METAL BONDAGE Forma di bondage che si distingue per l’uso di vincoli e blocchi in materiale metallico; si tratta di una variazione complessa e potenzialmente pericolosa di bondage che richiede molta attenzione.
METROMANIA Sin. desueto di ninfomania. → furore uterino. ¶ Dal gr. metra, utero.
MEZZANO Sin. di ruffiano, mediatore di amori illeciti. ¶ Dal lat. medianum, che sta in mezzo.
MICROFALLO Pene di ridotte dimensioni per cause congenite e, in alcuni casi, per grave obesità (pene sepolto). Tale patologia, diagnosticabile poco dopo la nascita, comporta in età adulta un pene che in stato d’erezione non supera i 7 cm di lunghezza. Gli individui con microfallo non hanno altri problemi fisici associati alla malformazione ma la ridotta lunghezza del membro può causare notevoli complessi psicologici. → pene piccolo (complesso).
APPROFONDIMENTO: L’agata è una varietà di quarzo che la tradizione considera un amuleto protettivo per l’apparato riproduttivo sia maschile sia femminile. In Brasile vengono scolpite con questo minerale dei piccoli gioielli a forma di pene indossati dalle donne che sperano di avere dei figli; anche per questo il termine agata, in lingua inglese, viene usato popolarmente come sinonimo di pene piccolo.
MICROFILIA Vedi macrofilia.
MICROGENITALISMO Condizione di chi possiede genitali esterni di ridotte dimensioni, in genere per insensibilità congenita agli ormoni sessuali associata o meno ad anomalie cromosomiche.
MICRO-MANAGEMENT Sin. di total power exchange. ¶ Ing.: micro-gestione.
MIGNOTTA Sin. gerg. di prostituta; anche usato all’accr. mignottone. ¶ Dal fr. mignonne, favorita.
ANTROPOLOGIA: Le cortigiane giapponesi dette yuja, adescavano i loro clienti tramite lettere d’amore o erotiche. Le yuja, tuttavia, non si limitavano a scrivere: era uso allegare alla lettera un ciuffo di capelli o qualche unghia. Siccome la prostituta non poteva donare tanti capelli o unghie proporzionalmente ai clienti da sedurre, veniva rifornita di tali “articoli” da tombaroli che, su ordinazione, tagliavano i capelli e le unghie ai cadaveri.
MILF Acr. di Mother (o Mom) I’d Like to Fuck. Sigla gerg. con cui si indica, inizialmente quasi solo in ambito pornografico ora popolarmente, una donna sessualmente attraente di 40-50 anni. → GMILF. ¶ Ing.: madre (o mamma) che mi piacerebbe scopare. L’origine dell’acronimo è incerta, comunque compare in internet almeno dal 1995.
MILK SHOWER Pratica sessuale in cui una donna, in periodo di lattazione, espelle il proprio latte di fronte al partner o sul corpo di questi per eccitarlo. → galattofilia. ¶ Ing.: doccia di latte.
MILKING 1) Termine che raccoglie tutte le pratiche sessuali riguardanti l’emissione di latte dal seno di donne in lattazione, così come la categoria dei prodotti pornografici che raffigurano tali scene. 2) Tecnica empirica di allungamento del pene. Vedi jelqing, hucow. ¶ Ing.: mungitura.
TESTIMONIANZA: “Io ero una mucca umana e desideravo essere munta. Ho grandi capezzoli facili da mungere. Ho iniziato ad allattare i miei figli. Producevo più latte di quanto ne necessitasse mio figlio. Il mio ex mi ha munto per aiutare il mio seno a stare meglio. A lui piaceva e ha continuato a mungermi per il suo piacere. Il mio seno è stato sempre pieno di latte per anni. Mi piaceva la sensazione di lui che mi leccava e succhiava, controllando i miei capezzoli con la sua bocca, era una cosa molto eccitante. Svegliava la mia voglia vedere lui che prendeva i miei capezzoli per mungermi” (dal sito experienceproject.com ora chiuso)
MINCHIA Termine gerg. di origine meridionale sin. di pene. ¶ Dal lat. mencla o mentula, membro virile.
MIND FUCKING Insieme di giochi sessuali, tipici della scena SM, basati sulle manipolazioni mentali messe in atto dal Dom per sollecitare e intensificare la risposta sessuale del sub. Tali manipolazioni mirano, tramite inganni, offese e altri mezzi, ad elicitare risposte di attesa, sorpresa e paura nel sub in modo che raggiunga rapidamente il subspace. → gioco mentale. ¶ Ing.: scopata mentale.
MINIPILLOLA Vedi pillola anticoncezionale.
MIRRA, complesso di Attrazione sessuale o legame inconsciamente incestuoso della figlia verso il padre. Non è assimilabile al complesso di Elettra. ¶ Dal nome della figlia del re assiro Teia che, per la sua scarsa devozione, venne punita da Afrodite facendola innamorare del padre.
TESTIMONIANZA: “Sono una femmina e ho compiuto 18 anni qualche mese fa. Sono nella media in tutti gli ambiti. Eccetto... Da quando ho memoria di aver provato un’attrazione “romantica”, mi sono trovata inesplicabilmente attratta da mio padre. Lui non è la persona più gentile di questo mondo e ha delle aspettative molto elevate su di me, perciò è molto doloroso cercare di raggiungere i suoi standard, nondimeno non sono mai riuscita a scrollarmi di dosso la sensazione di essere attratta da lui, sia emotivamente che fisicamente. Ho provato a distruggere questo impulso in me e sono uscita con diversi altri uomini ma mio padre è lo standard al quale io paragono ogni altra persona e nessuno regge il paragone” (Link)
MISANDRIA Repulsione femminile per l’uomo, in genere originata da esperienze spiacevoli che hanno disatteso le aspettative del contatto eterosessuale (es. in seguito ad una violenza sessuale) o derivata da un’educazione rigidamente sessuofobica. ¶ Dal gr. misos,odio + andros, uomo.
