ADOSCULAZIONE Fecondazione da contatto esterno senza penetrazione. Ciò può avvenire inserendo lo sperma in vagina a "mani nude" o, per disattenzione, lasciando colare in vagina lo sperma eiaculato in prossimità dell’ostio vaginale. L’adosculazione è una manovra di fecondazione attuata da alcune donne che ricercano una gravidanza senza il consenso del partner. ¶ Dal lat. ad + osculum, (fecondazione avvenuta) tramite un bacio.
ADRENARCA Periodo della vita immediatamente precedente alla pubertà. L’adrenarca è tipico della specie umana ed è caratterizzato dalla produzione di deidroepiandrosterone solfato (DHEAS), una sorta di pre-ormone androgeno che porta alla maturazione la corteccia delle ghiandole surrenali, deputate alla produzione di ormoni sessuali. ¶ Dal lat. ad, presso + ren, rene + gr. arke, inizio.
ADULT BABY (AB o ABY) Sin. di infantilista (infantilismo). ¶ Ing.: bambino adulto.
TESTIMONIANZA: “Ciao a tutti, il mio nome è ********. Sono qui per trovare qualche amico per condividere le mie varie esperienze. Come AB io faccio largo uso di cose da bambino, quindi succhiotti, biberon, cibo per bimbi... cose così. Spero di trovare tanti amici qui” (Link)
ADULTERIO Violazione sessuale della fedeltà coniugale. ¶ Dal lat. adulterare, falsificare, corrompere.
ADULTESCENZA Atteggiamento della persona che, nonostante abbia raggiunto l’età adulta, è fortemente condizionata dal permanere d’idee, atteggiamenti e comportamenti tipici dell’adolescenza. Il termine è simile per significato ad adolescentilismo ma senza la connotazione di parafilia sessuale, benché, in effetti, si tratti di due posizioni psicologiche potenzialmente interconnesse. → Peter Pan, sindrome di.
ADULTISMO Tendenza di alcuni adulti a farsi un’idea preconcetta dei giovani e a metter in atto comportamenti verso di essi per conformarli al modello sociale maggiormente condiviso. I pregiudizi verso i giovani, combinati con la possibilità degli adulti d’imporre il controllo su di essi, rendono i giovani un oggetto sociale impersonale più che una risorsa, dando vita a una sottile forma di discriminazione che impoverisce il potenziale rappresentato dagli individui che compongono la categoria dei giovani. L’adultismo può nascere come conseguenza della paura di ciò che potrebbero fare socialmente i bambini e gli adolescenti. In ambito sessuale un atteggiamento adultista può essere rintracciato nella pianificazione dell’educazione sessuale nelle scuole primarie che mira, in buona fede, ad impostare la sessualità del bambino secondo parametri maturi e consapevoli, quando magari per i bambini potrebbe risultare utile vivere le proprie prime pulsioni e curiosità sessuali secondo i propri strumenti inquisitivi imprecisi ma ricchi di fantasia e di un interesse altalenate e vago, che può benissimo essere soddisfatto da un genitore, quello sì, maturo e consapevole. Tanto più che la sessualità del bambino non è condivisa (a parte qualche triste caso di cronaca) bensì è limitata alla masturbazione, alla fantasia e al curioso e divertito scambio d’idee con i coetanei: tutte cose che un bambino delle elementari riesce a fare benissimo da solo senza essere sovraccaricato dalle ansie adultiste. → ageismo.
AFALLAZIA Termine desueto che indica la condizione di chi, per scelta personale o meno, non ha una vita sessuale. ¶ Dal gr. α + phallos, senza pene.
AFANISI Abolizione totale e permanente della capacità e della possibilità di provare piacere sessuale. Più che un disturbo fisico, l’afanisia è una paura inconscia infantile instillata dagli adulti nei bambini ai quali, per convenzione, non è concessa nessuna soddisfazione sessuale. Nel maschio questa paura assumerebbe la forma di un’angoscia di castrazione e nella donna di un’angoscia di separazione dalla persona amata. ¶ Dal gr. aphanisis, soppressione; concetto psicoanalitico introdotto da Ernest Jones (1929).
