ABASIOFILIA Attrazione psicosessuale nei confronti di persone con deficit motorio, con tutori alle articolazioni inferiori o che utilizzano sedie a rotelle. Nell’autoabasiofilia, forma passiva di questa parafilia, l’eccitazione è legata alla fantasia o alla simulazione di essere zoppo o paraplegico. Si tratta di una variazione sessuale nel novero di quelle relative all’attrazione per l’invalidità, in cui gioca un ruolo determinante il bisogno di prestare cura e amore così come l’aspetto legato alla dominazione e alla vulnerabilità dell’altro. → gipsofilia. ¶ Dal gr. α + basis, senza passo, che non cammina.
TESTIMONIANZA: “Il mio secondo marito non aveva problemi rispetto a questo [...] alcune volte eravamo soliti fare finta che io fossi paraplegica e che lo fosse anche lui [...] Non credo che la cosa abbia avuto un effetto negativo sul nostro matrimonio [...] Alla fine ho detto al mio attuale marito della cosa e anche lui non sembrava avere problemi, ma non ha detto o fatto nulla di particolare fino al giorno in cui gli si è bloccata la schiena e l’ho trovato a letto che mi aspettava senza i pantaloni, facendo finta di essere paraplegico e mi diceva di non poter muovere le gambe, eccetera. Mi sono eccitata tantissimo e, durante il sesso, ho raggiunto l’orgasmo prima di lui, cosa che non era mai successa prima”(link)
ABC Acr. di Abstinence, Be faithful, Castity, sigla popolare soprattutto in USA dove riassume una politica di condotta sessuale pubblicizzata dalla Chiesa Cattolica e da altri elementi sociali conservatori. L’astinenza sessuale prima del matrimonio, la fedeltà e la castità sarebbero i giusti atteggiamenti per una corretta vita sessuale e una soluzione ottimale per l’evitamento della diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili. La versione dell’acronimo in cui la ‘C’ significa Condom al posto di Castità è ovviamente frutto di un punto di vista più aperto e possibilista. ¶ Ing.: Astinenza, Essere fedele, Castità (o Profilattico).
ABLUTOFILIA Bisogno compulsivo di lavarsi per generare eccitamento sessuale. Il soggetto può ritenere il farsi la doccia o il bagno, un tipo di preliminare necessario per giungere a uno stato di sufficiente eccitazione, in quanto il lavarsi espone la nudità propria e/o del partner; oppure può ritenere le abluzioni un mezzo per placare l’ansia legate all’idea ossessiva di avere uno sgradevole odore corporeo. → alveofilia. ¶ Dal lat. ablutus, lavato, purificato.
ABLUTOSCHEPTOFILIA Forma di voyeurismo legata all’osservazione di persone che si lavano, si fanno il bagno o la doccia. È naturale che l’osservazione della nudità di una persona colta nella sua intimità possa causare eccitazione, l’ablutoscheptofilia tuttavia descrive una variazione sessuale che tende a declinarsi nella ripetuta e compulsiva violazione della privacy delle persone; tale parafilia si accompagna in genere ad altre forme di voyeurismo. ¶ Dal lat. ablutus, lavato + gr. skeptomai, osservare.
ABRASIONE Lesione superficiale della cute o delle mucose, in genere dovuta a ripetuta azione d’attrito. In ambito sessuale, specie nella subcultura BDSM, alcuni soggetti amano procurarsi abrasioni tramite i più diversi materiali o semplicemente con le unghie; l’abrasione, sovente praticata in zona genitale, rende la pelle già sottile ancor più sensibile. Abradere la pelle, oltre a causare dolore e lesioni, può rappresentare una forma di sesso non sicuro.
ABSESSUALITÀ Condizione di chi prova piacere sessuale nel prendere distanza dal sesso tramite astinenza, continenza, castità, o promuovendo l’astinenza sessuale agli altri, per esempio attaccando la pornografia e le scelte sessuali delle altre persone. L’absessuale può agire privatamente in maniera del tutto opposta rispetto a ciò che predica in pubblico, setacciando internet in cerca di materiale sessuale da censurare e condannare e ottenendo da ciò ulteriore gratificazione sessuale. ¶ Dal pref. lat. ab-, che indica distacco, allontanamento da qualcosa. Coniato dalla sociologa e psicologa statunitense Carol Queen.