TESTIMONIANZA: “Il mio comportamento abusante verso gli uomini è iniziato subito dopo che sono stata capace di fare in modo che mio nonno mi lasciasse stare, circa in 5a elementare. [...] Gli ho detto che se mi avesse toccata ancora lo avrei ucciso nel sonno. Da quel momento in avanti ho fatto il voto che MAI sarei stata più abusata da un uomo E che tutti gli uomini erano potenzialmente abusanti, quindi sarebbe stato meglio se io avessi colpito per prima. Sono una donna veramente bella per gli standard sociali, quindi non ho mai avuto carenza di vittime. [...] Non posso pensare ad un SOLO uomo nella mia vita al quale in qualche modo io non abbia imposto le mie tendenze abusanti. [...] Sono anche dalla parte giusta del QI [Quoziente Intellettivo], perciò la mia abilità di manipolare e umiliare è una capacità ben rodata. Io sono misandrica. Considero gli uomini deboli e bisognosi di continue punizioni. Il fatto che essi siano così facilmente attratti dalla mia bellezza esteriore non fa che risuonare con i miei pensieri abusanti, consentendomi di giustificare il mio odio e il mio disprezzo” (Link)
MISOFILIA Parafilia scatologica in cui vi è la tendenza a trovare eccitanti situazioni sessuali nelle quali ci si può sporcare, poiché ci si trova in ambienti sudici (bagni pubblici, viottoli, cantine, etc.) o tramite l’utilizzo di fango, sangue, urina o feci. Anche attrazione parafiliaca per le persone poco pulite. Insieme alla salirofilia e alla rupofilia, la misofilia è una delle tipiche tendenze rintracciabili nell’inconditofilia, nell’emetofilia e nella coprofilia. Fra le pratiche di misofilia vanno anche inseriti alcuni casi di necrofilia nei quali si è appurato che fosse l’idea della putrefazione ad attrarre maggiormente il necrofilo.Spesso la misofilia è connessa a pratiche sadomasochistiche: nella forma attiva rivela tendenza sadica, in quella passiva (automisofilia) masochistica. ¶ Dal gr. mysos, sporco.
TESTIMONIANZA: “Ero talmente schifiltosa, che la minima sporcizia mi sconvolgeva lo stomaco. Lui [Dio] mi rimproverò tanto su questo punto che, una volta, volendo pulire il vomito d'una malata, non riuscii a impedirmi di farlo con la lingua e di mangiarlo, dicendogli: «Se avessi mille corpi, mille amori, mille vite, io li immolerei per esservi schiava». E allora trovai in quell'azione tali delizie, che avrei voluto trovarne di simili ogni giorno, per imparare a vincermi, senza altro testimone che Dio” (dai diari di Santa Margherita Maria Alacoque, 1647-1690, monaca e mistica cattolica francese)
MISOFOBIA Timore irrazionale e indomabile di sporcare il partner o di sporcarsi. In ambito sessuale l’automisofobia, declinandosi nella paura di “insozzare” il proprio corpo con lo sperma, le secrezioni vaginali o il sudore, è un forte limite alla sessualità di coppia. La misofobia, cioè il timore fobico di sporcare il partner, può essere reattiva a tendenze sadiche e misofile consciamente inaccettabili. → misofilia. ¶ Dal gr. mysos, sporco.
MISOGAMIA Avversione patologica verso i legami fissi, specie se di tipo matrimoniale. ¶ Dal gr. mysos, odio + gamos, matrimonio.
MISOGINIA Repulsione o disprezzo maschile per la donna, in genere originata da esperienze negative (sul piano emotivo e/o su quello sessuale) tramite le quali il maschio ha patito un senso di frustrazione ed umiliazione, passando dalla rabbia e dalla svalutazione mirata ad un singolo soggetto femminile alla generalizzazione verso l’intero genere sessuale. La misoginia può avere luogo anche nei casi in cui l’uomo subisca continui rifiuti da parte di donne con le quali vorrebbe legarsi sentimentalmente o riceva da esse feedback negativi. Si può riscontrare comportamento misogino anche in quei soggetti troppo legati alla figura materna che diviene idealizzata a discapito di tutte le altre donne percepite come imperfette. La misoginia è un correlato dei sistemi culturali e religiosi che pongono dogmaticamente la donna su un piano inferiore rispetto all’uomo. ¶ Dal gr. mysos, odio + gyne, donna.
TESTIMONIANZA: “Tutto è iniziato quando lei ha deciso che voleva un lavoro. Così l’ho aiutata ha trovarne uno, incluso scriverle un curriculm vitae e sistemare le referenze in modo che ottenesse ciò che voleva. Quindi ha deciso che le sue 35 ore settimanali a 15.000 sterline erano un affarone, mentre le mie 60 ore ad uno stipendio cinque volte maggiore erano un semplice rumore di fondo. Naturalmente i suoi soldi erano una riserva personale per comprare scarpe e cocktails, mentre i miei soldi erano suoi pure quelli. Ha deciso che non aveva bisogno di fare i mestieri, o di cucinare, benché lavorasse più di 20 ore in meno di me. [...] Ha fallito il suo primo dovere: rendere la nostra casa un luogo in cui a me piacesse tornare. Ma, peggio di tutto, dopo un anno che io tenevo un tenore leggermente basso come marito e che lei aveva un tenore enormemente basso come moglie, se n’è andata. Nessun tentativo di aggiustare i problemi. Nessun tentativo di spiegarmi la gravità del problema. Semplicemente se n’è andata. La società l’aveva incitata. [...] La natura delle donne è tale per cui sbagliano ad identificare gli uomini stronzi e pensano che siano maschi alfa. Desiderano gli uomini che proiettano un’aura di grande valore. Se, come uomo, sinceramente credi di essere meglio di tutte le donne - anche delle migliori – allora comunichi implicitamente un’aura di grande valore. [...] Io dico, poche storie e accetta semplicemente la verità: se sei un uomo intelligente, sano, in forma, solvente, di bell’aspetto TU SEI DAVVERO UN ESSERE VIVENTE MIGLIORE DI LEI. [...] Anche se non accetti quest’affermazione, qui ce n’è un’altra: devi essere un misogino come meccanismo di difesa per difenderti dalle donne predatrici. [...] Ho incontrato un sacco di brave ragazze che hanno davvero un grande valore come esseri umani. Ma è così difficile identificarle. La maggior parte delle volte non lo capisci finché non hai già investito in loro massicce quantità di tempo e affetto. [...] Perciò sono un misogino. Non sono nato così, mi ci hanno reso. Forse in futuro la società si riorganizzerà in un modo per cui io rispetterò ancora le donne. Ma finché non arriverà quel giorno, io rispetterò solo quelle donne che lo meritano sul piano individuale e al livello che avranno meritato, e mai più mi permetterò di essere vulnerabile con loro” (Link)
MISTRESS (M) Corrispettivo femminile del Master. ¶ Ing.: padrona.