AFC Acr. di Average Frustraded Champ. Per la seduction community, sigla con cui si indica il bravo ragazzo medio che rimane costantemente deluso dalle relazioni amorose poiché tende ad idolatrare le donne con le quali ha una relazione, le vizia, le mette su un piedistallo, finendo per farsi trattare come uno zerbino nella speranza di rendersi più attraente ai loro occhi. Questa sarebbe, sempre per la community, la condizione della maggior parte dei ragazzi nella società Occidentale. Molti uomini, dopo diverse delusioni amorose, si ravvedrebbero dei loro errori, in tal caso passerebbero al livello di RAFC (Recovering AFC) per poi eventualmente diventare artisti dell’abbordaggio (PUA, Pick-Up Artist). ¶ Ing.: stupido mediamente frustrato.
AFEFILIA Tipo di aptofilia caratterizzata dalla tendenza a derivare piacere sessuale dall’essere toccati, anche in zone non erogene, da persone inconsapevoli del contatto o che toccano il corpo dell’altro senza alcuna intenzione sessuale. Può essere tipica di soggetti timidi, con poca esperienza sessuale, non abituati al contatto fisico. ¶ Dal gr. aphe, contatto.
APPROFONDIMENTO: Il sessuologo Magnus Hirschfeld riportò il problema di alcuni preti londinesi quando fu inaugurata la metropolitana inglese. I prelati ebbero delle eiaculazioni involontarie in quanto non abituati a stare a stretto contatto con il corpo caldo di una persona, cosa che accade facilmente in un vagone della metropolitana.
AFEFOBIA Timore irrazionale e patologico di essere toccati o di entrare in contatto corporeo con un’altra persona, anche in ambiti non sessuali. Si tratta dell’esasperazione della normale tendenza a proteggere il proprio spazio personale. Vi può essere alla base il timore di cadere in tentazioni sessuali e di essere sopraffatti da esse o la paranoia delirante che il contatto possa essere veicolo di contaminazione. Nelle persone che sono state vittime di violenza sessuale, l’afefobia è una conseguenza non insolita del trauma, per cui il contatto fisico anche lieve con soggetti del sesso opposto scatena una reazione di panico. ¶ Dal gr. aphe, contatto.
AFFARE Voce di significato generico con cui gergalmente si può indicare: 1) Il pene, anche al dim. affarino, affaretto e al accr. affarone. 2) Una relazione amorosa, es. affare di cuore.
AFFINITÀ In ambito sessuale, affiatamento e conformità di vedute, fra due o più partner, riguardo quelli che sono i gusti o le attività sessuali che si amano svolgere insieme, senza la necessità di eccessive chiarificazioni o compromessi. Se da un lato è cosa rarissima incontrare un partner con il quale si condivide un’affinità sessuale assoluta è comunque cosa saggia, per mirare ad una soddisfacente vita sessuale, sceglierne uno con il quale si abbia un’elevata percentuale d’affinità e si operi nel tempo per aumentarne il livello.
AFI Acr. di Antero-Fornicale-Intravaginale, o Punto A.
AFILIA Avversione sessuale, caratterizzata da disgusto, repulsione e paura irrazionale di tutto ciò che riguarda il sesso. ¶ Dal gr. α + -filia, senza attrazione.
A-FRAME O Detto di orgasmo (O) femminile ottenuto mediante la stimolazione del Punto G. ¶ Ing.: orgasmo principale.
AFRODISIACO Sostanza atta ad eccitare lo stimolo, la potenza e/o il piacere sessuale. Sono diversi gli alimenti ai quali la tradizione popolare attribuisce un potere afrodisiaco (es. peperoncino, cioccolata, asparago, cannella, ginko biloba, etc.) benché la scienza ufficiale non abbia ancora confermato che un particolare cibo abbia effettivamente tale proprietà. In alcuni casi la loro reputazione deriva dalla supposta rassomiglianza di essi ai genitali esterni (radice di ginseng, corno di rinoceronte, ostrica), dall’associazione dell’afrodisiaco con le qualità dell’animale dal quale è ricavato (polvere di pene di tigre, corno di rinoceronte) o dal valore economico della sostanza (caviale, champagne, zafferano), in quest’ultimo caso sarebbe lo status sociale della persona che può permettersi di acquistare tale costoso afrodisiaco a essere l’elemento afrodisiaco stesso. Tuttavia, per effetto placebo, è possibile avvertire che una certa sostanza possa avere la capacità di eccitare, nel momento in cui si sceglie di credere che data sostanza sia afrodisiaca. → Afrodite. ¶ Dal gr. aphrodisiakos, sessuale.
