Ipnosi clinica e psicoterapia ipnotica
Come ipnoterapeuta neo-Ericksoniano mi piacerebbe chiarire alcune cose che riguardano l’ipnosi e la trance poiché ci sono grossi fraintendimenti.
Iniziamo col dire che l’ipnosi, per come mostrata dai media, dalla televisione è spesso un’ipnosi direttiva in cui la persona riceve passivamente degli ordini, esegue degli ordini. Questa non solo è un’ipnosi molto diversa da quella che viene usata nella pratica clinica in cui viene usata un’ipnosi non direttiva ma è anche molto drammatizzata e in alcuni casi è del tutto simulata a beneficio del divertimento del pubblico. Il problema è che questa spettacolarizzazione dell’ipnosi induce molte persone che guardano tali spettacoli a fraintendere l’ipnosi stessa. Ma allora cos’è l’ipnosi e cosa è la trance? Iniziamo col dire che la trance è uno stato modificato di coscienza che non deve spaventare, non è una cosa strana, è una cosa che si sperimenta nella quotidianità, più volte al giorno. Magari andate in macchina, siete sovrappensiero e “automaticamente” la mente vi porta a destinazione senza che ve ne accorgiate, oppure facciamo una passeggiata, siamo assorti in qualche pensiero, e ci troviamo poi giunti a destinazione. Insomma, in quei momenti la nostra mente vive una situazione di coscienza modificata. Ciò che fa l’ipnosi è indurre questo stato modificato di coscienza, questa trance, più o meno profonda con la finalità di creare un cambiamento ovviamente positivo. Quali sono i presupposti teorici importanti da comprendere circa l’approccio neo-Ericksoniano, per capire come mai avviene questo cambiamento? L’inconscio suggerito dall’approccio neo-Erickosniano è diverso dall’inconscio freudiano, composto da istanze quali Io, Es, Super-Io. Per Freud i problemi psicologici nascono da conflitti fra queste istanze (ciò detto in modo molto semplificato, mi perdonino i colleghi psicanalisti). L’inconscio neo-Ericksoniano non è dominato da conflitti fra istanze ma è piuttosto sede di risorse: allora, la persona che ha dei problemi psicologici ha di fatto delle risorse inespresse o bloccate. L’ipnosi quindi permette un rimodellamento, una riattivazione di queste risorse inespresse o bloccate. Ovviamente il terapeuta non va a creare risorse che il paziente non ha. L’idea metaforica che ci possiamo fare è quella di una persona che abbia un borsellino con delle monete – vi ripeto esattamente ciò che mi fu insegnato alla scuola di specializzazione AMISI di Milano – un borsellino, dicevo, con dentro le proprie monete ma non riuscisse ad aprirlo.
Il lavoro terapeutico è quello di aiutare questa persona ad aprire il borsellino, dopodiché i soldi spendibili sono quelli che la persona aveva già; quindi il terapeuta non crea risorse che la persona non ha o non può avere, sarà eventualmente la persona a creare delle proprie nuove risorse. In uno stato di coscienza modificato, la dimensione razionale si allenta. Immaginiamo un tessuto con delle maglie che si allargano e la voce del terapeuta raggiunge più facilmente l’inconscio della persona così da entrare in contatto e movimentare quelle risorse bloccate. Con che linguaggio? Con un linguaggio che è metaforico, che è il linguaggio dell’inconscio, un linguaggio simile a quello dei sogni, un linguaggio non strettamente razionale. D’altronde se pensiamo ad una persona timida, questa razionalmente sa benissimo cosa dovrebbe fare per non essere timida ma non riesce a mettere in atto quei comportamenti utili, c'è qualcosa che la blocca. Per cui dire alla persona semplicemente “devi fare questo e quello”, cioè dare dei consigli direttivi e fortemente razionali di solito non funziona; se ce l’avesse fatta con la razionalità ce l’avrebbe fatta da sola da tempo. Ecco che l’ipnosi consente di andare più in profondità con un certo tipo di ritmo nel linguaggio, di prosodia che induce uno stato di coscienza modificato simile al dormiveglia (come quando ci si addormenta davanti alla tv). In questo stato arrivano all’inconscio le parole del terapeuta che sono strutturate in parte in modo logico, in parte metaforico e comunque ritagliate su misura (tailored) su quella che è la personalità del paziente; non ci sono frasi fatte nell’ipnosi, è tutto un lavoro costruito su misura, come un vestito sartoriale. Questo a grandi linee; se avete ulteriori curiosità contattatemi pure. Un argomento connesso all’ipnosi che val la pena precisare riguarda l’ipnosi regressiva, la ricerca delle vite precedenti. La mia risposta a questo riguardo è NO.
Questo perché sono un professionista e siccome la gente mi paga per una prestazione io mi sento in dovere di vendere un prodotto che abbia passato, come dire, un controllo di qualità, cioè di vendere qualcosa che abbia delle basi scientifiche, di ricerca. Fare entrare una persona in contatto con delle vite precedenti presuppone delle basi fideistiche che stanno all’esterno della mia pratica scientifica; presuppone che una persona creda o che sia comprovato il fatto che vi siano delle vite precedenti a quella che stiamo vivendo ora e quindi si accetti il principio della reincarnazione. Tuttavia la reincarnazione è un fattore di fede. Al di là di quelle che possono essere le mie idee personali, di privato cittadino, nel momento in cui vendo una prestazione ad un paziente non posso vendere qualcosa di puramente soggettivo e fideistico. Ecco perché non posso fare ipnosi regressiva. Inoltre spesso, come dimostrato da ricerche ormai vecchie (si legga lo psichiatra Spanos) molte di queste “vite precedenti” altro non sono che delle manifestazioni isteriformi di desideri inespressi, di fantasie … cioè, quello che possiamo esperire in uno stato di regressione ipnotica non è necessariamente più vero di un sogno, sono ricostruzioni metaforiche. Quindi io diffido e non pratico. Oltretutto ricordo che lo stato di trance che si usa in psicoterapia è come uno stato di dormiveglia e come tale se la toccassimo si sveglierebbe; quindi storie di abusi sessuali e “toccamenti” in stato di trance sono inverosimili. So che esistono questi video hard di persone mandate in trance e poi molestate, in realtà una persona in trance se venisse toccata semplicemente sulla spalla si desterebbe. Insomma, ipnosi e trance sono cose serie che hanno basi scientifiche e interessanti ma soggette a grandi fraintendimenti. Ovviamente siete liberi di interessarvi a forme di ipnosi antiche, mesmerismi o ipnosi regressive… fate quello che volete! Se però siete interessati ad un’ipnosi clinica seria, fate riferimento ad un professionista che abbia fatto studi accertati e accertabili che non facciano solo capo a credenze soggettive e spirituali.
Questo testo è trascrizione di un mio video - GUARDA IL VIDEO