MIXACUSIA Sin. di acusticofilia. ¶ Dal gr. mixis, accoppiamento + akousis, udizione.
MIXOSCOPIA Tendenza a trovare eccitante l’osservazione di atti sessuali, senza che essa venga diretta nei riguardi di persone inconsapevoli o non consenzienti, come il più delle volte avviene nel voyeurismo. Seguono sottotipi. Mixoscopia omosessuale, nella quale un soggetto eterosessuale trova eccitante guardare rapporti omosessuali, come può essere per un uomo l’osservazione di filmati pornografici con sole donne come protagoniste. Mixoscopia bestiale (o zoofilia mixoscopica) in cui l’eccitazione è data dall’osservazione del rapporto sessuale fra animali o fra uomini e animali. Mixoscopia rievocativa, attuata osservando fotografie o filmati che hanno catturato un proprio atto sessuale. Mixoscopia da accoppiamento, realizzata solo per aumentare l’eccitazione e come preliminare o durante il rapporto sessuale (es. osservazione di filmati pornografici). Mixoscopia da compensazione, alla quale si ricorre come surrogato al coito. Mixoscopia psichica, pratica molto comune in cui l’eccitazione è generata ricordando esperienze e scene sessuali vissute in prima persona o semplicemente viste. ¶ Dal gr. mixis, accoppiamento + skopeo, osservare.
MOBILE EROTICO Qualsiasi parte del mobilio adattabile o funzionale all’attività sessuale. Il letto è il mobile erotico per eccellenza, altri sono costruiti e venduti appositamente per facilitare attività o posizioni sessuali più complesse. → altalena sessuale, sex pillow.
MOGLIE TROFEO Consorte attraente e giovane ostentata pubblicamente da un marito, in genere più anziano, come prova concreta del proprio successo sociale o seduttivo.
TESTIMONIANZA: “Mi sono sposata molto giovane con un uomo più vecchio di 12 anni. Nella mia beata innocenza, ho frainteso la sua tendenza al controllo per l’attenzione e l’amore di un padre che non ho avuto. Gli anni sono passati e il controllo si è trasformato in un abuso, ma io non me ne sono andata. Nel tempo l’abuso è cessato e lui ha smesso di riconoscere la mia esistenza, a parte come moglie trofeo giovane e sessualmente attraente, leggi “il suo premio”. Ora viviamo separati in casa. Vengo ignorata, eccetto per il sesso occasionale e le occasionali comunicazioni che hanno bisogno di filtrare tra noi. All’apparenza va tutto alla grande: casa lussuosa con piscina in una bella zona, mantenere lo status quo, tutti sorrisi... ma dentro... vuota, una conchiglia vuota. Perciò, questo è il prezzo da pagare per la sicurezza di una moglie trofeo. Andarmene? La rete è diventata così intrecciata che non credo più che ciò sia possibile... Io sono... Una Moglie Trofeo, un male che mi sono procurato da sola” (dal sito experienceproject.com ora chiuso)
MOLESTIA SESSUALE Ogni atto o comportamento indesiderato, di connotazione sessuale, che lede la dignità e la libertà morale della persona, compresi anche gli atteggiamenti puramente verbali o scritti.
MOLLUSCO CONTAGIOSO Infezione dovuta a poxvirus il cui contagio avviene attraverso semplice contatto fisico; il tipo MCV-2 è quello trasmesso con più facilità attraverso i rapporti sessuali. Si tratta di una dermatite caratterizzata dalla presenza sui genitali (ma anche in altre parti del corpo) di piccole papule ombelicate al centro, di colore roseo o biancastro. Le papule, che possono presentarsi in gran numero, non sono dolorose né pruriginose benché antiestetiche. Esse si diffondo sul corpo per autoinoculazione; talvolta si assiste ad una risoluzione spontanea ma il più delle volte la miglior terapia risulta essere il courettage (rimozione chirurgica) e la laserterapia. Non sempre si sviluppa un’immunità permanente al mollusco contagioso e quindi è possibile contrarre una nuova infezione se si entra in contatto con una persona infetta, ciò avviene soprattutto in quei soggetti con problemi al sistema immunitario.
MOMMY Corrispettivo femminile di Daddy. ¶ Ing.: mammina.
MONEUNIA Routine sessuale che segue un pattern, cioè che si ripete in forma ritmica; es. una volta al giorno, una volta alla settimana, una volta al mese, etc. ¶ Dal gr. monos, unico + eunia, letto.
MONEY SHOT In ambito pornografico, sequenza di eiaculazione ritenuta centrale e necessaria, per la cui realizzazione possono essere sacrificati altri elementi produttivi e possono essere ingaggiati attori che nessun'altro ruolo hanno in scena se non realizzare detta scena. La locuzione lascia intendere che la scena di eiaculazione, la money shot, è quella per cui lo spettatore, dopotutto, ha pagato.¶ Ing. ripresa per soldi, che fa fare soldi.
MONGOLIAN CLUSTER Forma di sesso di gruppo realizzato fra una o due donne e 3-5 uomini. → gangbang. ¶ Ing.: gruppo mongolo, per similitudine fra questo tipo di attività e la promiscuità sessuale del popolo mongolo palesata con violenze sessuali nelle terre di conquista.
MONOCHIROERASTIA Sin. di masturbazione ipsativa. ¶ Dal gr. monos, solo + kheir, mano + erastes, amante.
MONOGAMIA Unione matrimoniale di un solo uomo con una sola donna e, in senso esteso, condizione di chi ha un solo partner sessuale alla volta. Nella cultura Occidentale il modello di legame affettivo-sessuale più diffuso è definito monogamia seriale, caratterizzato da una serie di rapporti a lungo termine con relazione sessuale esclusiva; essa non è identica alla monogamia assoluta, osservata in diverse specie animali, che invece vede nell’arco dell’esistenza di due soggetti un’unione esclusiva fra essi senza legami con partners precedenti o successivi. ¶ Dal gr. monos, unico, e gamos, nozze.
