiche dell’allorgasmia. ¶ Dal gr. allos, altro + nemo, dividere.
TESTIMONIANZA: “È quel genere di cose che non si dice alla propria compagna ma sì, ammetto che alcune volte ho pensato ad altre mentre lo facevo con lei. A me non sembra di aver tolto nulla al rapporto o all’affetto. L’ultima volta si trattava di una donna che avevo incrociato per strada, non so neppure chi è. Però era bellissima. Allora quando stavo finendo con *** e la stavo prendendo da dietro ho avuto questa fantasia e non è stato affatto male. È successo e succederà. Penso che lo faccia anche lei ma, come dicevo, non è quel tipo di confidenze che vale la pena di scambiarsi” (t.r.a.)
ALLOPELIA Piacere che si può provare nell’osservare materiale pornografico, o altro materiale erotico; l’allopelia non ascrivibile al voyeurismo. Nella maggioranza dei casi non ha carattere ossessivo né compulsivo e comunque presuppone che i protagonisti del filmato fossero consapevoli di essere oggetto di successiva osservazione, quando invece il vero voyeurista cerca di “rubare” con la vista situazioni intime senza il consenso di coloro che vengono osservati. ¶ Dal gr. allos, altro + pelo, derivare (piacere).
ALLORGASMIA Condizione di coloro che sono incapaci di raggiungere l’orgasmo senza fantasticare su un partner più desiderabile di quello con cui stanno facendo sesso. L’allorgasmia può essere un segnale abbastanza chiaro del fatto che il partner abituale non possiede più le qualità ritenute soggettivamente necessarie e sufficienti per portare il piacere al suo apice. La coppia può comunicare e lavorare insieme per sviluppare o ripristinare queste qualità, che possono essere fisiche come psicologiche. La condizione, nelle femmine eterosessuali e negli omosessuali maschi prende il nome di alloandrismo, nei maschi eterosessuali e nelle donne omosessuali è detta alloginismo. → allonemia. ¶ Dal gr. allos + orgasmos, orgasmo con l’altro.
TESTIMONIANZA: “Alla fine, ogni volta che facevamo l’amore, per venire dovevo passare in rassegna tutta una serie di donne: da quelle famose alla mia collega di lavoro. Una specie di sfilata porno: sopra, sotto, davanti, dietro. Chiudevo gli occhi e mi concentravo. Lei mi stava sopra e io, con gli occhi chiusi, pensavo di essere dentro ***, la collega con cui ero andato a pranzo il giorno stesso. Be’, non è bello, lo so. Infatti la storia poi è finita” (t.r.a.)
ALLOSESSOFILIA Impulso istintivo e indomabile all’attività sessuale con un soggetto dell’altro sesso senza alcuna discriminazione relativa all’estetica o all’affinità personale. ¶ Dal gr. allos, altra persona.
ALLOTRIORASTIA Sin. di xenofilia. ¶ Dal gr. allotrios, straniero + erastes, amante.
ALLOVALENTE Persona che sperimenta diversi episodi d’deficit erettivo con il partner usuale ma che non ha alcun problema se fa sesso con un’altra persona. → Coolidge (effetto). ¶ Dal lat. alius, altro + valere, valere.
ALLUMEUSISMO Condizione della donna (allumeuse) che si compiace nello stuzzicare i desideri maschili senza dare nulla in cambio e senza coinvolgersi in alcun tipo di relazione. Si tratta di un comportamento molto comune nelle ragazze in età adolescenziale che in tal modo possono misurare il proprio potere seduttivo evitando implicazioni sessuali e al contempo soddisfano in maniera obliqua le proprie pulsioni sessuali. L’evoluzione di questo comportamento e la sua cronicizzazione, detto appunto allumeusismo, può essere fatto rientrare nelle parafilie di tipo sollecitativo, in cui la seduzione assume un carattere afinalistico. Nell’allumeusismo si rintracciano inoltre elementi sadici e di dominazione insiti nella negazione di soddisfazione sessuale e affettiva implicata in una seduzione fine a se stessa. Tale comportamento è tipico dei soggetti con disturbo di personalità istrionico. ¶ Dal fr. allumeuse, colei che accende.