AFRODISIOMANIA Desiderio sessuale intenso e difficilmente controllabile, che mira alla sua soddisfazione senza discriminare fra il genere o gli attributi delle persone con le quali cerca sfogo. → ipersessualità.
APPROFONDIMENTO: Un uomo riuscì a fare annullare il proprio matrimonio dopo sei settimane dalla cerimonia a causa delle insistenze sessuali della moglie. In quelle sei settimane il giovane uomo riusciva a dormire solo un’ora per notte poiché la moglie gli stimolava continuamente i genitali. Lei lo costringeva a rapporti sessuali lunghissimi e quando l’uomo non riusciva a sostenere l’erezione per sfinimento, la moglie gli chiedeva di masturbarla per ore, finché al giovane non iniziavano a fare male le braccia. (Hirschfeld, 1935)
AFRODITE Dea della bellezza, della sessualità e della lussuria nella mitologia greca. Il mito vuole che Afrodite sorse dalla spuma del mare dopo che Crono evirò Urano e ne gettò gli attributi in mare, da cui l’appellativo Afrodite Urània (→ uranismo). ¶ Dal gr. afros, spuma.
AFTERCARE In ambito BDSM, speciali attenzioni fisiche e affettive prestate al partner dopo una sessione sessuale particolarmente intensa in cui sono stati sfiorati o superati i limiti soggettivi. → limite, afterplay. ¶ Ing.: assistenza riabilitativa.
TESTIMONIANZA: “Un aftercare fatto male (categoria che include il “NON aftercare”) può fare dei danni praticamente incalcolabili. Può lasciare il tuo partner con un senso di nausea, d’insoddisfazione, di essere stato usato, può rovinare una scena altrimenti grandiosa o danneggiare la fiducia e l’affetto che il tuo partner nutre per te, se vieni visto come arrogante, inattento o inesperto in quel momento di massima tenerezza ed esposizione. Ma se l’aftercare è ben fatto può raddoppiare l’impatto di una buona scena” (Link)
AFTERGLOW Stato psicofisico seguente all’orgasmo. Comprende un senso di appagamento, completezza e benessere, figurativamente paragonato alla colorata e affascinate luminosità che a volte assume il cielo quando il sole è già sotto all’orizzonte. ¶ Ing.: postluminescenza.
AFTERPLAY Attività sessuale, in genere di moderata entità, che segue il rapporto sessuale completo e l’orgasmo. ¶ Ing.: postliminare.
TESTIMONIANZA: “La buona volontà di fare le famose coccole dopo che sono venuto c’è tutta, l’idea mi piace eccetera, ma io dopo sono veramente sedato e sta cosa è peggiorata con l’età. A me spiace, anche perché penso che lei si aspetti un sacco di cose, però anche sta situazione delle aspettative non è che... Insomma, ma uno deve avere l’ansia di prestazione anche dopo la prestazione? Anche quella fase fa parte della prestazione, certo... Però che palle!... Ma non ci si può rilassare insieme?” (t.r.a.)
AGALMATOFILIA O monumentofilia. Attrazione sessuale per le statue, le bambole o i manichini e relative fantasie concernenti esseri umani che si atteggiano a modelli immobili, con esclusione dei robots, per i quali si fa riferimento alla tecnofilia. L’agalmatofilia rientra nella classe delle parafilie del controllo mentale (psicocheirofilia) e le dinamiche sottostanti questo tipo di parafilia non sono troppo differenti da quelle relative alla necrofilia: il soggetto agalmatofilo trova nell’oggetto antropomorfo un partner ideale e idealizzato che non può mettere in crisi le sue insicurezze, poiché non è indipendente. Quindi, per quanto risulti all’apparenza una parafilia feticistica, l’agalmatofilia nasconde una tendenza alla dominazione. Esiste tuttavia una forma attenuata di agalmatofilia nella quale l’approccio sessuale alle statue avviene solo per mancanza di partner reali, ovvero l’antropomorfismo dell’oggetto parrebbe elemento sufficiente per rendere la statua appetibile; la stessa cosa potrebbe essere detta dei rapporti con le bambole sessuali. → pigmalionismo. ¶ Dal gr. agalma, immagine.