STORIA: Espresso in termini generali, il mio punto di vista potrebbe essere così formulato: nel matrimonio, la migliore regolazione mutuale dei rapporti sessuali è realizzare tre o quattro giorni di unioni ripetute, seguiti da circa dieci giorni privi di qualsiasi tipo di unione sessuale, a meno che qualche stimolo esterno abbia agitato il mutuo desiderio. (Marie Stopes, 1918)
MONOGUANTO Prodotto dell’oggettistica sessuale utilizzato soprattutto in ambito bondage. Si tratta di un manicotto in cui s’infilano entrambe le braccia che poi verranno costrette dietro la schiena. La posizione corporea che ne deriva, con i gomiti molto vicini dietro la schiena, è tanto scenografica quanto scomoda.
MONOSESSUALISMO Raro sin. di masturbazione. ¶ Termine coniato dal giornalista omosessuale Karl Maria Kertbeny (1824-1882).
MONTE DI VENERE Regione sporgente, poiché ricca di tessuto adiposo sottocutaneo, sita nella zona antero-superiore dei genitali esterni femminili, tra il solco del pube in alto, la vulva in basso e le pieghe inguinali di lato. Nella sua parte inferiore, il monte di Venere si continua con le grandi labbra vulvari.
MONUMENTOFILIA Sin. di agalmatofilia.
MOONING Pratica esibizionistica, il più delle volte fatta con intento scherzoso, consistente nel mostrare improvvisamente e brevemente le natiche. ¶ Dall’ing. moon, luna, per similitudine fra la pallida rotondità del satellite e la forma e l’incarnato delle natiche.
MORAFILIA Parafilia che si esprime con un notevole apprezzamento per le barzellette sporche, un gran divertimento nel sentirle raccontare o raccontarle, fino al punto in cui ascoltare barzellette risulta sessualmente eccitante. È una parafilia abbastanza rara e soprattutto caratteristica di soggetti istrionico-narcisisti o sessualmente inibiti; i primi usano le barzellette come strumento seduttivo ed esibizionistico, i secondi sfogano con l’ascolto delle barzellette le pulsioni sessuali altrimenti insoddisfatte. → coprolalofilia. ¶ Dal gr. (ta) mora, cose sciocche.
MORALE DOPPIA Vedi doppio standard.
MORFOFILIA Tendenza parzialistica a scegliere i propri partner sessuali secondo precise caratteristiche fisiche (es. con i capelli rossi, o magri, o alti, o con gli occhi azzurri, etc.) e a scartare in maniera tassativa coloro che non corrispondono a tali parametri. → parzialismo. ¶ Dal gr. morphe, forma.
MORSETTO Strumento utilizzato per la mollettatura di alcune parti del corpo: capezzolo, vulva, pene, scroto e altre parti molli. I morsetti sono prodotti in diversi modelli: dentati, lisci, con ganci per legare pesi, etc.
MPB Acr. di Male Pattern Blindness. Per la seduction community, condizione dell’uomo che, in una data situazione, non nota gli indicatori di interesse (IOI) che una donna gli sta “inviando” e quindi manca l’occasione di approcciarla; quando infatti l’uomo realizza che la donna aveva mandato dei messaggi d’apertura, è in genere troppo tardi per agire. ¶ Ing.: modello (di comportamento) maschile di cecità.
MS Anche M&S, M/s e Ms. Acr. di Master (o Mistress) e slave.
MSM Acr. di Men who have Sex with Men. Sigla indicante individui di sesso maschile e che non necessariamente s’identificano come omosessuali ma che hanno avuto esperienze sessuali con altri uomini o che amano avere saltuariamente rapporti sessuali con essi. ¶ Ing.: Uomini che fanno Sesso con Uomini.
MS/M Acr. di Mess e SM. Nell’ambito dell’inconditofilia, sigla che indica coloro che praticano il Messy Fun come forma d’umiliazione/dominazione. Essi si differenziano dai comuni sploshers poiché investono le attività sessuali con un certo grado di aggressività non presente nelle attività dei secondi, i quali invece vivono l’insudiciamento del corpo come atto liberatorio e gioiso e non come dinamica sadomasochistica. Tuttavia gli MS/M tendono ad assumere alternativamente il ruolo di sub e Dom (switch) più di quanto normalmente avvenga nelle comuni relazioni sadomasochistiche.
MST Acr. di malattia sessualmente trasmissibile.
STORIA: Nel XIII secolo, a Londra, fu creato il primo centro ospedaliero destinato a curare le malattie veneree. Al Lock Hospital si offrivano trattamenti di questo tipo per curare le malattie sessualmente trasmissibili: bagni con rose ed erbe bollite in aceto, corsa, salti, inalazioni di pepe, e, per le donne, solleticamento della vulva compiuto con una piuma.
MTF Acr. di Male to Female, anche scritto M2F. Sigla indicante un transessuale di sesso genetico maschile. ¶ Ing.: da Maschio a Femmina.
MUDLARKING Nell’ambito dell’inconditofilia, variante in cui lo stimolo sessuale principale è legato al cospargere il proprio corpo od osservare qualcuno che si cosparge addosso fango, creta e, più raramente, lubrificanti industriali (questi ultimi possono causare soffocamento e gravi irritazioni). Il mudlarking è solo parzialmente correlato con gli show di lotta nel fango; chi pratica questa forma d’inconditofilia preferisce vedere gente abbigliata che insozza i propri vestiti con il fango e raramente è interessato alla nudità più di quanto invece sia interessato al processo di insudiciamento di abiti di valore o del corpo stesso. Molti mudlarks (o mudmen) non sono interessati all’atto sessuale e percepiscono l’osservazione della nudità in sé come qualcosa di peccaminoso; cospargere un corpo nudo di fango permette invece di osservarlo senza sensi di colpa in quanto la sostanza coprente è come se vestisse il corpo, realizzando quindi un compromesso per mezzo del quale il mudlark può sfogare la propria sessualità. Nonostante il fango richiami alla mente con facilità le feci, il mudlarking non ha associazioni reali con la coprofilia; ciò che è erotizzato in questa parafilia non è infatti la sostanza che crea l’insudiciamento ma il processo dell’insudiciamento stesso e la metafora che rappresenta. → hard core mess. ¶ Dall’ing. mudlark, monello, ragazzo di strada; che è da mud, fango + lark, scherzo.