ABUSATO-ABUSATORE Modello teorico sviluppato da Garland e Dougher (1990) che spiega la violenza sessuale perpetrata in età adulta come la ripetizione e il riflesso di un’aggressione sessuale che il soggetto avrebbe sofferto durante l’infanzia; la violenza sessuale agita dopo la maggior età altro non sarebbe se non un tentativo distorto di dare uno sbocco a traumi sessuali precoci irrisolti. L’aggressione sessuale sarebbe un atto di vendetta mediante il quale il passato è cancellato e trasformato in piacere e vittoria, riducendo gli affetti dolorosi provati più volte in occasione del trauma precedente. Tramite la violenza sessuale, l’abusatore cercherebbe di superare il senso d’impotenza, un'immagine di sé negativa, la perdita di fiducia negli altri e il timore di pericolo incombente che costituiscono gli altri aspetti post-traumatici legati all'abuso sessuale. L'atto perverso ed aggressivo è dunque odio erotizzato, un atto pseudosessuale in cui si ripetono gli aspetti di una passata vittimizzazione. Ciò pare spiegare, almeno in parte, il comportamento di alcuni pedofili che hanno subito in età infantile abusi sessuali.
ABUSO SESSUALE Induzione e/o coinvolgimento in qualsiasi tipo di attività sessuale, anche solo sul piano psicologico, di una persona non in grado di scegliere in quanto coercizzata all’atto o perché non consapevole del valore delle azioni subite, ad esempio per via dell’età o di un deficit cognitivo. In Italia il reato di abuso sessuale viene punito con la reclusione dai 5 ai 10 anni; nel caso la vittima abbia meno di quattordici anni la pena può raggiungere i 12 anni, 14 nel caso la vittima non abbia compiuto i 10 anni di età. Non è invece punibile il minorenne che compie atti sessuali con un minorenne che abbia compiuto 13 anni, se la differenza di età tra i soggetti non è superiore ai tre anni. L’abuso sessuale su minore viene compiuto nella stragrande maggioranza dei casi da familiari o conoscenti: in un terzo di questi casi il responsabile dell’abuso è il padre, nel 13,5% dei casi ad agire è un parente, nel 19,9% un conoscente, il 10% delle violenze sono compiute da insegnati o educatori e l’1% da religiosi (Dossier Pedofilia 2008-2009, Telefono Azzurro). Si parla di falso abuso sessuale quando viene denunciato un falso caso di molestia sessuale; in genere si tratta di denunce strumentali attuate per vendetta o mirate all’ottenimento di una posizione di vantaggio in cause legali, in special modo in quelle di separazione o divorzio. → stupro; violenza sessuale; pedofilia.
APPROFONDIMENTO: Poiché non sempre è semplice comprendere appieno se si sia stati o se si sia vittime di abuso sessuale, rispondendo negativamente ad una delle seguenti domande è probabile che il lettore stia subendo abuso, in tal caso si consiglia vivamente di cercare supporto. - Ti è stato chiesto il consenso per gli atti sessuali praticati o lo hai dato? - Hai la possibilità di ritirare il tuo consenso e di porre termine a ciò che stai facendo in ogni momento? - Hai la possibilità di esprimere sentimenti di gelosia, infelicità o senso di colpa? - Hai la possibilità di rifiutarti di compiere atti sessuali illegali? - I tuoi limiti e i tuoi bisogni sessuali vengono rispettati sempre? - La tua relazione sessuale è basata su onestà, rispetto e fiducia? - Ti senti bene dopo l’attività sessuale che compi? - Riesci a far valere la tua volontà di praticare sesso sicuro?
