Nel privato quasi tutti l’abbiamo vissuto, in un ruolo o nell’altro e siccome la ruota gira, in un ruolo e nell’altro. È un classico: una persona è innamorata mentre l’altra, per qualche insondabile motivo, non è convinta ma fa presenza con la mente e, soprattutto, con il corpo. Insondabile motivo, poi… Il più delle volte si tratta di un mero fattore estetico che non convince, altre volte sono spiegazioni più complesse; scegliete una carta dal mazzo ché le motivazioni sono le più varie.
Nella migliore delle ipotesi, quello che la persona innamorata si troverà a firmare è un patto col Diavolo in cui la prima clausola, scritta a parole ben leggibili, recita: “Ok i momenti d’affetto, ok le belle parole e i siparietti magici, ok il sesso - soprattutto ok quest’ultimo - però la coppia NO. Mai”. La persona innamorata firma. C’è chi verga il foglio con mano ferma, convinta che sarà in grado di gestire fattivamente ed emotivamente la relazione; c’è invece chi, subodorando la natura vessatoria di alcune clausole scritte più giù, più in piccolo, firma uguale ma con tratto incerto. Il danno è fatto, i due sono in relazione ma NON in coppia. Siccome sono adulti, vaccinati (alcuni) e capaci d’intendere e volere, per quanto balordo sia il contratto non è certo circonvenzione d’incapace. Tuttavia, poiché trattasi di patto luciferino, entrambe le parti coinvolte patiranno il contrappasso per l’arroganza d’aver creduto di poter gestire i sentimenti altrui e propri. Abbacinati dai vantaggi immediati offerti dal contratto, i due hanno sottostimato molte cose e per primo un basilare principio psicologico: il sesso batte la parola come la carta avvolge sasso.
IL SESSO È, PER SIGNIFICATO E SOPRATTUTTO PER SIGNIFICANTE, PIÙ POTENTE DELLE PAROLE. Quindi, se fate sesso con una persona invaghita di voi (e basta poco, a volte solo un bacio), quest’ultima sarà messa nelle migliori condizioni per silenziare il vostro MAI e sostituirlo velocemente con un NOI. Voi dite “facciamo sesso” e quella capirà “facciamo l’amore”. Anche la qualità della vostra prestazione sessuale verrà distorta dalla forza dell’affetto che governa i sensi di chi vi desidera. Aggiungeteci le parole dolci, i siparietti magici e buonanotte al secchio al: “Ma ero stata/o chiara/o fin dall’inizio con te!”. Che fare, allora? Onesti lo si era stati fin da subito… Almeno un po’… Forse. In linea di principio, sarebbe bello se la grandezza d’animo del partner meno coinvolto cautelasse con umanità la fragilità dell’innamorato, poco lucido e pronto a firmare carte false piuttosto di tenersi vicino l’oggetto del proprio affetto; sarebbe grandioso se rinunciasse al massimo profitto nel momento in cui si rendesse conto di essere divenuto, per l’amante, come una rosa da tenere stretta per lo stelo che più la si stringe più le spine penetrano il palmo delle mani. In linea di principio. Poi, però, le cose vanno spesso diversamente perché, come diceva Paolo Conte, è imperdibile lo spettacolo d’arte varia di una persona innamorata di noi e ci si attarda, egoisti, a goderci quella rutilante esibizione della quale siamo registi e in parte spettatori. D'altronde chi ama si morderà le labbra ad ogni spina, sorriderà, ci chiamerà, ci si addormenterà sull’anima, ci rassicurerà dicendoci che va bene, va tutto bene. E finché va bene, quanto è difficile dire NO a un NO!