TESTIMONIANZA: [...] Un lettore canadese che ama immergersi completamente nel fango liquido mentre indossa una tuta di plastica femminile da pattinaggio sul ghiaccio. “Quello prende una barchetta gonfiabile, la mette sulla veranda, la riempie con fango liquido, si mette su la tuta da pattinatrice e si sdraia lì per un po’.” In genere quel tale fa questo quando sua moglie è via e non ha mai avuto nessun problema, fino al giorno in cui il lattaio, nel suo giro quotidiano, lo interruppe. (Gates, 2000)
MUDPIE Vedi creampie. ¶ Dall’ing. mud,fango + pie, torta.
MUDSEX Forma di sesso virtuale svolto tramite il MUD, Multi-User Dungen, tipo di videogioco online in tempo reale strutturato unicamente in forma testuale. → TinySex.
MULTIFILIA Condizione della persona che per raggiungere l’orgasmo deve accumulare una sequenza di eccitazioni parziali, ripetendo l’esperienza sessuale diverse volte con lo stesso partner in un periodo di tempo limitato. È una forma d’ipersessualità. ¶ Dal lat. multus, molto.
ANTROPOLOGIA: Si cita il caso di un uomo che riuscì a fare annullare il proprio matrimonio dopo sei settimane dalla cerimonia a causa delle insistenze sessuali della moglie. In quelle sei settimane il giovane uomo riusciva a dormire solo un’ora per notte in quanto la moglie gli impediva di addormentarsi tramite una continua stimolazione dei genitali […] Lei lo costringeva a rapporti sessuali lunghissimi e quando l’uomo non riusciva a sostenere l’erezione per sfinimento, la moglie gli chiedeva di masturbarla per ore, finché al giovane non iniziavano a fare male le braccia. (Hirschfeld, 1935)
MUMMIFICAZIONE Forma estrema di bondage che consiste nell’avvolgimento dell’intero corpo, testa inclusa, tramite pellicola di cellophan, latex, bende o altro materiale. La respirazione è garantita dalla presenza di un tubo. Il soggetto mummificato, definito mummee, risulterà quindi totalmente immobilizzato.
TESTIMONIANZA: “Il mio sogno è di tornare a casa dal lavoro ed essere mummificata dal mio collega di laboratorio per tutta la notte. [...] Un grosso nastro di plastica viene inizialmente passato intorno alle mie gambe e alle mie braccia, incrociato sul mio torace, lasciando il mio seno al di fuori. [...] Un bavaglio gonfiabile con un corto tubo per respirare viene inserito nella mia bocca ma non gonfiato subito. Tappi di lattice vengono messi nelle mie orecchie e dei paraocchi mi impediscono la visione. Un altro strato di plastica viene fatto girare intorno al mio corpo, braccia incrociate e poste comodamente sul mio stomaco, le gambe unite. [...] Non c’è nulla che io possa toccare e niente che possa fare per sfuggire a questo. Ho unicamente, mai come prima d’ora, la consapevolezza e la frustrazione di aver bisogno di essere liberata” (Link)
MUNCH O, per esteso, burger munch. In ambito BDSM, incontro informale in un luogo pubblico a scopo di conoscenza e per introdurre nuovi membri nella comunità di zona. Nei munches non vengono mai usati abbigliamenti insoliti e non hanno luogo incontri sessuali. Il munch era un’abitudine diffusa prima dell’avvento di internet, quando l’organizzazione di incontri fra BDSMer risultava più complessa. Per estensione del concetto, con il termine si indicano anche i club sociali BDSM. ¶ Ing.: masticare.
MUTILAZIONE GENITALE FEMMINILE (MGF) Termine che raggruppa l’insieme delle procedure relative alla rimozione totale o parziale dei genitali esterni femminili o altri tipi di lesioni praticate ai genitali femminili per ragioni culturali e non terapeutiche. La procedura in genere è eseguita da una donna anziana senza nessuna preparazione medica, utilizzando strumenti di fortuna (forbici, vetri, rasoi, etc.) senza anestesia locale. L’età alla quale la mutilazione viene realizzata varia in base alle zone geografiche e quindi alle tradizioni, dal periodo neonatale al periodo successivo al primo parto, anche se mediamente la MGF è realizzata su bambine di 4-10 anni d’età. Non sempre è possibile rintracciare l’origine di queste pratiche che riflettono le idee e le strutture sociali delle popolazioni che ne fanno uso: è tuttavia certo che le pratiche di MGF mirano a limitare il potenziale sessuale della donna certificando anatomicamente la sua sottomissione sociale all’uomo. Si stima che circa 138 milioni di donne africane siano state sottoposte alla MGF e ogni anno ulteriori 2 milioni rischino di esservi sottoposte. La maggior parte delle donne mutilate vivono in Africa ma sono stati segnalati casi in tutti gli altri continenti, con ovvia esclusione dell’Antartide. La mutilazione genitale femminile è classificata in quattro tipi fondamentali. Tipo I: amputazione del prepuzio del clitoride con o senza escissione totale o parziale del clitoride. Tipo II: amputazione del clitoride e del prepuzio del clitoride con parziale o totale escissione delle piccole labbra vulvari. Tipo III: escissione totale o parziale di tutti i genitali esterni con cucitura dei restanti tessuti vulvari e restringimento dell’ostio vaginale, procedura anche nota come infibulazione. Tramite questa procedura, che costituisce il 15% di tutte le forme di MGF, il diametro dell’apertura vulvare si riduce grandemente lasciando a malapena passare l’urina e il sangue mestruale. In seguito al parto, la sutura della vulva può essere eseguita nuovamente (reinfibulazione). Tipo IV: perforazione o incisione del clitoride e delle labbra vulvari; cucitura del clitoride e delle labbra; cauterizzazione con acido o fuoco del clitoride e dei tessuti circostanti, abrasione dell’orifizio vaginale o taglio della vagina (detto gishiri) e introduzione di sostanze o erbe corrosive nel canale vaginale che causano cicatrizzazione. Si elencano i nomi delle più note forme di MGF. Absum, praticata in Etiopia. Angurya cuts, tipo di tagli prodotti tramite raschiamento del tessuto circostante l’orifizio vaginale. Bagne, praticata in Chad. Bondo, MGF praticata in Sierra Leone. Fanadu, praticata in Guinea-Bissau. Unna, forma di MGF praticata in Nigeria e in Sierra Leone; il termine si riferisce ad ogni tipo di mutilazione femminile e in maniera più specifica alla rimozione del prepuzio del clitoride. Sonde, praticata in Sierra Leone come parte di un rito d’iniziazione all’età adulta. Tahoor, praticata in Sudan. Thara, praticata in alcune aree dell’Egitto. Ugwu, praticata in Nigeria. Gadja, praticata in Chad. Ganza, praticata nella Repubblica Centro Africana. Gudiniin, termine che indica mutilazione genitale sia femminile sia maschile. Ibi, MGF nigeriana. Khifad, MGF egiziana/sudanese. Kutairi, MGF keniana, sia maschile sia femminile. Kuyango, praticata in Gambia. Megrez, praticata in Etiopia. Mekhnishab, praticata in Eritrea. Musolula Karoola, praticata in Gambia. Niaka, praticata in Gambia.