AC/DC 1) Per analogia con il cambiamento di frequenza elettrica, l’acr. indica la bisessualità o la persona bisessuale che alterna il proprio interesse sessuale da maschio a femmina; il travestito bisessuale può essere indicato con la sigla AC/DC TV. Acey-deucey è una variante scritta per esteso della sigla AC/DC. 2) Nell’ambito del BDSM, soggetto che alterna il ruolo dominante ad quello sottomesso. → switch. ¶ Sigla mediata dall’elettronica nella quale con AC si indica la corrente alternata e con DC quella continua.
ACCETTIVA, fase O fase ricettiva. Termine mediato dall’etologia e introdotto in sessuologia da Frank A. Beach (1976) indicante la seconda fase del rapporto erotico-sessuale fra maschio e femmina, in cui i rispettivi organi sessuali vengono in contatto: tale fase è caratterizzata dai fenomeni di erezione, lubrificazione e penetrazione. Segue la fase procettiva e precede quella concettiva.
ACCIDENT PRONE (AP) Soggetto che volontariamente, e per lo più in pubblico, non contiene lo stimolo ad urinare, soprattutto in riferimento alla pratica del knicker-wetting → infantilismo; diaperismo. ¶ Ing.: incline agli incidenti.
TESTIMONIANZA: “Un giorno, tornando a casa, mi scappava la pipì così tanto che non sono riuscita a trattenerla e me la sono fatta addosso. Ora, lo so che questo non è nulla di notevole e che ci devono essere diverse donne che una volta o l’altra hanno avuto un incidente simile. Ma per me non è finita qui. Di tanto in tanto me la faccio nelle mutande di proposito e la cosa mi piace. Non so capire se io sia strana oppure unica al mondo. Qualcun’altro fa questo o ha esperienza su questa cosa o sono proprio l’unica?” (link)
ACCOMPAGNATRICE Vedi escort.
ACEDOLAGNIA Completa indifferenza al sesso. ¶ Dal gr. akedia, indifferenza + -lagnia.
ACHILLE, complesso di Quadro psicologico dell’uomo seduttore, bello, vincente e corteggiato ma intimamente fragile e timoroso di essere messo a nudo. Nonostante i notevoli successi con le donne, questo tipo di uomo vive costantemente un profondo senso d’insicurezza che però rarissimamente viene rivelato poiché coperto da una difesa, una sorta di falsa identità che nasconde quella segreta e fragile. Questo nucleo fragile rappresenta appunto il “tallone d’Achille” da cui il nome del complesso. ¶ Dal nome del mitico eroe omerico, invulnerabile in tutto il corpo eccetto il calcagno.
ACMEGENESI Sin. di orgasmo, o l’induzione di esso. ¶ Dal gr. akme, culmine + genesis, inizio.
ACOMOCLITISMO Condizione della persona che è priva di peli in zona genitale, poiché li ha tagliati per scelta estetica o perché in età prepuberale. ¶ Dal gr. akomos, calvo + clitus, pube.
ACOMOCLITOFILIA Tendenza di chi è particolarmente eccitato dalla visione di genitali glabri o preferisce avere la propria zona genitale senza peli. → acomoclitismo.
TESTIMONIANZA: “La cosa che m’innervosisce è che dicono che a noi maschi piacciono le donne rasate perché ci ricordano le bambine, le ragazzine e tutte queste cazzate pedofile. Non c’entra niente quello, almeno per me, dico. La rasatura totale lì, mi piace perché si vede meglio tutta la situazione, e proprio perché è una donna adulta, non so se mi spiego. Piuttosto sarà una cosa da voyeur, se proprio... Magari non la rasatura totale ma almeno veniamoci incontro! Ma tu hai mai fatto sesso orale con una che non si è data una regolata lì sotto? Lasciamo perdere...” (t.r.a.)
ACRASOLAGNIA Incapacità di controllarsi sessualmente. ¶ Dal gr. akrasia, intemperanza + -lagnia.
