Complessi psicologici e personaggi letterari (seconda parte)
EDIPO, complesso di. Per la psicoanalisi freudiana, l’insieme dei desideri d’amore rivolti al genitore del sesso opposto e i sentimenti ostili per quello del medesimo sesso, che nel bambino fra i tre e i cinque anni va a strutturare la dimensione psicologica della prima infanzia con importantissimi riflessi in età adulta. Tale complesso vuole che il bambino fantastichi il possesso della propria madre e abbia fantasie di eliminazione nei confronti del padre; questi due desideri causerebbero l’angoscia di perdere l’amore da parte di entrambi i genitori sotto forma di punizione, castrazione e morte. La normale risoluzione del complesso d’Edipo prevede che il bambino rinunci alla propria madre come oggetto sessuale reprimendo i desideri sessuali per poi trasferirli su altre donne; al contempo il bambino reprimerà le tendenze ostili verso il padre e s’identificherà in lui come uomo. Il corrispettivo nella bambina del complesso edipico è detto complesso di Elettra. Il modo in cui si strutturano le dinamiche del triangolo edipico (padre-madre-bambino) segnerebbero uno sviluppo normale o anormale del fanciullo: lo sviluppo sarà previsto normale se avverrà un’identificazione col genitore dello stesso sesso, nevrotico se il bambino sarà combattuto fra il possedere il genitore dell’altro sesso e l’identificarsi con esso, o perverso se il soggetto s’identificherà con il genitore dell’altro sesso (omosessualità); la spiegazione classica del complesso edipico non contempla la possibilità di una risoluzione normale e positiva da parte di un soggetto omosessuale e bisessuale. Nel complesso edipico negativo, il bambino desidera essere amato dal padre e prendere il posto della madre, ciò provocherebbe sentimenti ostili di rivalità verso la madre; anche in questo caso le pulsioni del bambino generano il timore di perdere l’amore dei genitori. ¶ Dal nome del protagonista dell’‘Edipo re’, tragedia di Sofocle che narra di come Edipo, re di Tebe, uccida inconsapevolmente il padre Laio e sposi la madre Giocasta.
ELETTRA, complesso di. Corrispettivo femminile del complesso di Edipo, introdotto dall’analista Carl G. Jung (1875-1961). ¶ Dal nome della figlia di Agamennone e Clitemnestra che vendicò il padre uccidendo, insieme al fratello Oreste, la madre e il di lei amante Egisto.
FEDRA, complesso di. Attrazione sessuale di una madre nei confronti del figlio adottivo; si tratta di un desiderio sessuale incestuoso, anche se i due soggetti non sono legati da vincoli di sangue. ¶ Dal nome della mitica figlia di Minosse e Pasifae, la quale si sposò con Teseo che aveva già un figlio di nome Ippolito. Fedra s’innamorò d’Ippolito, poi suicidandosi per il disonore.
GIOCASTA, complesso di. Desiderio sessuale incestuoso, in genere latente, che alcune amorevoli madri hanno nei confronti dei propri figli, specialmente nel caso in cui nella famiglia il padre sia assente o si dimostri una figura debole. ¶ Dal nome della madre di Edipo, che lui sposò dopo aver ucciso il padre.
GRISELDA, complesso di. Quadro psicologico della donna che accetta passivamente che il partner sia attratto sessualmente dalla propria figlia e dunque non si oppone attivamente all’abuso sessuale, negando gli avvenimenti di violenza o sminuendone la drammaticità. Si tratta in genere di donne a loro volta vittime in passato di abusi sessuali o fiaccate da relazioni anaffettive, caratterizzate da abuso sul piano fisico e psicologico. ¶ Dal nome di un personaggio folkloristico citato da Boccaccio nel “Decamerone”: Griselda vide il proprio marito Gualtieri annunciare nuove nozze con una dodicenne, figlia dello stesso Gualtieri e della donna. Quest’ultima benedì le nozze del marito che, preso atto della lealtà e del vero amore della coniuge, le svelò la prova alla quale era stata sottoposta e quindi la risposò.
LILITH, complesso di. Quadro psicologico della donna emancipata, autodeterminata, sessualmente esperta e con scarsa attitudine alla maternità. In ottica patriarcale e maschilista, Lilith rappresenterebbe il lato oscuro della femminilità. ¶ Dal mito religioso di Lilith, prima moglie di Adamo, da lui ripudiata per la più remissiva Eva.
MESSALINA, complesso di. O messalinismo. Sin. di ipersessualità femminile o ninfomania. ¶ Dal nome di Valeria Messalina (17-48 d.C. ca.), terza moglie dell’imperatore romano Claudio, passata alla storia per la sua disinibita vita sessuale.
MIRRA, complesso di. Attrazione sessuale o legame inconsciamente incestuoso della figlia verso il padre. Non è assimilabile al complesso di Elettra. ¶ Dal nome della figlia del re assiro Teia che, per la sua scarsa devozione, venne punita da Afrodite facendola innamorare del padre.
ORESTE, complesso di. Stato psicologico caratterizzato dall’ostilità di un figlio nei confronti della propria madre e dall’inconscio desiderio di eliminarla, come si può osservare a volte nel caso in cui il padre sia deceduto e la madre, con un giovane figlio, si unisca ad un nuovo compagno. → complesso di Edipo. ¶ Concetto sviluppato dallo psichiatra Fredric Wertham (1895-1981) ispirandosi al mito di Oreste che uccise la propria madre Clitemnestra e il di lei amante Egisto.
E MARCO, complesso del. Anche complesso del terzo escluso. Atteggiamento di un individuo che teme il tradimento ma nel contempo lo provoca in quanto mosso dal desiderio masochistico inconscio di essere punito. ¶ Dal nome di Re Marco di Cerniw che invitò Tristano a cercare Isotta, la donna che il re avrebbe dovuto sposare, dando così l’opportunità ai due di stare vicini e innamorarsi.
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