MUTUALISMO Nell’ambito del sadomasochismo, l’atteggiamento di chi ama infliggere e ricevere dolore contemporaneamente.
MUZOFILIA Proclività a trovare particolarmente eccitante la pratica di suzione dei capezzoli. Alcune donne riferiscono di esperire una sensazione simile all’orgasmo durante l’allattamento dei propri figli. Benché non sia da escludere che la donna che faccia esperienza dell’orgasmo da allattamento sia un soggetto con un forte investimento erogeno relativo all’area del capezzolo, questo fenomeno ha nella maggior parte dei casi una base puramente biochimica. Poiché gli ormoni principalmente correlati alla lattazione (prolattina e ossitocina) sono i medesimi implicati nell’orgasmo, ciò fa si che la più comune descrizione delle sensazioni dell’orgasmo da allattamento sia qualcosa di simile alla quieta rilassatezza (afterglow) che si prova dopo un orgasmo. L’ossitocina causa contrazioni uterine che possono essere interpretate come contrazioni orgasmiche, mentre la prolattina genera l’effetto di calma post-orgasmica. ¶ Dal gr. muzo, succhio.
TESTIMONIANZA: “Ciao, io ho allattato entrambe le mie figlie e mi è piaciuto... molto. La maggior parte delle donne dicono che a loro piace e le fa sentire bene. Così ho sempre pensato che fosse normale per le donne sentirsi tutte.... mmm... calde e coi brividini e anche eccitate dalla cosa. Ho davvero avuto orgasmi mentre allattavo. È stato grandioso! Adesso però mi sento come un mostro. Qualcuno mi ha detto che sentirsi eccitate fino al punto dell’orgasmo è da malate. Non riesco a spiegarlo... non è che ho fatto sesso mentalmente mentre allattavo e l’allattamento non lo vivo come una cosa sessuale... mi faceva solo stare così bene che mi ha eccitato, penso” (Link)
NAILING Pratica sessuale, tipicamente usata nel CBT, consistente nel perforare i genitali esterni o le mammelle con aghi di largo diametro o chiodi. Il nailing è un edge play. → butterfly board, belonefilia. ¶ Ing.: inchiodatura.
NAMASERA Vedi burusera.
NANOFILIA Morfofilia nella quale si osserva un’attrazione sessuale selettiva nei confronti di persone di statura particolarmente bassa.
NARRATOFILIA Tipo di acusticofilia in cui il focus dell’eccitazione è legato all’uso e/o all’ascolto di parole oscene e alla narrazione di racconti erotico-sessuali. La narratofilia è complementare alla iactitafilia.
NASOFILIA Parzialismo relativo al naso, che può declinarsi in una fissazione per la forma, in fantasie di penetrazione delle narici o di modificazioni morfologiche (in gradimento del naso, rimpicciolimento, trasformazione in naso di animale, etc.).
ANTROPOLOGIA: Un uomo era fissato con la dimensione delle narici; pensava che se fossero state abbastanza grandi avrebbe potuto penetrarle. Egli disegnava e collezionava schizzi che illustravano il naso della sua donna ideale. Un giorno, mentre si trovava su un tram, l’uomo notò una giovane donna che aveva delle narici larghe. Infatuatosi all’istante, egli la seguì fino a casa e le chiese di sposarlo. La ragazza rifiutò ma lui per giorni si presentò sotto casa sua finché non fu denunciato e arrestato. (Hirschfeld, 1935)
NASOLINGUO Atto sessuale consistente nel leccamento e nella suzione del naso. Sovente associato a parzialismo per il naso stesso (nasofilia).
TESTIMONIANZA: “La parte più attraente del suo volto è il naso [...] ma non era un elemento di attrazione per me fino a sei mesi fa. [...] Però mia moglie è un’originale feticista del naso. [...] Quando ci baciavamo, spesso lei scendeva con la testa e portava il suo naso contro le mie labbra in modo che glielo baciassi. Io però continuavo a baciarle le labbra e non avevo idea di ciò che volesse davvero. [...] Le ho chiesto cosa la eccitasse di più del feticismo del naso. Lei mi ha spiegato che voleva che le persone amassero e si godessero il suo naso e, cosa più importante, il suo muco. [...] Ho deciso di provare e ho leccato e succhiato il suo naso; è stata un’esperienza completamente differente per me ed è stato splendido. [...] A lei piace soffiarsi il naso nella mia bocca e a me piace. Il suo muco è un po’ salato ma chi se ne importa del sapore quando sono coinvolte emozioni di tale portata” (dal sito experienceproject.com ora chiuso)
NASTRO BONDAGE Prodotto dell’oggettistica sessuale adatto alle pratiche bondage, realizzato in vinile e in diversi colori. Esso aderisce solo a se stesso ma non alla pelle e agli abiti.