ACROFILIA Proclività a ritenere particolarmente eccitanti le attività sessuali praticate in luoghi elevati o semplicemente rialzati da terra. Certe attività relative al volo o a sport estremi (paracadutismo, deltaplano, bungee-jumping, etc.) innalzano i livelli di adrenalina causando un eccitamento del sistema nervoso che si può riflettere anche sul piano sessuale. La forma più nota di acrofilia è quella relativa ai rapporti sessuali sugli aerei; il fenomeno è così diffuso che esiste un’organizzazione, il Mile High Club, i cui membri hanno dimostrato di aver fatto sesso ad un’altitudine non inferiore ad un miglio da terra (1609 m). ¶ Dal gr. akros, punto più alto.
APPROFONDFIMENTO: Rapporti sessuali in alta quota, consigli pratici. 1) Prenotate il volo che preferite ma che sia lungo, in modo che la maggior parte dei passeggeri dorma così da poter avere più privacy. 2) Il bagno è ovviamente il luogo in cui avere il rapporto: andateci uno alla volta e non alzatevi contemporaneamente o le vostre intenzioni saranno palesi. Il momento migliore è quando viene proiettato il film e la gente dorme o è distratta. 3) Mettete un copri-water sulla tazza; è più sicuro che uno dei due si sieda sul water in modo da evitare di farsi male se ci sono turbolenze. 4) Siate veloci, non occupate il bagno troppo a lungo; pulite tutto, uscite insieme e tornate con discrezione ai posti. 5) Se qualcuno vi avvicina accusandovi di aver fatto sesso, negate. Fare sesso sugli aerei di linea è illegale, quindi dite che il partner stava male e lo dovevate aiutare. (Link)
ACRORTOSI Condizione anormale di colui che ha un eccessivo numero di erezioni o che ha erezioni nei momenti più impensati, non controllate, senza stimolazione sessuale. Si tratta di un termine desueto diffusosi all’inizio del XIX quando ancora si pensava che le erezioni spontanee, soprattutto in età adolescenziale, cioè quando esse hanno maggior probabilità di avere luogo, potessero essere un segno d’ipersessualità e patologia. ¶ Dal gr. akros, alto + orthos, dritto.
ACROTOMOFILIA Meno comunemente, amelotasi. Fantasia ricorrente o attrazione selettiva per persone che hanno subito un’amputazione. Il soggetto può organizzare delle situazioni erotiche bendando gli arti del partner in modo da farli sparire alla vista o chiedere che il partner simuli uno stato d’invalidità, zoppicando, usando stampelle, etc. (pseudoacrotomia). L’attrazione per persone amputate può derivare da una forma di sadismo vicariante o per un senso di bassa autostima: la persona non pensa di meritare un partner che non abbia un handicap o un tale partner rappresenta una scusa legittima per le proprie scarse performance. Può altresì essere conseguente all’osservazione che le persone amputate ricevono maggiori attenzioni e cure. Il partner amputato può essere scelto in quanto i desideri sessuali verso di esso vanno incontro ad un minore senso di colpa poiché il sesso è solo conseguente, e quindi secondario, alle cure e alle attenzioniprestate all’invalido. In molti casi, il partner handicappato dà al soggetto che ne è attratto un senso di sicurezza, perché è visto come più fedele, cioè meno facilitato a tradire, e meno critico. L’acrotomofilia è una parafilia complementare all’apotemnofilia e fa parte del gruppo legato all’attrazione per l’invalidità. → devotismo, abasiofilia. ¶ Dal gr. akron, estremità + tome, taglio.
TESTIMONIANZA: “La maggior parte degli acrotomofili sono maschi e sono attratti da donne amputate. L’acrotomofilo in genere preferisce le amputate AK [Above Knee, sopra il ginocchio] che indossano una minigonna. Ci sono acrotomofili gay attratti da amputati dello stesso sesso. Di norma l’acrotomofilo non ama vedere le protesi e non è particolarmente ispirato da altri tipi di amputazione, in particolare dalle amputazioni del braccio. Un avviso agli amputati che si vogliono imbarcare in una relazione affettiva con un acrotomofilo. Guardate i segnali d’insicurezza: avvertite che il vostro partner vi tratta da una parte come se foste un dio e dall’altra come qualcosa da scaricare nel cesso? [...] Alla lunga si deve sviluppare del mutuo rispetto, le relazioni fisiche o quelle basate su un particolare attributo hanno la tendenza a bruciare in fretta” (Link)
ACTIRASTIA Piacere di carattere erotico conseguente all’esposizione ai raggi del sole. Può essere caratteristica di alcuni fra coloro che praticano nudismo o che amano prendere il sole in abbigliamento molto succinto. L’actirastia può essere messa in relazione ai benefici effetti dell’esposizione ai raggi solari che procurano un “risveglio dei sensi” dato da un’attenuazione di possibili sintomi depressivi e miglioramento del funzionamento del sistema adrenergico. Non può essere esclusa una componete esibizionistica. ¶ Dal gr. aktis, raggi solari + erastes, amante.