ALPHA SUB In una relazione d’impronta BDSM nella quale un soggetto dominante governa l’azione di più sottomessi, l’apha sub è l’individuo che fra questi ultimi riceve più attenzioni da parte del Dom e gode di un particolare potere e rispetto da parte degli altri sub.
ALTALENA SESSUALE 1) Struttura di pelle con catene di metallo da assicurare al soffitto o alle pareti, sulla quale almeno uno dei partner può appoggiarsi stando in sospensione mentre l’altro lo penetra. Esistono modelli che possono sostenere il peso di entrambi i partner. 2) Banda di tessuto con delle cavigliere all’estremità. Essa viene passata dietro il collo in modo che le gambe, fermate alle caviglie, rimangano sollevate, così che alcune posizioni sessuali siano possibili senza che il partner debba trattenere il peso delle gambe della partner durante la penetrazione. → mobile erotico.
ALTOCALCIFILIA Feticismo per i tacchi alti. Si tratta di una forma particolare di retifismo. ¶ Dal lat. altus, alto + calceus, scarpa.
ALT PORN Anche alternaporn. In ambito pornografico, produzioni il più delle volte indipendenti, che vedono come protagonisti soggetti appartenenti a subculture sessuali o a gruppi alternativi: punk, gotici, individui con Bod-Mod, etc. ¶ Abbr. dell’ing. alternative, alternativo.
ALTRA SPONDA Loc. utilizzata il più delle volte in tono scherzoso che, figurativamente, equipara il genere maschile e quello femminile a due sponde opposte di un bacino idrico e quindi gli omosessuali a persone che “soggiornano” sulla sponda che non appartiene loro su base genetica.
ALTRIGENDERISMO Periodo dello sviluppo in cui la/il giovane inizia a interessarsi e ad essere attratto da persone del sesso opposto al proprio. ¶ Dal lat. alter, altro + ing. gender, genere.
ALTRUISMO SESSUALE Atteggiamento della persona che, durante l’attività sessuale, si cura del piacere dell’altro, vive come un piacere proprio il godimento del partner, posticipa l’orgasmo se questo sopraggiunge prima di quello del partner o, nel caso l’orgasmo avvenga prima, fa in modo di dedicare tempo ulteriore perché anche il partner raggiunga l’apice del piacere. Rientra in questa forma d’altruismo anche l’atto sessuale dedicato al partner senza che si pretenda in cambio nessun tipo di gratificazione. L’altruismo sessuale ha luogo solo se entrambe le persone della coppia sanno alternativamente mostrarsi attente al piacere dell’altro poiché è improbabile che una persona si dimostri indefinitamente altruista verso una partner che, in modo egoistico, pensa solo a soddisfare il proprio piacere nella maniera più sbrigativa. Non è altruismo sessuale l’atteggiamento della persona che, nella coppia, gode la sessualità “per procura”, cioè non sperimenta mai un proprio godimento fisico ma si bea unicamente del piacere che riesce a procurare all’altro; questo pseudo-altruismo è, con tutta probabilità, una strategia difensiva che maschera blocchi legati alla sfera psicosessuale.
TESTIMONIANZA: “Lei non mi fa spesso sesso orale. Un po’ credo che la cosa non le piaccia più di tanto ma penso che sia anche perché io non lo faccio spesso a lei. Non ne ho voglia. Lo ammetto, sono un pigro rispetto a questa cosa. Lei è una persona... come dire... molto riconoscente, quindi è molto probabile che se io lo facessi a lei, lei lo farebbe a me. Sì, forse dovrei stare più dietro a questa cosa...” (t.r.a.)
ALVEOFILIA Parafilia legata all’uso della doccia e del bagno. → ablutofilia. ¶ Dal lat. alveus, mastello.
TESTIMONIANZA: “È andata così L’ho spogliata e ho riempito la vasca. Il gioco era che lei non dicesse nulla intanto, altrimenti mi sarei fermato. Si è messa nella vasca e io, fuori, mi sono messa a lavarla, un pezzo alla volta, come fosse una bambina. Le ho lavato i capelli e tutto il resto, senza che lei dicesse una parola, ma chiaro che la cosa stava facendo salire la temperatura, capisci? Poi è uscita dall’acqua, l’ho asciugata, le ho spalmato della crema idratante. Quindi l’ho presa in braccio e l’ho portata in camera e l’abbiamo fatto” (t.r.a.)