NATURA Termine usato popolarmente per indicare gli organi genitali, in special modo quelli femminili. L’utilizzo del termine in tale senso figurato sta cadendo in disuso.
ANTROPOLOGIA: Le antiche genti della penisola della Kamchatka (Russia orientale), ritenevano che il rapporto sessuale nella posizione del missionario, cioè con l’uomo sopra e la donna sotto, fosse peccaminoso e quindi proibito. La loro posizione preferita era quella a cucchiaio, cioè con entrambi i partner sul fianco, in modo da imitare l’aspetto e il comportamento dei pesci, che in effetti erano la loro principale fonte di sostentamento.
NEANIAFILIA Cronofilia legata all’attrazione sessuale verso individui di giovane età. → pedofilia, ebefilia, efebofilia. ¶ Dal gr. neanias, giovane.
NECKING Attività sessuale, in genere di tipo preliminare, realizzata baciando e accarezzando il collo. ¶ Dall’ing. neck, collo.
NECROFILIA O tanatofilia. Attrazione sessuale per i cadaveri. La necrofilia si realizza, prima in fantasia poi in senso concreto, con la ricerca di un cadavere, sottraendo il corpo o parte di esso dal luogo in cui viene conservato, avendo rapporti sessuali con il corpo del defunto (necroclisi), amputandolo o sfregiandolo (necrosadismo) e in alcuni casi mangiando parti di esso (necrofagia); in quest’ultima eventualità, se il cadavere non ha raggiunto un certo grado di putrefazione, si pone il problema di distinguere la necrofagia dal antropofagofilia. In diversi casi il necrofilo organizzerà la propria vita in modo da realizzare con maggiore facilità ciò che è rappresentato nella sua fantasia, quindi potrebbe cercare un impiego che gli possa consentire di avere rapporti sessuali con i morti senza il bisogno di penetrare illegalmente nei cimiteri; ad esempio cercando di farsi assumere in un obitorio o in un’agenzia di pompe funebri. Il soggetto necrofilo è generalmente una persona con scarsa autostima, con relazioni sociali limitate, timoroso della morte (timore trasformato reattivamente in attrazione) in cerca principalmente di un partner che non possa rifiutarlo e che non sappia opporre resistenza. Si tratta di soggetti con scarse capacità relazionali; probabilmente hanno provato alcune volte a creare una relazione affettiva con una persona ma hanno sempre fallito. Il cadavere offre al necrofilo un modello di relazione paradossalmente ideale, poiché il morto tiene compagnia con la propria presenza ma, ovviamente, non è mai un partner problematico. Molti di coloro che sono diventati necrofili mostravano, tempo prima degli eventi criminosi, una netta tendenza alla somnofilia, il che sottolinea come la loro preferenza andasse comunque sempre verso soggetti passivi e immobili. Per comprendere il fenomeno è basilare capire che, se per un osservatore esterno il necrofilo fa sesso con un cadavere, per il necrofilo la propria attività sessuale è attuata con una persona morta: in effetti ciò che il necrofilo non pare comprende pienamente e che egli sta violando un corpo morto e non una persona. In qualche modo il cadavere, per il necrofilo, mantiene ancora in nuce qualcosa del vivente, anche se il cadavere non è animato può generare una relazione benché essa non produca più effetti visibili. In alcuni casi la necrofilia si sviluppa in seguito alla morte di una persona amata la cui dipartita non viene accettata dal soggetto che non crede di poter istaurare nessun’altra relazione significativa e quindi tenta il recupero del cadavere e della relazione ormai perduta; in quest’ultimo caso si pone il problema di definire tale comportamento una parafilia in quanto l’attrazione per il cadavere non è su base sessuale ma si regge su motivazioni affettive, seppure con connotazioni psicotiche. ¶ Dal gr. nekros, morto. Termine coniato dal dott. Guislan nel 1860.
APPROFONDIMENTO: N.C. è un 43enne caucasico che arrivò, da giovane, negli Stati Uniti d’America dall’Italia. Ha fatto le scuole primarie. Quando aveva solo 11 anni lavorava a Milano come becchino. Si eccitava per la vista di cadaveri di giovani donne e si masturbava mentre le toccava. Successivamente iniziò a introdurre il pene nella vagina delle donne morte. Appena arrivato in America, ottenne lavoro in un obitorio come pulitore di cadaveri. Fece sesso con essi sia quando quelli erano già nelle bare che sul tavolo di lavaggio; baciava i seni e la vulva dei cadaveri femminili. Lui stesso stimò di aver fatto sesso con centinaia di corpi di donna. Riuscì a stare sempre vicino ai morti facendo frequenti visite in aziende di pompe funebri e ricoprendo il ruolo di parente inconsolabile prezzolato: a notte fonda tornava al cimitero o nelle aziende per possedere sessualmente i corpi. (De River in Masters e Lea, 1963)
ANTROPOLOGIA: Nelle sue Storie, Erodoto racconta che gli antichi egizi, per scoraggiare i rapporti sessuali fra imbalsamatori e cadaveri di belle donne, lasciavano che le salme si decomponessero per almeno tre o quattro giorni prima di affidarle alle cure di quelli.
NECROSADISMO Parafilia psicopatologica nella quale un individuo è compulsivamente spinto a mutilare, sfregiare o sventrare un cadavere ottenendo da ciò piacere sessuale. La natura sadica di questa forma di necrofilia è peculiare e si distingue dal comune atto sadico che mira a sollecitare paura, dolore e sofferenza in una vittima. Ovviamente il cadavere non può offrire al necrosadico un tale ventaglio di risposte emotive, tuttavia il soggetto non percepisce psicologicamente il cadavere come un oggetto inanimato ma come una persona non-viva, il che comporta una differenza sostanziale. L’atto sadico sul cadavere è tanto più forte per il necrosadico per il fatto che il morto è ancora percepito come persona e quindi mantiene, nella mente del parafilico, parte delle qualità del vivente. ¶ Dal gr. nekros, morto. Termine coniato da dott. Epaulard nel 1901.
APPROFONDIMENTO: Masters e Lea (1963) citano il caso di una donna che, in diverse occasioni, penetrò nella cripta di famiglia e mangiò il pene del marito, del figlio e del fratello defunto.