ACUCULLOFILIA Attrazione sessuale per uomini che hanno il pene circonciso. Tale preferenza può essere motivata in base a quattro fattori: sociale, in quanto la circoncisione è soprattutto tipica di uomini aderenti alla religione ebraica; igienica, l’assenza del prepuzio limita l’accumulo di smegma; estetica, il glande esposto anche quando il pene è flaccido viene ritenuto elemento visivamente eccitante; prestazionale, l’assenza del prepuzio inspessisce la pelle del glande che diventa leggermente meno sensibile così da limitare, in linea di principio, gli episodi di eiaculazione precoce. → parzialismo. ¶ Dal gr. α + lat. cucullus, senza cappuccio.
TESTIMONIANZA: “Ho capito che non ho semplicemente un’inclinazione verso i peni senza prepuzio ma che attivamente scarto quelli non circoncisi. Non ha nulla a che vedere con il giudaismo. Quelli non circoncisi non mi risultano sensuali o eccitanti. Questa preferenza, che è molto più definita rispetto alle mie preferenze verso l’altezza, il colore di capelli, la religione o la razza, mi fa sentire un po’ superficiale ma è indomabile” (Da jewcy.com - link non più attivo)
ACUSTICOFILIA Anche fonofilia. Proclività a percepire alcuni stimoli acustici come erogeni. In genere i suoni preferiti sono: canzoni, letture, l’enunciazione di termini sessuali, parole in un linguaggio straniero, il respiro affannoso e, più in generale, tutti i suoni che si possono produrre durante un rapporto sessuale. Difficilmente l’acusticofilia diviene tendenza sessuale esclusiva ma non è raro che un suono possa diventare attivatore del desiderio, tuttavia è più probabile che certi suoni e certe parole entrino a far parte dell’universo erogeno di una coppia o di un singolo, e possano essere usati come coadiuvanti del desiderio. ¶ Dal gr. akustikos, ciò che si può udire.
APPROFONDIMENTO: L’eccitamento che le persone, specialmente i teenager, derivano dalla musica ad alto volume, deriva da un’attivazione del sistema nervoso periferico dato dalle onde sonore a bassa frequenza che colpiscono i loro corpi. Le persone possono sentirsi eccitate in quanto tale processo innesca il meccanismo fisico di lotta-fuga che procura una produzione di adrenalina. (M. Koss in Smith, 1989)
ADAMITICO Detto di persona in condizione di nudità, ma da intendersi anche con l’accezione di molto poco vestita, ovvero secondo lo stile di Adamo, in riferimento alla nudità del primo uomo nel Paradiso Terrestre per com’è descritto nella Bibbia.
ANTROPOLOGIA: Adamiti o adamiani era il nome di una setta eretica cristiana del II secolo d.C. che paragonava la propria Chiesa al Paradiso Terrestre e quindi riproduceva la nudità di Adamo, rifiutava il matrimonio (in quanto Eva fu causa della cacciata dall’Eden) ed esaltava una visione del corpo capace di bearsi tramite i sensi, cosa, quest’ultima, che portò la setta ad essere accusata di praticare atti immorali. Il nome Adamiti fu attribuito ad altri gruppi eretici diffusi fino al XIX sec.
