Le parole giuste nel momento più difficile
Come può un adulto trasmettere a parole la notizia che un proprio caro, un parente o un amico, sta morendo? Cosa fare se il bambino o la bambina ci pongono domande dolorose? Spesso l'adulto, che già di per sé sta cercando, con grandi difficoltà, di gestire emotivamente la situazione cerca delle risposte facili, ma non sembrano essercene. Ecco qualche consiglio per rendere il processo meno complicato.
Prima di tutto non pensiate di dover essere una risorsa di certezze granitiche per il bambino. Se non avete risposte certe va benissimo dire che non sapete come rispondere alla sua domanda. Potete anche dire: "Nessuno lo sa con sicurezza, ma io penso questo…".
Tenete presente l'età del bambino a cui dovete parlare. Un bambino troppo piccolo potrebbe non avere le risorse per affrontare un'idea complessa; molti esperti ritengono che i bambini non riescono a concettualizzare pienamente la morte fino a otto o nove anni. I più giovani potrebbero pensare che essere morti equivalga a qualcosa di temporaneo e che la persona deceduta possa tornare in futuro.
Usate termini precisi quando parlate della morte perché il linguaggio metaforico potrebbe non essere colto come tale dal bambino che interpreterebbe le parole in maniera letterale. Così, dire che la persona "se n'è andata" oche "l'abbiamo persa" potrebbe essere concettualizzato dal piccolo come una fuga o come il fattoche la persona morta non si riesca più a trovare. Dovreste anche spiegare che essere morti significa che il corpo ha smesso di funzionare e che non può più essere guarito; non sente più freddo od essere affamato. La cosa buona di questa idea è che il corpo che non sente più freddo o fame, non può neanche più sentire dolore e sofferenza.
Se il bambino chiede se "anche tu morirai un giorno", rispondete che tutti un giorno moriranno, ma che voi sperate di vivere a lungo per poter fare molte cose per la vostra famiglia.
Ricordate che i bambini non possono tollerare lunghi periodi di tristezza. Questo significa che anche il periodo del lutto hanno diritto a giocare e a non interrompere le loro attività. Questo non significa che non vogliano bene al defunto, né vuol dire che siano irrispettosi.
Cambiamenti nel comportamento del bambino possono indicare che questi sta vivendo dei problemi associati con la morte di un proprio caro. In tale caso è bene avvalersi della consulenza di un esperto. I bambini odiano sentirsi diversi dai propri coetanei, così, per quei bambini che hanno difficoltà ad elaborare il dolore, potrebbe essere utile partecipare ad incontri di gruppo in cui ci sono altri bambini che hanno sofferto una perdita: scopriranno che non sono soli nella loro esperienza.
Benché alcune volte possiate avere l'impressione di non sapere cosa dire, non evitate i bambini che hanno subito un lutto per paura di dover dare risposte. Dite loro che gli volete bene e che nonostante in questi momenti vi possano vedere piangere o tristi (perché non dovrete nascondere la vostra tristezza), voi vi prenderete sempre cura di loro.
Questo articolo è stato tratto da "Helping Young People" dell'HFA.