NECROZOOFILIA O necrobestialismo. Parafilia in cui il piacere sessuale è ottenuto tramite rapporti sessuali o manipolazioni investite eroticamente su animali deceduti. In genere la necrozoofilia non si mantiene per tutto il corso della vita ma si evolve in necrofilia, quindi il rapporto con l’animale è preparatorio a fantasie e atti che saranno poi rivolti verso esseri umani. ¶ Dal gr. nekros, morto + zoion, animale.
NEGATIVISMO SESSUALE Mancanza d’interesse sessuale che potrebbe derivare da un deficit ormonale. ¶ Loc. coniata dal sessuologo tedesco Magnus Hirschfeld (1868-1935).
NEG Abbr. di (osservazione) Negativa. Frase pungente o appunto negativo (ma non insulto) compiuto da un uomo nei confronti di una bella donna, al fine di mostrarle di non essere soggiogati dalla sua bellezza e quindi, indirettamente, per attirare la sua attenzione. La seduction community, all’interno della quale è nato l’uso dell’abbreviazione, consiglia un uso ponderato di NEG, poiché troppe osservazioni negative irritano e vengono recepite come indicatori di disinteresse (vedi IOI).
NEGOZIAZIONE Uno dei punti cardine della scena BDSM. Essa è la pratica, precedente ad ogni rapporto o gioco sessuale, con la quale i partner comunicano con sincerità e rispetto i propri limiti, le proprie fantasie sessuali e i propri desideri, in modo che l’attività seguente non vada ad infrangere i principi basilari SSC. → limite.
TESTIMONIANZA: “Ci chiediamo l’un l’altra: Di cosa abbiamo bisogno di discutere? C’è qualsiasi cosa che tu vorresti mettere apposto? Vuoi continuare? Noi non abbiamo regole rigidamente formali, ma le regole basilari sono esclusività, monogamia, franchezza e dialogo. Ci diamo il permesso di descrivere ciò che vogliamo, come vogliamo ottenerlo, le nostre aspettative e i nostri possibili limiti” (Gates, 2000)
NEOGAMALGIA Dolore fisico che si può provare durante il primo rapporto sessuale, con la perdita della verginità. ¶ Dal gr. neos, nuovo + gamos, nozze + algos, dolore.
NEOLAGNIA Primi fenomeni di desiderio sessuale durante la pubertà. ¶ Dal gr. neos, nuovo + -lagnia, voluttà.
STORIA: “Il legame sessuale dovrebbe essere riservato esclusivamente alla moglie e al marito. Ogni altra cosa è una perversione. [...] Masturbarsi non fa che coltivare la brama di sensazioni che differiscono da quelle generate dal coito. Come la masturbazione possa essere distruttiva per le relazioni eterosessuali varierà da persona a persona. Anche nel caso meno grave, tuttavia, sembra inevitabile che masturbarsi quando si è single, impoverisca il futuro di una persona dalla gioia e dall’apprezzamento dell’unicità delle relazioni eterosessuali. Non è raro per la gente trovarsi così dipendente dal sesso solitario che essi realmente lo preferiscono alle relazioni eterosessuali. [...] La masturbazione non solo depersonalizza il sesso, essa depersonalizza chi si masturba. [...] Masturbarsi adesso, per affrontare il momento difficile finché Dio non ti avrà dato un partner sessuale, è come prendere delle droghe per diminuire il dolore della solitudine. Quando trovi qualcuno la solitudine può svanire ma il desiderio della droga rimarrà. Anche se eroicamente interrompi il vizio, è probabile che per il resto della tua vita sarai perseguitato dall’occasionale desiderio di quelle uniche sensazioni che la droga produce. Ovviamente, più ti sei concesso di diventare dipendente, più la cosa ti perseguiterà nella vita. La masturbazione è così” (Link)
NEOPENE O neofallo. Organo sessuale maschile costruito tramite operazione chirurgica, nell’ambito della terapia di rassegnazione sessuale gino-androide (da femmina a maschio). Il neopene in genere si realizza tramite metoidioplastica, ovvero riposizionamento del clitoride (ingrandito con terapia androgenica), tramite liberazione dalla pelle sovrastante, trazione in avanti e rimodellamento. Il neopene ha una lunghezza ben inferiore alla media (al massimo 6-7 cm), può erigersi e la minzione si realizza attraverso esso, però non può avvenire eiaculazione, poiché non è possibile l’innesto di organi genitali interni.
NEOTEROFILIA Sin. di efebofilia. ¶ Dal gr. neoteros, più giovane.
NEOVAGINA Organo sessuale femminile costruito tramite operazione chirurgica, nell’ambito della terapia di rassegnazione sessuale andro-ginoide (da femmina a maschio). L’intervento si realizza fondamentalmente in due fasi, l’emasculazione, cioè l’asportazione dei genitali maschili, e quindi la creazione della neovagina. L'accesso perinale consente la creazione di uno spazio sufficientemente profondo per ospitare la neovagina. La procedura quindi precede l’eliminazione del pene e dei testicoli, salvaguardando il tessuto epidermico del membro virile e lo scroto che saranno utilizzati per creare l’ostio vaginale e il tessuto interno della vagina; lo scroto generalmente viene anche utilizzato per la creazione della grandi labbra. I risultati estetici e funzionali, allo stato attuale delle competenze medico-chirurgiche, sono di livello superiore rispetto alla creazione del neopene.
NEPIOCNISI Pratica di abuso sessuale su minore realizzata tramite la stimolazione dei genitali dell’infante, il più delle volte praticata da soggetti femminili con la finalità manifesta di placare il pianto del bambino o indurlo al sonno. ¶ Dal gr. nepous, figlio + knizo, solleticare.
APPROFONDIMENTO: Vi è un’aneddotica abbastanza ricca circa la masturbazione praticata ai bambini da coloro che se ne devono prendere cura (tate, madri, padri, etc.). L’atto è spesso compiuto con l’intento di interrompere il pianto del bambino o per calmarne l’agitazione, anche se appare evidente che il caregiver, cioè chi se ne prende cura, tragga dalla cosa un certo piacere sessuale. (Edwardes e Masters, 1977)