ADDIO AL CELIBATO/NUBILATO Festa organizzata poco prima del matrimonio per permettere un’ultima volta al futuro marito e/o alla futura sposa di compiere attività tipiche dello status di single. Tradizionalmente, il nubile o la celibe con i rispettivi amici omogenere si recano in locali per adulti dove assistono a sexy show, organizzano una festa privata ingaggiando un performer privato o viene pagata una prostituta o un accompagnatore per un’ultima esperienza sessuale. Dato il valore trasgressivo di queste soluzioni, irrispettose nei confronti del futuro coniuge, molti fidanzati si promettono un rispettivo addio celibato/nubilato fatto da una semplice uscita con gli amici senza nessun risvolto sessuale.
ADECTIA Condizione della donna che, per motivi psicologici o fisici (reali o fittizi), rifiuta il rapporto sessuale o lo termina prima che l’atto sia completo. ¶ Dal gr. adektos, che non può ricevere.
ADELFEPOTIA Desiderio sessuale diretto verso la propria sorella. ¶ Dal gr. adelphe, sorella + pothos, desiderio.
ADELFIRESSIA Desiderio sessuale diretto verso il proprio nipote. ¶ Dal gr. adelphideos, nipote + orexis, desiderio.
ADELFOGAMIA 1) Legame, in genere di tipo matrimoniale, in cui due o più fratelli condividono la stessa moglie o mogli. 2) Unione matrimoniale fra fratello e sorella. ¶ Dal gr. adelphos, fratello + gamos, nozze.
ADELOFILIA Parafilia di coloro che traggono piacere sessuale dal fingere di non essere interessati al sesso. È un atteggiamento aggressivo passivo che nasconde una duplice tendenza: esibizionistica e sadica, poiché mira, più o meno consciamente, al controllo manipolativo del desiderio dell’altro. ¶ Dal gr. adelos, ciò che non è chiaro, non è manifesto.
ADIPOFILIA Attrazione feticistica per persone sovrappeso, grasse od obese. Nella massima parte dei casi il partner ricercato è di sesso femminile. L’adipofilo vede la donna grassa od obesa come l’incarnazione di una femminilità libera, potente e priva delle costrizioni sociali che “riducono” il corpo femminile ad un modello estetico di consumo; il corpo della donna di peso medio o leggero è percepito dall’adipofilo come troppo infantile per essere attraente (una sorta di modello pedofilo latente incentivato dalla moda e dalla società), mentre la donna sovrappeso interpreterebbe meglio la femminilità adulta. La persona obesa per risultare attraente non deve essere necessariamente nuda, anche solo la vista dei pannicoli adiposi può risultare eccitante; il corpo obeso diventa feticcio eccitante di per sé e spesso l’atto sessuale stesso può essere messo in secondo piano. Oltretutto, nel caso di donne molto obese, le grandi labbra vulvari possono allargarsi in tale misura da rendere impossibile la penetrazione per uomini normodotati. L’adipofilia può essere tipica di soggetti con affettività anaclitica che percepiscono nella donna grassa una sorta di madre che nutre e accudisce: in quest’ottica la donna diverrebbe figurativamente un grosso, morbido, caldo seno che non abbandona mai il proprio bambino; la pressione del corpo della donna obesa durante il sesso richiamerebbe le sensazioni provate durante l’infanzia quando il corpo e il viso dell’infante erano premuti contro il seno. Altre motivazioni possono essere ricondotte al senso di sicurezza esperito nell’avere un partner handicappato, nella misura in cui l’obesità grave impedisce la deambulazione ed altre attività quotidiane. Sovente il soggetto adipofilo ha un parente molto stretto (genitore o fratello) che è obeso, sicché si può supporre che, nella ricerca di partner obesi, egli tenti di richiamare modelli e dinamiche affettive apprese nell’infanzia. → feederism, anaclitismo, acrotomofilia. ¶ Dal lat. adeps, grasso.
