Mi diverto sempre molto quando, su Facebook, vedo comparire quelle immagini, peraltro di dubbia qualità grafica, che recitano frasi del tipo: “Sii te stesso, non importa ciò che pensano gli altri”, oppure: “Io sono io, non cambierò mai per nessuno” fino ad approdare agli aridi lidi del: “Tu sei il tuo migliore amico, fidarsi è bene non fidarsi è meglio”. E via dicendo. Mi dà sempre l’idea che coloro che postino queste immagini lo facciano reattivamente a qualche brutta avventura per cui è stata tradita la loro buona propensione ad essere adattabili e a fidarsi degli altri, e che quindi queste immagini poco li rappresentino nell’animo.
A parte questo, però, diversi sono gli interrogativi che mi sorgono in mente ogni volta che sento l’apologia dell’essere se stessi sempre e comunque, costi quello che costi. Il primo è: “Lei, di grazia, chi sarebbe per voler essere preso per quello che è, senza se e senza ma?”. Il secondo: “Lei è educato, o sufficientemente gradevole, motivo per cui il mondo, senza sforzo alcuno, possa approcciarla e sopportarla?”. No, perché se così non fosse, e per quasi tutti noi così non è, magari occorre smussare qualche angolo, altro che “io sono così, problemi vostri!”, perché, mi creda, il problema è tutto suo!
La vita, come disse J.M. Barrie è una lunga lezione d’umiltà. Davvero pensate che nell’enorme e complessa Rete di Indra che è la relazione tra persone, in cui ogni nodo è un gioiello unico e inestimabile ma connesso e riflettente tutti gli altri, si possa gestirvi senza modularvi? Pensate davvero di poter evitare la dialettica, il compromesso, lo scontro se questi hanno, per lo meno, un valore di crescita? Il mondo vi “comprenderà” per tutto ciò che volete essere ma non nel senso che vi “capirà”, semplicemente vi “conterrà” così come è capace di contenere i fenomeni più sinistri, e più il vostro modo di essere è ostico più verrete collocati in margini ben definiti e accidentati a contatto con altre persone complicate che il vostro essere avrà attirato o dalle quali siete attirati. Siate persone sufficientemente accettanti, capaci di adattamento, buone con gli altri, solo allora il mondo non avrà nessun problema a trattarvi sufficientemente bene, a presentarvi persone sufficientemente buone, capaci di cambiamento ed accettanti. È garantito? No, nulla lo è. Però vi garantisco che una persona amabile può guardarsi allo specchio ogni mattina con un sorriso mentre invece, come disse tempo fa Giovenale, NEMO MALUS FELIX: nessuna persona cattiva è felice. Questo ve lo posso garantire.