ALVINOFILIA Tendenza parzialistica a trarre piacere dall’osservazione di una persona con la pancia prominente, in genere perché gravida. → maieusofilia; gravidofilia; parzialismo; adipofilia. ¶ Dal lat. alvus, ventre.
ANTROPOLOGIA: Dal medioevo fino al XVII secolo, in diverse parti dell’Europa, il ventre femminile divenne il centro dell’attenzione erotica. Non era raro che gli abiti femminili fossero imbottiti, all’altezza della pancia, con placche di stagno per dare l’impressione che la donna fosse incinta. Questo accorgimento andava di moda soprattutto fra le donne non ancora maritate.
AMANTE In senso letterale, persona che ama; il termine può essere adatto ad identificare il proprio partner, il coniuge o la persona con la quale si è fidanzati. Tuttavia, generalmente, il vocabolo indica una persona coinvolta in una relazione amorosa segreta o illecita.
AMANTE-FANTASMA, sindrome del Quadro psicopatologico caratterizzato da passione amorosa indirizzata verso persone sconosciute o appena intraviste. Nella scelta della persona da amare, il soggetto che presenta questa sindrome è in genere pesantemente influenzato dai media e dalla notorietà di cui gode l’oggetto d’amore. Di norma la persona innamorata non cerca il contatto diretto con il personaggio amato, né si aspetta che il proprio sentimento venga ricambiato: in tale stato, l’amore segreto può perdurare per anni, nei casi più gravi anche tutta la vita. In altri casi la persona organizza la propria esistenza intorno a questo nucleo affettivo patologico e, non sopportando più la consapevolezza dolorosa che il proprio amore non possa essere ricambiato, tenta in diversi modi di entrare in contatto con il soggetto amato, giungendo alla persecuzione e a sviluppare l’idea delirante che il personaggio in questione ricambi segretamente il suo affetto, oppure che sicuramente lo amerebbe se solo lo conoscesse. → erotomania.
AMATEUR In ambito pornografico, fotografie o filmati prodotti da non professionisti e che ritraggono non professionisti (definiti anch’essi amateur) in atti sessuali. La diffusione di strumenti di ripresa ed acquisizione video, così come la pubblicazione gratuita di media su internet, ha consentito un’ampissima diffusione di materiale porno amateur. Esso pare ottenere un grosso successo in quanto l’imperizia delle riprese e la naturalezza dei protagonisti risultano caratteristiche apprezzate dai fruitori, i quali, in tali media, riescono a ritrovare un maggiore rispecchiamento della propria vita sessuale rispetto alle produzione pornografiche patinate realizzate da professionisti. Ai protagonisti del porno amateur sembra essere riconosciuto il valore di una normalità che si fa ancor più intrigante nel momento in cui se ne può catturare l’intimità. ¶ Ing.: amatore, amatoriale.
AMAUROFILIA Condizione di chi è particolarmente eccitato da situazioni nelle quali il partner è impossibilitato a vedere, poiché, ad esempio, si trova in una stanza buia. La pseudo-cecità del partner può essere un vantaggio per coloro che vivono in maniera angosciosa la propria nudità, che soffrono di un profondo senso d’inadeguatezza estetica o non vogliono essere osservati mentre sono impegnati in atti sessuali per i quali probabilmente nutrono sensi di colpa o imbarazzo. ¶ Dal gr. amaurosis, cecità.
AMAZZONISMO Tipo di condotta relazionale di una donna che mira, soprattutto tramite l’uso delle armi della seduzione, all’acquisizione del potere nella gestione della coppia, della famiglia e, per estensione del concetto, della società, sostituendo al classico modello patriarcale uno matriarcale. → pornocrazia. ¶ Dal gr. amazones, Amazzoni (le senza mammella), mitiche guerriere che secondo il mito greco avevano l’uso di amputarsi la mammella destra per meglio tirar d’arco, quindi in senso fig. donna risoluta, di animo virile e bellicoso.
AMBIBIOSI Condizione di una coppia convivente, formata da un/una omosessuale e da una/un eterosessuale del sesso opposto al primo, che finge di essere una coppia eterosessuale. ¶ Dal lat. ambo, entrambi + gr. bios, vita.