APPROFONDIMENTO: È riportato il caso di un soggetto che a dodici anni s’innamorò di una statua vista in un museo, statua che la madre del ragazzo insisteva nel definire oscena. Successivamente il soggetto vide due piccole statue in un negozio e le acquistò; iniziò ad usare le suddette statue per masturbarsi e questa particolare attrazione continuò almeno fino ai 34 anni, diversi anni dopo che l’uomo aveva contratto matrimonio. (Tralins, 1969)to so che lo sta facendo perché mi ama. Perdo veramente la testa. Davvero. Cado immediatamente e lascio che lei mi trascini per casa” (Gates, 2000)
AGAPE Termine greco indicante un convito fraterno, un pasto collettivo e quindi, più semplicemente, sin. di amore senza connotazioni sessuali. L’agape, amore spirituale e oblativo, andò ad opporsi tra i primi cristiani al concetto di eros, legato alla dimensione fisica. Nel Vangelo di Giovanni, Dio stesso è definito agape: “Theos ein agape”, Dio è amore (Gv, 4:8).
AGAPTISMO Unione matrimoniale in cui non viene fatto sesso. L’agaptismo sottolinea la dimensione dell’amore spirituale fra coniugi a discapito di quella sessuale. ¶ Dal gr. agape, amore non carnale.
AGAR-SARA, complesso di Tendenza psicologica dell’uomo che divide le donne in due categorie, popolarmente dette della santa e della puttana. Le donne della prima categoria, idealizzate, sarebbero adatte ad essere amate ma non ad essere coinvolte in attività sessuali, soprattutto se tali attività sono considerate dall’uomo come “sporche”, per quanto piacevoli. La seconda categoria é composta da femmine non-idealizzate, carnali, inadatte all’affettività ma perfette come donne oggetto con le quali dare sfogo alle proprie fantasie. Secondo la psicodinamica, tale visione dicotomica deriverebbe da un’interiorizzazione della figura materna in forma non integrata, cioè scissa fra una madre idealizzata/positiva e una terrena/negativa. Tale complesso psicologico genera sovente unioni nelle quali la partner, per quanto amata, viene puntualmente tradita dal compagno che riesce a gratificarsi sessualmente solo con un’amante, o una prostituta, che però non ama. Il complesso si riscontra anche fra le donne: per alcune, infatti, esiste un compagno sul quale viene riversato affetto e stima, e quindi un altro uomo con il quale si vive l’erotismo più attivo. La persona con il complesso di Agar-Sara vive in maniera egosintonica questo modo di intendere il rapporto e difficilmente si distacca da tale modo di concettualizzare il sesso opposto. ¶ Dal nome di Agar, la schiava egizia di Abramo con la quale quest’ultimo aveva rapporti sessuali con il consenso della moglie Sara.
TESTIMONIANZA: “Io non mi masturbo mai pensando alla mia ragazza. Non lo facevo neppure nel periodo in cui c’eravamo conosciuti e ci stavo provando, con tutto che la desideravo di brutto. Zero, io con le mie tipe non mi faccio le seghe. Ma ti pare? Quello lo fai con YouPorn [sito che raccoglie video pornografici] e con le puttane che ci sono dentro. Ma poi che senso ha masturbarsi pensando ad una con cui fai già sesso? Il mio rapporto con *** è su un altro livello...” (t.r.a.)
AGASTOPIA Attrazione per una particolare parte del corpo, sebbene non necessariamente elettiva come nel parzialismo. ¶ Dal gr. agastos, ammirevole + topos, zona (del corpo).
TESTIMONIANZA: “La prima cosa che guardo negli uomini è l’avambraccio, che deve essere fatto in un certo modo... io so come. Se è fatto come dico io allora è provocante. È difficile descrivere il tipo di avambraccio, dovrei fartene vedere uno” (t.r.a.)
AGE PLAY Gioco sessuale o stile di relazione in cui fra due adulti uno assume il ruolo del bambino. L’age-play può realizzarsi con semplici coccole, dialoghi infantili e voci modulate (baby talk) o evolvere in veri e propri rituali di cambio di pannolini, bagnetti e giochi di tipo premio/punizione, come tipicamente si osserva nell’infantilismo. Nel gioco sessuale occasionale non è infrequente che i partner si scambino i ruoli, mentre fra le coppie che usano l’age-play come stile relazionale, i ruoli sono pressoché fissi e con maggior probabilità è il maschio che assume il ruolo infantile. ¶ Ing.: gioco dell’età.