TESTIMONIANZA: N. è un fat admirer con un’attrazione erotica lunga una vita per le donne di oltre 180 Kg. […] N. viene così rapito dalla vista di una persona molto grassa che guardarne una che cammina in strada lo proietta in uno stato di vuoto mentale tipo robot. Non sa più dov’è o cosa sta facendo […] N. fa risalire la sua passione per il grasso all’infanzia. Benché né sua madre né i suoi parenti fossero sovrappeso, lui ricorda di essere stato colpito a dieci anni dalla vista di una ragazzina grassa, vicina di casa, che partecipava ad un barbecue organizzato dalla sua famiglia. “Trasmettevano una qualche canzone rock alla radio a transistor e lei aveva addosso quei pantaloncini corti. Stava solo battendo il pollice contro le gambe al ritmo della canzone rock, con un’aria molto inconsapevole, e quei rotoli di carne oceanica ondeggiavano avanti e indietro fra le sue ampie cosce”. Ned spiega il suo amore per il corpo di sua moglie: “C’è più pelle. Ci sono ettari di carne cremosa. Durante la penetrazione, sbatti contro la larga regione del ventre che si solleva fino al tuo petto e sbatte sotto il tuo mento. Galleggi in un oceano di carne umana! Vi sono aree simili alle mammelle che si estendo dietro le scapole. Tutto il corpo diventa della consistenza del seno di una donna” (Gates, 2000)
ADOLESCENTILISMO Parafilia caratterizzata dal desiderio di vestirsi come un adolescente e impersonarne gli atteggiamenti, essendo quindi trattati dal partner come tale. Sovente il soggetto adolescentilista ha un’attrazione univoca verso persone in età adolescenziale e, cercando contatti con esse, mette in atto azioni non consone se non del tutto illegali. Come alcuni pedofili, l’adolescentilista presenta un blocco evolutivo psicosessuale e un’incapacità di relazionarsi affettivamente con adulti in modo adulto. → adultescenza.
ADORAZIONE In ing. worship. Pratica tipica di alcune forme di parzialismo in cui una parte del corpo o un oggetto viene caricato di un enorme valore erogeno e quindi diviene il centro di tutta l’attività sessuale. In genere l’adorazione è praticata in ambito sadomasochistico, in quanto essa ha luogo fra un Dom, che possiede la parte del corpo desiderata, e un sub, il quale si prodiga in mille attenzioni verso tale oggetto-organo del desiderio fino ad assumere un ruolo del tutto sottomesso per avere accesso al feticcio in questione. Tutte le forme di worship possono essere imposte da un partner dominante come forma di umiliazione per il sub che, in tal caso, non presenta nessuna forma di parzialismo verso la parte che sarà “costretto” ad adorare. Le più comuni forme di adorazione sono le seguenti. Adorazione anale (anal worship), pratica di dominazione incentrata sull’adorazione dell’ano, in cui un sub bacia e lecca l’ano di un Dom, spesso assumendo posizioni che rimarcano lo stato di sottomissione (facesitting), in modo da accentuare la dinamica di adorazione-dominazione. Una forma più estesa di anal worship è l’adorazione del culo (ass worship), nella quale tutto il deretano diventa oggetto di cura e attenzione feticistica. Con adorazione del corpo (body worship) s’intende l’insieme di servizi orali prestati al corpo di un Dom, o a una parte specifica di esso (ano, piedi, organi sessuali, etc.), essi possono essere baci, leccamenti e suzioni praticati nella zona interessata. Il body worship può anche declinarsi in una cura assoluta verso la persona nella sua interezza: in tal caso si parla di adorazione totale (total worship), pratica nella quale una persona laverà, asciugherà, pulirà, servirà e nutrirà il partner. L’adorazione del piede (foot worship) è un’attività tipica della podofilia inscritta in dinamiche di dominazione, per le quali la cura e la stimolazione dei piedi del partner assorbono gran parte del tempo dedicato all’attività sessuale. L’adorazione dello stivale (boot worship) è un’attività tipica del retifismo: gli stivali, o le scarpe in generale, vengono leccate, passate sul corpo o indossate per calpestare il partner (trampling).
TESTIMONIANZA: “Quando indossa il costume cado in ginocchio e la adoro, un po’ perché è bellissima, un po’ in quanto so che lo sta facendo perché mi ama. Perdo veramente la testa. Davvero. Cado immediatamente e lascio che lei mi trascini per casa” (Gates, 2000)