TESTIMONIANZA: “Premetto che eravamo amici da tempo e che la cosa era successa ai tempi dell’università e che i suoi non sapevano ancora che era gay. In effetti era un po’ un casino. Comunque facevamo la coppietta anche se poi ognuno aveva in privato i propri interessi. Si riusciva a convivere bene. Alla fine abbiamo inscenato una rottura ma siamo rimasti in contatto per un po’. Dopo l’ho ribeccato su Facebook. Io fidanzata con un ragazzo e lui pure” (t.r.a.)
AMBIERASTIA Sin. di bisessualità. ¶ Dal lat. ambo, entrambi + gr. erastes, amante.
AMBIGUO In ambito sessuale, detto di persona non dichiaratamente omosessuale ma che presenta elementi o comportamenti caratteristici del sesso opposto al proprio, per cui l’attribuzione del suo orientamento sessuale non è determinabile con certezza. ¶ Dal lat. ambigere, dubitare, essere indeciso.
AMBISESSUALITÀ Sin. di bisessualità. ¶ Dal lat. ambo, entrambi.
AMBLUROSI Graduale diminuzione del desiderio sessuale, come, ad esempio, si osserva in vecchiaia. ¶ Dal gr. amblus, senza vigore.
AMBOSESSI O ambisesso. Maschio o femmina, indifferentemente. Soprattutto nella messaggistica privata, per indicare che l’inserzionista cerca un partner sessuale senza nessuna specifica preferenza per il sesso. → unisex. ¶ Dal lat. ambo, tutti e due.
AMBULOFILIA Tendenza a trovare altamente eccitante l’osservazione di una persona che cammina, ovvero il suo incedere. Allo stesso modo la propria camminata è investita di grande importanza seduttiva, poiché si ritiene che altri guardino e si eccitino. Per accentuare l’effetto erogeno della propria deambulazione, l’ambulofilo può posizionare oggetti di diverso tipo fra le gambe o negli indumenti intimi, in modo che essi possano creare frizione con la zona genitale. ¶ Dal lat. ambulare, passeggiare.
APPROFONDIMENTO: Un cliente regolare di un bordello che si trovava nello stato dell’Oregon negli anni ’40, pagava due prostitute affinché lo guardassero mentre si denudava, si metteva un paio di scarpe col tacco, si posizionava in una vasca da bagno e camminava avanti e indietro. La richiesta fondamentale era che le due donne gli tirassero delle arance sulle natiche mentre lui era impegnato a camminare. Alla fine lui sarebbe uscito dalla vasca, avrebbe raccolto le arance, le avrebbe messe in un sacchetto, si sarebbe rivestito e se ne sarebbe andato. (Love, 1988)
AMELOTASI Sin. di acrotomofilia. ¶ Dal gr. α + melos, senza arto + tasis, tensione (sessuale).
AMENORREA Assenza di flusso mestruale che si protrae per più di 3-6 mesi. Al di fuori di fenomeni fisiologici normali che interrompono il ciclo mestruale (gravidanza, allattamento, menopausa), lo stato amenorroico dovrebbe sempre essere indagato a livello medico. L’amenorrea può essere distinta in primaria, se il flusso mestruale non è mai comparso entro i 16 anni di età, o secondaria, se l’assenza delle mestruazioni avviene dopo essere comparso per uno o più cicli. L’amenorrea può avere cause anatomiche, legate ad anomalie che impediscono la produzione e/o la fuoriuscita del flusso mestruale (imene imperforato, insufficienza ovarica, malformazioni uterine e/o vaginali) o cause ipotalamo-ipofisarie. La maggior parte degli stati amenorroici sono giustificati da questo secondo gruppo di cause e spesso si manifestano in associazione a situazioni d’intenso impegno psicofisico o in rapporto a bruschi cali di peso; l’attenuazione dell’impegno psicofisico e il recupero ponderale consentono di ristabilire il più delle volte la ciclicità mestruale. ¶ Dal gr. α + men,-os, mese, mensile + -rrhoia, flusso.
AMFIGENESI Condizione di omosessualità non assoluta. Il soggetto amfigenico ha per lo più rapporti sessuali con membri del proprio sesso ma sporadicamente intrattiene rapporti eterosessuali; si tratta di un tipo di bisessualità. ¶ Dal gr. amphi + genesis, che genera ambiguità.