TESTIMONIANZA: “Sono interessata all’ageplay da parecchio, di base alla situazione papà/figlia. Attualmente sono impegnata in una relazione aperta ma il mio partner non sa che ho questi desideri. Gli piace quando lo chiamo “paparino” durante il sesso ma, a parte questo, lui è molto molto vanilla [canonico]. Ho solo 19 anni e questo rende le cose più difficili quando cerco qualcuno per condividere queste fantasie perché non voglio essere giudicata ingiustamente... Ma sopprimerle mi fa diventare matta...” (Da en.allexperts.com - link non più attivo)
AGEISMO Tendenza pregiudizievole a discriminare le persone in base alla loro età. Il concetto di ageismo fu coniato per descrivere in modo specifico un’ottica prevenuta verso le persone anziane, verso l’anzianità stessa e il processo d’invecchiamento, così come il perpetrarsi di stereotipi negativi legati alla terza età. Successivamente il termine si è allargato a descrivere le idee e i comportamenti discriminatori legati a fasce di età specifiche. La discriminazione verso le persone anziane è detta jeunismo, quella verso le più giovani adultismo. ¶ Termine coniato dal gerontologo Robert N. Butler (1969).
AGENDER Transgender che si pone totalmente al di fuori del genere maschile e del genere femminile, nonostante presenti caratteristiche fisiche e comportamentali ascrivibili per tradizione agli uomini o alle donne. → transgenderismo. ¶ Dal gr. α + ing. gender, senza genere.
AGENOBIOSI Condotta di una coppia sposata che, consensualmente, decide di vivere insieme senza fare sesso. ¶ Dal gr. agenes, senza figli + bios, vita.
AGGRESSIONE FALLICA In psicoanalisi, forma o modalità di scarica aggressiva tipica del bambino nella fase fallica. L’aggressione fallica diviene poi, anche in età adulta, una metodica di attacco in cui il pene o ciò che simbolicamente si rifà ad esso (lo stupro, le armi, etc.) viene utilizzato come strumento d’offesa principale per sottomettere una vittima. Anche il doppio standard rappresenterebbe una forma di aggressione fallica.
AGGRESSOFILIA O agrexofilia. Parafilia di coloro che trovano eccitante, mentre fanno sesso, sapere che altre persone possano sentirli o che siano comunque consapevoli del fatto che lo stanno facendo, al punto da sperare di essere sorpresi sul fatto. È una parafilia esibizionistica, associata alla tendenza a ricercare sensazioni adrenaliniche. ¶ Dal lat. aggredi, avvicinarsi.
AGGRESSOFRENIA Incapacità di fare sesso dovuta alla sensazione che qualcuno possa essere vicino e quindi possa sentire. La paura di essere uditi mentre si fa sesso è collegata al timore che una persona possa venire a controllare cosa stia accadendo e quindi, potenzialmente, “aggredire” il soggetto durante l’atto sessuale, momento in cui si troverebbe particolarmente indifeso. → agressofilia. ¶ Dal lat. aggredi, avvicinarsi + suff. -frenia, fatto patologico a carico della mente.
AGNOPIA Particolare espressione provocatoria, caratterizzata da sottomissione e vacuità, osservabile in alcune persone durante i preliminari o durante il rapporto sessuale. ¶ Dal lat. agnus, agnello + radice gr. op-, sguardo.
AGOMFATIMIA Mancanza d’interesse sessuale per una persona che non ha i denti o ha i denti cariati. ¶ Dal gr. agomphios, privo di molari + thymos, stato d’animo (negativo).
APPROFONDIMENTO: Le persone che hanno una vita sessuale attiva mostrano di avere una salute dentale migliore. Il motivo non è difficile da comprendere ed ha basi decisamente pratiche. Da ricerche in ambito odontoiatrico è risultato che la persona che fa sesso è più incentivata a farsi trovare dal partner con i denti puliti e l’alito fresco, e quindi si lava più spesso i denti. Le persone che invece hanno una vita sessuale scarsa o nulla, tenderebbero a trascurare non solo la propria igiene orale ma quella complessiva.
AGONOFILIA 1) Parafilia nella quale si rendono necessari, prima di ogni rapporto sessuale, finti e moderati scontri fisici con il partner, il quale dovrà fingere di resistere all’aggressione per poi farsi soverchiare (pseudo-stupro). È una parafilia di tipo predatorio. 2) Eccitamento sessuale, nel comportamento o in fantasia, dipendente dall’idea di combattere, di assistere a combattimenti (anche sportivi), o vedere immagini di lottatori/lottatrici: è tipica la reazione di eccitazione di alcuni uomini di fronte al catfighting. Tale tendenza parafilica è spesso associata a un feticismo per i materiali utilizzati negli sport di combattimento (guantoni, uniformi, etc.) ma rivela anche una tendenza alla ricerca di sensazioni adrenaliniche. ¶ Dal gr. agon, lotta.
TESTIMONIANZA: “È successo a volte... no, un po’ più che “a volte”... è successo che io e lui facessimo una specie di lotta prima di fare l’amore, anzi alcune volte finiva che facevamo l’amore proprio perché avevamo iniziato una lotta, in alcuni casi si trattava di veri e propri litigi tesi. A me, quando lui si arrabbia, mi piace di più; il suo corpo diventa più teso. Un po’ mi fa paura e allo stesso tempo mi piace. Quando mi prende, in quei casi, ha un’energia più vera. È un gioco, io meno un po’ poi cedo, ovvio, lui è più forte, però lo faccio sudare. La cosa mi piace” (t.r.a.)
AGONORGASMOFILIA Necessità, per raggiungere l’acme del piacere sessuale, di praticare lunghi ed estenuanti rapporti sessuali. Questa parafilia può risultare da una sensazione inconscia di inadeguatezza sessuale che viene ipercompensata tramite una forma di atletismo sessuale, tale da dimostrare al partner un’indiscutibile capacità di soddisfarlo sessualmente e, di riflesso, rassicurare il soggetto circa le proprie paure. L’agonosrgasmofilia può altresì essere un fenomeno associato ad ipersessualità, il più delle volte reattiva a tendenze depressive compensate tramite energizzanti “botte di vita” che vanno a limitare un pervasivo senso di vuoto. ¶ Dal gr. agon, competizione + orgasmos, orgasmo.
AGORAFILIA Eccitamento sessuale, nel comportamento o in fantasia, derivante dall’idea di fare sesso all’aperto o in luoghi pubblici. Diverse persone trovano eccitanti gli incontri sessuali in luoghi pubblici (bagni, locali, giardini, etc.) mentre molti rifuggono l’idea per l’ansia che tale pratica potrebbe comportare e la vergogna conseguente al fatto di essere scoperti. Il rischio, l’eventualità di essere visti, sentiti e/o il gusto del proibito sembrano invece proprio i principali elementi che eccitano l’agorafilico. In senso più lato, con agorafilia si indica un’inusuale livello di esaltazione e felicità che alcuni esperiscono nel fare attività all’aperto e/o insieme a molte persone (fiere, rave-party, parate, locali affollati) per cui il soggetto può, in alcuni casi, arrivare a provare un’eccitazione sessuale così come l’agorafobico, nelle medesime circostanze, prova angoscia e paura. ¶ Dal gr. agora, piazza, assemblea pubblica.
TESTIMONIANZA: “Una volta l’abbiamo fatto in un prato vicino a un boschetto. Lo fanno in tanti? Sì, ma noi l’abbiamo fatto alle quattro di pomeriggio con lì vicino dei ragazzini che giocavano a calcio e altra gente che passeggiava. Il bello è che me l’ha chiesto lei. Non c’ha visto nessuno, ne sono certo. Non l’ho più fatta una cosa del genere, a me non tranquillizzava molto. Lei invece era presissima, mentre lo facevamo diceva cose sul fatto che eravamo fusi insieme, fusi con la natura... contenta lei...” (t.r.a.)
AGRAFILIA Sin. di raptofilia. ¶ Dal gr. agra, preda.
AGRAFOBIA Fobia dell’abuso sessuale, paura angosciosa e immotivata di essere vittima di uno stupro. Tale disturbo psicologico colpisce prevedibilmente più le donne che gli uomini. Fattori predisponenti sono, non solo un episodio di violenza sessuale vissuto realmente, ma l’immedesimazione empatica con un’altra persona che abbia subito uno stupro, anche solo visto in un film o di cui si abbia avuto notizia per un fatto di cronaca. Non è raro che l’agrafobia esordisca a seguito di un periodo di vita particolarmente stressante in cui la psiche ha associato in qualche modo il disagio psicologico con l’idea dell’abuso sessuale. ¶ Dal gr. agra, preda.
TESTIMONIANZA: “Mi sento sempre a disagio quando sono fuori da sola di notte nel mio quartiere. Ogni volta che un uomo mi passa a fianco, valuto fra me e me quale sia la probabilità che mi stupri e cosa potrei fare se ciò accadesse. Sono sempre attenta a notare quanta gente mi sta attorno, di che sesso sia, etc” (Link)